Lunedì 9 giugno prenderà il via davanti alla corte d’assise di Milano il processo a carico di shu zou, 31 anni, e di suo zio liu chongbing, 50 anni. I due sono accusati di aver ucciso con crudeltà eros di ronza, 37enne, la mattina del 17 ottobre 2024 all’interno di un bar in viale da cermenate. La vittima aveva tentato di rubare alcuni gratta e vinci insieme a un complice. La procura ha contestato l’omicidio volontario aggravato dalle sevizie.
La ricostruzione dell’aggressione e le modalità dell’omicidio
Secondo l’imputazione formulata dalla pm maura ripamonti, la dinamica dell’episodio è stata particolarmente violenta. Shu zou avrebbe iniziato l’aggressione infierendo con due o tre fendenti di forbici su di ronza mentre questi cercava di fuggire strisciando verso l’uscita del bar. La saracinesca era stata forzata parzialmente e la vittima tentava di uscire. Quando di ronza si è rialzato e ha cominciato a correre per allontanarsi, entrambi gli imputati lo hanno inseguito, bloccato a terra e colpito ripetutamente.
Le ferite mortali sono state inflitte soprattutto al collo e al torace. In dettaglio, l’uomo è stato colpito 44 volte con una forbice lunga 22 centimetri, di cui 11 di lama. Le coltellate hanno raggiunto la vena giugulare esterna di sinistra, il cuore, i polmoni e il fegato. La violenza dell’aggressione è tale da aver provocato una morte immediata. L’imputazione parla di una crudeltà marcata, che ha portato la pm a richiedere il processo con rito immediato.
Leggi anche:
Le conseguenze processuali e la posizione degli imputati
Il processo è stato fissato dopo che il gip ha accolto la richiesta della procura. Shu zou e liu chongbing si trovano attualmente agli arresti domiciliari. Sono difesi dagli avvocati simone ciro giordano e eugenio rogliani. Non potendo più beneficiare del rito abbreviato, a causa della contestazione dell’aggravante grave, dovranno affrontare un dibattimento completo davanti alla corte d’assise.
La nuova imputazione rende ancora più pesante la posizione degli accusati. Il procedimento si svolgerà nel più rigoroso rispetto delle prove raccolte durante le indagini. Andranno valutate le testimonianze e soprattutto l’esame delle lesioni causate dalla forbice. I dettagli raccontati negli atti giudiziari descrivono un quadro di violenza estrema e un uso prolungato dell’arma da taglio come strumenti per bloccare un furto finito male.
La parte civile e l’impegno per le vittime
La famiglia di eros di ronza si è costituita parte civile nel processo, assistita dall’avvocato mirko perlino. Oltre a sua moglie, anche i tre figli saranno rappresentati nel procedimento. La loro presenza sottolinea l’aspetto umano di questa vicenda, che ha segnato profondamente un’intera famiglia milanese.
Il processo offrirà l’occasione per fare chiarezza sull’accaduto e attribuire le responsabilità secondo la legge. Tutti i passaggi saranno sotto la lente per ricostruire con precisione i fatti della mattina del 17 ottobre scorso. La morte di eros di ronza, in condizioni così cruente, evidenzia le conseguenze estreme di una situazione drammatica nata da un tentativo di furto in un locale pubblico.