Una serata che doveva essere tranquilla si è trasformata in un incubo per una famiglia di Ivrea il 18 settembre 2025. Un uomo di 63 anni è stato ferito gravemente da un gruppo armato proprio davanti alla sua abitazione. A vedere tutto, il figlio 29enne, testimone diretto dell’aggressione. Quattro persone sono state fermate subito dopo, accusate di tentato omicidio.
Raid armato in piena notte: cosa è successo davanti a casa
Quella sera un commando di quattro uomini armati ha fatto irruzione nei pressi della casa dell’uomo. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, hanno sparato più volte a distanza ravvicinata, colpendo la vittima in varie parti del corpo. Il figlio, che si trovava fuori casa, ha assistito alla scena, scioccato.
L’attacco non è stato casuale. Tutto lascia pensare a un regolamento di conti, con una pianificazione precisa. I quattro hanno scelto il momento e il luogo con cura, sparando davanti al domicilio per lanciare un chiaro messaggio intimidatorio. La rapidità e la violenza usate hanno subito fatto capire agli investigatori quanto fosse organizzato il raid.
Soccorsi immediati, condizioni ancora critiche
Dopo la sparatoria, i soccorsi sono intervenuti in fretta. Il 63enne è stato portato d’urgenza in elisoccorso a un ospedale di Torino. Le sue condizioni restano molto gravi, spiegano dall’ospedale, dove i medici stanno cercando di stabilizzarlo.
L’intervento tempestivo del personale sanitario ha evitato il peggio. L’uomo è ricoverato in rianimazione, sotto stretto monitoraggio. Il figlio, che ha assistito a tutto, ora deve fare i conti con un trauma molto forte.
Quattro arresti in poche ore, indagini serrate
I carabinieri della compagnia di Ivrea, con il supporto del Reparto Operativo di Torino, si sono messi subito al lavoro. La Procura di Ivrea ha coordinato le indagini. Nel giro di poche ore sono stati identificati e fermati quattro sospetti, accusati di tentato omicidio e detenzione illegale di armi.
I quattro sono stati portati in carcere a Ivrea in attesa delle decisioni della magistratura. Le forze dell’ordine stanno raccogliendo tutti gli elementi per ricostruire la dinamica nei dettagli. Si indaga sul ruolo di ciascuno nel gruppo e sull’origine delle armi utilizzate. Al momento non si esclude la presenza di mandanti o di contatti nel mondo criminale locale.
Un messaggio chiaro, la sicurezza nelle case sotto esame
Sparare davanti a casa, in pieno giorno, e sotto gli occhi del figlio, è un chiaro segnale di intimidazione non solo verso la vittima ma anche verso i suoi familiari. Un episodio che richiama a conflitti di natura criminale.
Questa vicenda riporta l’attenzione sulla sicurezza delle zone residenziali, spesso considerate tranquille ma in realtà vulnerabili a colpi rapidi e violenti. Il pronto intervento delle forze dell’ordine ha evitato che la situazione peggiorasse.
Il caso di Ivrea resta sotto stretta osservazione. La comunità locale è in allerta mentre proseguono le indagini per capire motivazioni e legami dietro questo grave episodio.