Ragazzo italo-nigeriano vittima di insulti razzisti e aggressione a Gioia Del Colle: la reazione della comunità e della famiglia

Un undicenne di gioia del colle vittima di insulti razzisti durante la prima uscita da solo, con la comunità e le istituzioni che si mobilitano per condannare l’episodio e promuovere rispetto e sicurezza
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Aggressione razzista a Gioia Del Colle, solidarietà per il giovane italo-nigeriano - Gaeta.it

A Gioia del Colle, in provincia di Bari, un undicenne ha subito insulti razzisti, sputi e offese mentre era con gli amici. È successo venerdì sera, la prima volta che il bambino, figlio di una mamma italiana e di un papà nigeriano, usciva da solo con i suoi coetanei. La madre, impegnata nel lavoro sociale, ha deciso di raccontare tutto su Facebook, per evitare che situazioni simili si ripetano. Il caso ha scosso profondamente la comunità locale, che si è stretta attorno a lui con una forte risposta di condanna e solidarietà.

L’aggressione durante la prima uscita da solo

Quel venerdì sera il ragazzo è stato vittima di un episodio di violenza verbale e fisica, motivato da discriminazione razziale. Mentre passeggiava con alcuni amici, sono piovuti insulti razzisti, sputi sul volto e sulla bicicletta con cui si muoveva. La madre racconta che all’inizio erano in tre, ma poi gli altri si sono allontanati, lasciando il ragazzo con un coetaneo più grande che ha continuato a offenderlo. Un’esperienza che ha segnato profondamente il bambino, anche se con il tempo le cose sono un po’ migliorate.

La mamma non nasconde il dolore e la rabbia: «purtroppo non è la prima volta che suo figlio viene preso di mira per il colore della pelle, ma questa volta si è superato ogni limite». Questi atti vanno oltre il semplice scherno e dimostrano come, anche in piccoli centri del Sud come Gioia del Colle, il razzismo resti purtroppo una realtà difficile da accettare.

La famiglia rompe il silenzio e condivide l’accaduto

Parlare di un’esperienza così dura non è stata una decisione facile. La madre, che lavora nel sociale, ha scelto di raccontare tutto sulla sua pagina Facebook. Non era solo un modo per sfogarsi o denunciare, ma una scelta pensata per sensibilizzare e cercare di prevenire altri episodi simili.

In un’intervista all’ANSA, la donna ha spiegato che la decisione è stata presa insieme al figlio, con l’obiettivo di fermare questi fatti e dare un segnale soprattutto ai più giovani. Ogni giorno emergono nuovi dettagli che aiutano a capire meglio cosa è successo e quanto sia grave la situazione. Il racconto pubblico ha portato anche a ricevere sostegno e solidarietà, facendo sentire il bambino meno solo.

Questa denuncia mette in luce un problema ancora troppo sottovalutato nel nostro Paese: la necessità di riconoscere e intervenire tempestivamente contro la discriminazione verso i minori. Un passo importante per far emergere realtà spesso nascoste e spingere la comunità a riflettere e assumersi responsabilità.

Gioia Del Colle si mobilita, le istituzioni rispondono

La notizia ha fatto rapidamente il giro della città, scatenando una reazione netta. A Gioia del Colle la comunità si è compatta per esprimere indignazione contro il gesto razzista, solidarietà al ragazzo e alla famiglia, e per chiedere un ambiente più sicuro per tutti i bambini. Anche il sindaco ha contattato la famiglia, per manifestare vicinanza e ribadire l’impegno a combattere ogni forma di discriminazione.

Le autorità hanno confermato che «non tollereranno mai comportamenti violenti o razzisti nei luoghi pubblici». Questo episodio mostra quanto sia importante vigilare e promuovere iniziative che favoriscano rispetto e accoglienza. La mobilitazione della cittadinanza è la dimostrazione concreta della volontà di dire no al razzismo, con la speranza che casi del genere non si ripetano.

La vicenda sottolinea anche il ruolo fondamentale del rapporto tra cittadini e istituzioni per garantire sicurezza nelle strade e nei quartieri. Allo stesso tempo, ricorda l’urgenza di educare i giovani al rispetto della diversità e alla convivenza, per evitare che episodi come questo diventino la norma.


L’aggressione di Gioia del Colle rimane un episodio grave che ha colpito un bambino e la sua famiglia, facendo emergere un problema purtroppo presente anche in realtà più piccole. La risposta di cittadini e istituzioni insegna a non restare in silenzio davanti a fatti del genere e indica una strada concreta per combattere pregiudizi e garantire sicurezza e rispetto a chi, nei primi passi verso l’autonomia, ha più bisogno di protezione.