L’allerta tsunami ha messo in allarme le Hawaii dopo il terremoto di magnitudo 8,8 che ha colpito la costa orientale della Russia. Nel frattempo, sui social è scoppiata una polemica contro oprah winfrey, accusata di aver impedito un’evacuazione più rapida chiudendo una strada privata. L’articolo ricostruisce la situazione del rischio e le reazioni legate alla strada di sua proprietà.
la protesta social per la strada privata di oprah winfrey
Sui social network, in particolare su X, migliaia di utenti hanno pubblicato messaggi contro oprah winfrey, accusandola di non aver aperto una strada privata che collegherebbe Wailea a Kula, un percorso utile per raggiungere zone più elevate in caso di emergenza. Molti commenti hanno definito “disumana” la scelta di tenere bloccata una via che, in un contesto di allerta tsunami, potrebbe salvare vite.
Il fenomeno virale e la replica ufficiale
Il fenomeno è diventato virale con commenti e condivisioni in pochissimo tempo. Questa pressione ha spinto la conduttrice statunitense a intervenire attraverso un comunicato ufficiale. Il suo portavoce ha confermato che, appena ricevuto l’allarme, hanno contattato le autorità locali per garantire la riapertura della strada. Ogni notizia contraria, quindi, sarebbe falsa o frutto di equivoci. La dichiarazione è stata riportata da diverse testate, tra cui Newsweek.
La vicenda mette in luce come, durante situazioni di crisi, le infrastrutture private o semi-private possano diventare un punto di attrito tra esigenze pubbliche e diritti privati. Nel caso di oprah winfrey, la gestione della sua proprietà si è trovata al centro di uno scontro tra opinioni discordanti e necessità di sicurezza da parte della popolazione.
l’emergenza tsunami alle Hawaii e le prime conseguenze
Il governatore delle Hawaii, josh green, ha annunciato lo stato d’emergenza per la possibile minaccia dello tsunami, causato dal forte sisma sull’est della Russia. Il terremoto, con magnitudo di 8,8, ha generato onde significative che, dalle prime rilevazioni, hanno già raggiunto le coste hawaiiane intorno alle 19,24 ora locale.
Dati delle misurazioni e rischio inondazioni
I dati del misuratore di livello dell’acqua a Nawiliwili, su Kauai, hanno mostrato onde più alte di circa 30 centimetri rispetto alla marea prevista. Gli esperti meteorologi hanno segnalato che la perturbazione potrebbe perdurare per diverse ore, con picchi alternati di grandezza lungo tutto l’arcipelago.
Il governatore ha sottolineato i rischi legati alla forza delle acque: le inondazioni potrebbero interessare un’ampia area, danneggiando infrastrutture come la rete elettrica, spostando automobili e distruggendo abitazioni. Il pericolo riguarda chi non ha trovato rifugio in zone sopraelevate o all’interno dell’entroterra. Green ha definito lo tsunami un “potente muro d’acqua”, anticipando onde sparse su tutta la costa.
La gravità dell’allerta ha mobilitato rapidamente le autorità locali, con provvedimenti precauzionali che hanno coinvolto chi vive, lavora e visita le isole.
Le misure adottate dalle autorità e le indicazioni per la popolazione
Per precauzione, le autorità hawaiiane hanno vietato l’accesso ai principali porti e hanno chiuso temporaneamente l’aeroporto internazionale di Hilo. Questa decisione mira a evitare complicazioni negli spostamenti marittimi e aerei, riducendo il traffico durante la fase di massimo rischio.
Limitazioni turistiche e coordinamento dei soccorsi
Sull’isola di Kauai, il turismo è stato fortemente limitato: i visitatori sono stati invitati a non recarsi nella zona di Hanalei, una località molto frequentata e suggestiva, per agevolare le operazioni di evacuazione dei residenti.
A Maui, invece, il coordinamento dei soccorsi ha previsto il posizionamento di veicoli speciali e attrezzature lungo le principali autostrade. In questo modo, i mezzi di emergenza possono intervenire rapidamente in caso di necessità.
Le persone che abitano lungo la costa hanno ricevuto un ordine chiaro: lasciare immediatamente le aree a rischio o cercare rifugio in edifici alti almeno 10 piani. Questa misura punta a salvaguardare le vite nel caso di onde particolarmente alte e pericolose.
Le autorità sono ancora in allerta, monitorano costantemente i livelli dell’acqua e intervengono per limitare i danni materiali e umani. La situazione rimane delicata ma sotto controllo nelle Hawaii.