Milano sta vedendo un cambio importante nel modo in cui si dà il cognome ai neonati, dopo la sentenza della Corte Costituzionale del 2022. I dati del 2024 raccontano di sempre più bambini che portano il doppio cognome o quello della mamma, con un calo dell’usanza di assegnare solo il cognome del padre. Nonostante questo, i nomi più scelti restano quelli di sempre: Leonardo e Sofia continuano a guidare la classifica.
Cognomi: sempre più famiglie scelgono doppio cognome o quello materno
La sentenza della Corte Costituzionale ha cambiato le regole, eliminando l’obbligo di dare automaticamente il cognome del padre. A Milano, questo si traduce in numeri che parlano chiaro: nel 2024, su 9.147 bambini nati in città, il 18,6% ha il doppio cognome. Sono circa 1.700 i neonati che portano entrambi i cognomi dei genitori, una crescita rispetto al 16% dell’anno prima. È un segnale che le famiglie guardano con più attenzione all’identità materna.
Anche il cognome solo della madre è sempre più scelto: riguarda il 13,6% dei neonati, segno che il legame con la mamma sta tornando protagonista anche nel nome. Questi cambiamenti non riguardano solo Milano, ma riflettono un movimento più ampio in tutta Italia, con una nuova attenzione all’equilibrio tra ruoli maschili e femminili nelle famiglie.
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Se da un lato resta diffuso l’uso esclusivo del cognome paterno, dall’altro le alternative sono ormai consolidate. La modifica normativa ha acceso un dibattito acceso sulla visibilità della madre nei documenti, e i numeri mostrano che questa tendenza sta prendendo piede.
Nomi: Leonardo e Sofia ancora i più scelti
Nonostante il cambiamento nel cognome, i nomi dei bambini nati a Milano restano sostanzialmente gli stessi. Nei primi sei mesi del 2024, Leonardo conferma il suo primato tra i nomi maschili, mantenendo una posizione di testa da più di dieci anni. Seguono Tommaso ed Edoardo, che hanno invertito la posizione rispetto al 2023, quando Edoardo era al primo posto.
Tra le bambine, Sofia è tornata in cima alla classifica dopo averla già dominata nel 2022. Nel 2023 era scivolata dietro Matilde, che quest’anno invece esce dalla top ten, superata non solo da Sofia ma anche da Beatrice e Vittoria. Questi nomi confermano una preferenza per uno stile sobrio e tradizionale, ben radicato nella cultura italiana.
La scelta costante di nomi come Leonardo e Sofia racconta di una città che tiene alle proprie tradizioni, senza farsi travolgere da mode passeggere. In un contesto urbano e globale come Milano, i genitori continuano a puntare su nomi familiari, che trasmettono un senso di continuità.
Le mamme a Milano: età, nazionalità e dove nascono i bambini
Dietro ai numeri delle nascite c’è una realtà demografica complessa. A Milano il 72% delle mamme è italiana , con un’età media al parto di 35,5 anni. Questo conferma la tendenza a posticipare la maternità, come si vede in tutto il Paese. Le mamme straniere rappresentano il 28% e hanno un’età media al parto più bassa, intorno ai 32 anni.
Le comunità straniere più numerose tra le neomamme sono quella egiziana , seguita da quella cinese e filippina . Questi dati raccontano di una città multiculturale, dove le diverse comunità contribuiscono a disegnare il volto demografico di Milano.
Per quanto riguarda la distribuzione territoriale, le nascite si concentrano soprattutto nelle zone 7, 8 e 9, con 1.107, 1.434 e 1.242 nuovi nati. Qui ci sono quartieri importanti come San Siro e Niguarda. Ma il quartiere con più neonati non è in queste zone: si trova tra Buenos Aires, Porta Venezia e Porta Monforte, con 393 registrazioni. Seguono Bande Nere e Villapizzone-Cagnola-Boldinasco .
Questa geografia delle nascite mostra come la crescita demografica sia abbastanza equilibrata tra centro e periferia, senza una concentrazione eccessiva nelle zone centrali. Questi dati sono fondamentali per pianificare i servizi per l’infanzia, l’assistenza sanitaria e le strutture per le famiglie.
Milano nel 2024 si presenta come una città che cambia il modo di trasmettere i cognomi, dando più spazio alle madri, ma resta legata a tradizioni consolidate nella scelta dei nomi. La varietà demografica e territoriale delle nascite disegna un quadro ricco e variegato, fatto di storie e volti sempre più intrecciati.