Lavori imminenti per togliere il cestello del montacarichi da cui sono precipitati tre operai a Napoli, vittime di un incidente fatale. Questa fase si svolgerà sotto stretto controllo degli inquirenti che vogliono ricostruire quanto accaduto e individuare le cause del cedimento. L’indagine coinvolge diversi indagati e punta a chiarire anche eventuali mancanze nelle misure di sicurezza durante i lavori.
Rimozione del cestello e ruolo degli inquirenti
Le operazioni di rimozione del cestello del montacarichi inizieranno fra due giorni a Napoli, dove venerdì scorso tre operai hanno perso la vita cadendo da un’altezza notevole. L’intervento sarà seguito con attenzione dagli inquirenti che coordinano tutte le attività sul luogo dell’incidente. L’obiettivo è garantire condizioni adeguate per le perizie tecniche e accertare la causa che ha portato al cedimento strutturale.
Centralità del cestello nelle indagini
Il cestello rappresenta un elemento centrale nell’indagine, poiché da lì è avvenuto il distacco fatale. Gli esperti esamineranno lo stato del dispositivo e la sua manutenzione. La Procura di Napoli punta a chiarire se il montacarichi avesse difetti o se qualcuno abbia trascurato controlli fondamentali per la sicurezza degli operai. In questo contesto, la rimozione deve essere fatta con precisione, così che i tecnici possano effettuare tutte le verifiche senza interferenze.
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Prescrizioni di sicurezza e ipotesi investigative
L’inchiesta indaga in particolare sul rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro. Dalle ricostruzioni iniziali emerge il sospetto che alcuni obblighi non siano stati seguiti, cosa che potrebbe aver contribuito al crollo fatale. L’attenzione degli investigatori si concentra su procedure di controllo, formazione degli addetti e condizioni operative durante l’utilizzo del montacarichi.
Possibili irregolarità
Il mancato rispetto delle regole sul cantiere costituisce un possibile elemento chiave per stabilire responsabilità. Gli esami tecnici dovranno verificare se le autorizzazioni, le misure di prevenzione e i dispositivi di protezione fossero adeguati e funzionanti. Le autorità vogliono anche capire se esiste una correlazione con eventuali precedenti segnalazioni di irregolarità o anomalie.
Composizione della difesa degli indagati
Gli indagati coinvolti nell’inchiesta sono quattro. Per il direttore dei lavori, Gianluca Di Franco, sono stati incaricati gli avvocati Mattia Floccher e Giuseppe Anzelmo. Gli altri legali aggiunti al collegio difensivo rappresentano imprenditori e amministratori legati all’impresa e all’edificio coinvolto nell’incidente.
In particolare, l’avvocato Mauro Zollo difende l’imprenditore Vincenzo Pietroluongo, Giovanni Fusco rappresenta l’imprenditore Carlo Napolitano e Dezio Ferraro assiste l’amministratore del condominio interessato. La composizione del gruppo legale punta a coprire tutte le posizioni. Le strategie difensive si svilupperanno in base agli esiti delle analisi tecniche e alle testimonianze raccolte.
Attenzione pubblica e sviluppi futuri
Il caso ha attirato l’interesse non solo giudiziario ma anche dell’opinione pubblica locale, per la gravità dello incidente e il coinvolgimento di lavoratori in un contesto edilizio. Si attendono con particolare attenzione i risultati delle perizie che aiuteranno a definire con precisione dinamiche e eventuali omissioni.
Le autorità mantengono il caso aperto, con indagini che proseguiranno nelle prossime settimane. Intanto, la rimozione del cestello fungerà da base per nuovi approfondimenti tecnici. Ogni passo sarà seguito da vicino da chi è coinvolto nelle indagini, europee anche da chi chiede chiarezza sulle condizioni di sicurezza sul lavoro a Napoli.