Arrestate due persone che terrorizzavano la piana di gioia tauro con rapine in postali e negozi

Arrestate due persone che terrorizzavano la piana di gioia tauro con rapine in postali e negozi

Due uomini di Rosarno arrestati dai carabinieri di Taurianova per otto rapine armate tra Gioia Tauro, Locride e Anoia, con uso di taser e ordigno esplosivo; indagini coordinate dalla procura di Palmi.
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Due uomini di Rosarno sono stati arrestati dai carabinieri per una serie di rapine armate e mascherate in uffici postali e negozi della provincia di Reggio Calabria, dopo indagini coordinate dalla procura di Palmi. - Gaeta.it

Due uomini sono stati bloccati dai carabinieri dopo una serie di rapine messe a segno nella piana di gioia tauro e nella locride, zona in provincia di reggio calabria. I due, già noti alle forze dell’ordine, agivano mascherati e armati e colpivano soprattutto uffici postali ed esercizi commerciali. Gli episodi si sono ripetuti fino a ottobre 2024, causando forte allarme nella comunità. Le indagini hanno permesso di ricostruire i dettagli delle rapine e di ottenere misure cautelari restrittive nei confronti dei sospettati.

Modalità operative e dinamiche delle rapine

I due rapinatori, entrambi residenti a rosarno con precedenti, sceglievano gli orari più strategici per colpire, prediligendo i momenti di chiusura degli esercizi dove agivano. Entravano armati, usando pistole e anche taser per dissuadere le vittime. In almeno un episodio, registrato nell’ottobre 2024 presso l’ufficio postale di anoia, hanno fatto uso di un ordigno esplosivo rudimentale, segno dell’escalation nelle modalità criminali.

Durante i colpi si muovevano con estrema rapidità, per minimizzare il tempo di esposizione e aumentare la pressione psicologica su cassieri e dipendenti minacciati. Per la fuga usavano automobili rubate, lasciate accese poco distanti dal luogo del reato. Questa tattica permise loro di scappare velocemente senza lasciare tracce immediatamente evidenti.

Le rapine accertate sono state otto, alcune riuscite altre tentate, con un bottino stimato di oltre 50 mila euro. La scelta dei bersagli rivelava un piano preciso: colpire punti sensibili per il flusso di denaro pronto, come gli uffici postali e altre attività commerciali della zona.

Indagini, arresto e ruolo delle forze dell’ordine a palmi

La svolta nelle indagini è arrivata grazie al lavoro della sezione operativa della compagnia carabinieri di taurianova, sotto il coordinamento della procura di palmi con a capo il procuratore emanuele crescenti. Le attività investigative si sono concentrate sull’analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nei luoghi colpiti e nelle zone limitrofe.

Un episodio chiave è stato il ritrovamento delle registrazioni di una telecamera privata che aveva ripreso i due malviventi mentre cercavano di sottrarre un’auto “pulita” da usare in uno dei colpi. Questa traccia ha permesso di ricostruire la rete criminale e di identificare con precisione i responsabili.

Grazie alle prove raccolte è parso chiaro al giudice per le indagini preliminari del tribunale di palmi che il quadro accusatorio fosse solido. Sono state così emesse le ordinanze di custodia cautelare in carcere per entrambi gli individui, formalizzando la fine della loro attività criminale e ponendo fine ad un periodo che aveva segnato con il timore molte comunità della provincia reggina.

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