Al parco degli Aquiloni a Bari, una baby gang ha tentato di bloccare lo spettacolo della compagnia Breathing Art Company durante la rassegna comunale “Due Bari“. Un episodio che ha suscitato preoccupazione tra gli organizzatori e gli spettatori presenti, raccontato direttamente da Simona De Tullio, presidente e direttrice artistica del gruppo teatrale.
L’intervento della baby gang durante le prove e lo spettacolo
L’inizio della mattinata è stato segnato da un comportamento aggressivo da parte di alcuni giovani appartenenti a una baby gang. Durante le prove della compagnia Breathing Art Company, questi ragazzi hanno lanciato petardi all’interno del parco degli Aquiloni, campo scelto per l’esibizione. Le detonazioni sono proseguite anche nel corso dello spettacolo, creando un’atmosfera di tensione e pericolo per gli artisti e il pubblico.
Disturbo e rischio per artisti e spettatori
Questi atti non si sono fermati a un disturbo passeggero. Il lancio di petardi ha interrotto più volte le performance, limitando la concentrazione degli attori e mettendo a rischio la sicurezza dei presenti. In un contesto pensato per la cultura e il divertimento, situazioni di questo tipo si sono rivelate un serio ostacolo al completamento della programmazione.
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La richiesta estorsiva davanti al pubblico
L’episodio più grave è arrivato quando quei ragazzi hanno rivolto agli artisti una richiesta senza mezzi termini: “Se volete ballare qui dovete pagare”. Queste parole, riferite da Simona De Tullio, hanno aggiunto un ulteriore livello di intimidazione alla serata già compromessa.
Intento di controllo e intimidazione
La richiesta, rivolta apertamente davanti agli spettatori, ha sottolineato l’intento della baby gang di controllare lo spazio pubblico e imporre un pagamento per esibirsi in una zona pubblica. Un atto che configura una forma di estorsione nei confronti di un gruppo impegnato nell’offerta culturale gratuita.
Impatto sull’evento culturale “due bari” e risposta degli organizzatori
La rassegna “Due Bari” è un’iniziativa promossa dal Comune di Bari per valorizzare luoghi urbani attraverso spettacoli dal vivo. Il tentativo di occupazione violenta e imposizione economica della baby gang crea un freno non solo per la compagnia Breathing Art Company, ma anche per l’intera programmazione artistica.
Denuncia e tutela della cultura pubblica
Simona De Tullio ha denunciato l’accaduto in modo chiaro, segnalando la difficoltà di realizzare performance in condizioni di sicurezza in spazi pubblici. Gli organizzatori stanno valutando come tutelare artisti e pubblico, mantenendo aperti i luoghi della cultura contro ogni forma di intimidazione.
In questo contesto, le autorità locali hanno preso parte alla discussione per individuare soluzioni concrete contro queste interferenze, che minano il diritto alla libera espressione e alla fruizione degli eventi pubblici. La vicenda a Bari mette in evidenza la necessità di maggiore attenzione su spazi pubblici e sicurezza dei cittadini.