Agata pedretti, giovane diciottenne di cherò, in provincia di piacenza, ha scelto un percorso insolito rispetto ai coetanei. Qui, tra campi e macchine agricole, è l’unica ragazza dell’azienda dove lavora. Da sempre appassionata di trattori e meccanica, ha trovato una strada professionale lontana dagli stereotipi femminili. Dopo aver concluso la scuola superiore, è entrata nel mondo del lavoro con un contratto stabile, dimostrando che le passioni possono diventare mestieri solidi.
Un lavoro tra polvere, tute da lavoro e nessuna attenzione alla moda
Agata pedretti ha chiarito subito cosa significa per lei il lavoro: “Non ho problemi a sporcarmi le mani, non ho nemmeno il problema di farmi le unghie”. Le sue giornate passano con la tuta da lavoro addosso, a sistemare trattori e macchine agricole. Non le interessa inseguire mode o seguire le tendenze di bellezza che tante ragazze della sua età cercano di rispettare. Preferisce rimboccarsi le maniche e affrontare compiti che richiedono forza fisica e attenzione tecnica, in un ambiente dove sono quasi esclusivamente uomini. Questo atteggiamento ha fatto di lei un punto di riferimento nell’azienda di cherò, rendendo chiaro che il lavoro manuale non conosce discriminazioni di genere.
La passione che nasce in famiglia tra campi e motori
Fin da piccola, agata è cresciuta a contatto con i trattori. “Con mio papà e mio fratello, che abitano in campagna, mi chiamavano sempre a guidare trattori e a mettere mano alle riparazioni”, racconta lei stessa. Questo coinvolgimento precoce le ha permesso di sviluppare competenze tecniche e una confidenza rara con macchine complesse. La famiglia ha giocato un ruolo decisivo nel suo percorso, stimolando un interesse concreto per il lavoro agricolo in senso pratico. La quotidianità vissuta tra i campi e i mezzi agricoli ha fatto crescere in lei una passione autentica, che si è tradotta in una scelta professionale.
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Dal diploma al contratto stabile: un giovane talento nel lavoro agricolo
Agata pedretti ha appena terminato la scuola superiore, ma ha già un contratto di lavoro stabile con l’azienda di cherò. Questo passo testimonia quanto la sua preparazione pratica e la sua dedizione siano state apprezzate dal datore di lavoro. Non si tratta di una scelta temporanea, ma di un investimento sul futuro di una ragazza che sa destreggiarsi con trattori e macchinari agricoli complessi. Il territorio piacentino, con la sua tradizione agricola radicata, offre spazio anche a giovani donne come agata, che dimostrano che l’esperienza e la passione possono aprire strade in settori tradizionalmente maschili.
Essere donna e tecnico in un ambiente prevalentemente maschile
Nel contesto dell’azienda di cherò, agata si distingue come unica donna tra colleghi principalmente uomini. Questa condizione l’ha portata a misurarsi con un ambiente poco usuale per una giovane di 18 anni. La sua presenza testimonia come il lavoro agricolo stia lentamente evolvendo, accogliendo figure femminili che non si sottraggono ai compiti più impegnativi. Non si limita a un ruolo simbolico: agata dimostra quotidianamente la propria competenza, affrontando problemi tecnici e interventi su trattori senza riserve. L’esperienza di una giovanissima operatrice come lei potrebbe essere l’anticipo di una più ampia partecipazione femminile nei lavori agricoli manuali, tradizionalmente riservati ai maschi.
Agata pedretti conferma nel territorio di piacenza come motivazione e preparazione si traducano in opportunità di lavoro concrete, persino in ambiti meno battuti dalle nuove generazioni e dalle ragazze. La sua storia rappresenta un esempio chiaro di come determinazione e talento sappiano fare la differenza.