Un agente immobiliare di chicago si è trovato a dover togliere dal mercato una villetta dopo aver appreso che proprio in quella casa è cresciuto papa leone xiv. La scoperta ha colto di sorpresa chi si occupava della vendita: una semplice casetta di mattoni rossi con tre camere da letto ha improvvisamente acquisito un valore storico e affettivo notevole. Questo episodio ha attirato l’attenzione sulla casa a dolton, dove il futuro pontefice ha trascorso l’infanzia con la sua famiglia.
La scoperta del legame con papa leone xiv e la reazione dell’agente immobiliare
Steve Budzik, l’agente immobiliare coinvolto nella vendita della villetta, ha ammesso di essere rimasto incredulo quando la notizia gli è stata comunicata da un giornalista. Inizialmente pensava si trattasse di uno scherzo, considerando la natura ordinaria della casa e la località comune in cui si trova, dolton appunto. La villetta, costruita in mattoni rossi, è stata acquistata dai genitori di robert prevost lo stesso anno in cui nacque papa leone xiv.
Rimasta nella famiglia fino al 1996, quando il futuro papa, allora 41enne, si era già trasferito in perù per il suo lavoro come missionario, la casa ha dunque radici che si intrecciano direttamente con la storia personale di uno dei pontefici recenti. Per budzik la notizia ha cambiato completamente la prospettiva sul valore e l’importanza del bene immobiliare, portandolo a sospendere immediatamente la vendita per valutare meglio la situazione.
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Caratteristiche della villetta e storia familiare legata alla proprietà
La villetta in questione è una residenza tipica di dolton, caratterizzata da tre camere da letto e una struttura in mattoni rossi piuttosto semplice. Il suo valore economico, attestato dall’ultima vendita al prezzo di 66 mila dollari, riflette uno standard abitativo comune nella zona sud di chicago, ma la storia che custodisce la rende unica.
La famiglia prevost ha mantenuto la casa per decenni, iniziando proprio dall’acquisto nel 1908 da parte dei genitori di robert prevost, proprio l’anno di nascita di giovanni alberico lorenzo, nome di battesimo di papa leone xiv. Questo legame ha reso quell’abitazione un simbolo importante, soprattutto per chi conosce la biografia del pontefice e il legame con la cittadina americana.
Decisioni e possibili sviluppi per la proprietà dopo la scoperta
Il proprietario attuale, che ha acquistato la villetta solo l’anno scorso, ha richiesto a steve budzik di ritirare l’immobile dal mercato immobiliare per prendersi il tempo necessario. Sta considerando diverse opzioni, incluse eventuali comunicazioni con la famiglia di papa leone xiv, in particolare con john prevost, fratello del pontefice, che abita nei dintorni di new lenox.
L’obiettivo sarebbe capire se i parenti più stretti hanno intenzione di rivendicare qualche diritto o interesse sulla residenza, o se desiderano che la proprietà venga conservata o valorizzata in modo particolare. Le prossime mosse saranno decisive per stabilire il futuro della casa, che ora si trova sotto una nuova luce grazie al suo legame storico e familiare.
Il contesto storico di papa leone xiv e la sua origine americana
Non è noto ai più che papa leone xiv, divenuto pontefice dopo anni di missioni in perù, fosse nato e cresciuto nella periferia di chicago, a dolton. Questa informazione emerge ora come elemento sorprendente per la comunità locale e gli appassionati di storia ecclesiastica.
La sua famiglia, di origine italoamericana, ha mantenuto a lungo questa casa, rendendola parte integrante del percorso personale di papa leone xiv. Il legame con il luogo di nascita mette in luce un aspetto meno conosciuto della sua vita, che ha visto un pontefice partire da una semplice abitazione americana fino ad arrivare a guidare la chiesa cattolica.
Questa scoperta alimenta un interesse nuovo attorno alla figura di papa leone xiv e ribadisce l’importanza dei luoghi d’infanzia nei racconti biografici, anche quando si tratta di persone di rilievo internazionale. La villetta a dolton diventa così testimone silenziosa di una storia globale, radicata in un angolo di chicago.