Zerocalcare si prepara a lanciare un nuovo progetto animato su Netflix, consolidando il rapporto con la piattaforma. Dopo il successo di due serie che hanno raccontato con schiettezza e ironia la generazione contemporanea e le sue contraddizioni, la notizia dell’arrivo di una terza opera è stata accolta con interesse da fan e critici. Ancora una volta, l’autore romano vestirà i panni di regista, sceneggiatore e voce del protagonista, mettendo la firma su un racconto che promette continuità e novità.
La conferma ufficiale del progetto e le aspettative
Nel 2024 Netflix ha annunciato la produzione di una nuova serie animata firmata Zerocalcare, con uscita prevista per il 2026. Non sono stati ancora divulgati titolo o dettagli riguardo la trama, ma è confermata la partecipazione dell’artista romano come autore principale e doppiatore di Zero, il suo personaggio simbolo. Valerio Mastandrea tornerà a doppiare l’Armadillo, alter ego ironico e conscio che accompagna il protagonista.
La collaborazione tra Zerocalcare e Netflix comincia nel 2021 con Strappare lungo i bordi, lavoro accolto con grande favore e premiato per la sua originalità narrativa. La nuova serie si inserisce in questo percorso, mantenendo le caratteristiche stilistiche e i temi che hanno reso celebre l’autore. Il pubblico attende ora di scoprire come evolverà la narrazione e se saranno presenti riferimenti culturali e sociali più ampi, come già visto nelle opere precedenti.
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L’evoluzione artistica di zerocalcare attraverso le sue serie animate
Il primo progetto animato di Zerocalcare, Strappare lungo i bordi, raccontava con uno sguardo personale storie di ansie e insicurezze. Ambientato a Roma Est, il racconto mescolava umorismo tagliente a momenti di riflessione sulla difficoltà di crescere e trovare un proprio posto nel mondo. La qualità dell’animazione 2D e la scrittura serrata hanno contribuito a creare un prodotto riconoscibile, capace di parlare a diverse generazioni.
Il secondo capitolo, Questo mondo non mi renderà cattivo, ha spostato l’attenzione su questioni sociali più complesse. Tra disagio giovanile, tensioni politiche e la fotografia delle periferie romane, la serie ha assunto toni più duri e spesso crudi, rivelando un Zerocalcare più impegnato. Non ha perso però quell’umanità che rendeva empatici i personaggi, soprattutto grazie alla relazione tra Zero e l’Armadillo, che rappresenta la coscienza e la voce interna dell’autore.
La crescita del linguaggio narrativo si riflette nello stile grafico e nella scrittura: i monologhi interiori si fanno più frequenti e vibranti. La scelta di mantenere lo stesso cast vocale ha poi rafforzato il senso di continuità e appartenenza, assieme alla forte ambientazione nella città di Roma.
Cosa sappiamo del prossimo progetto e quali elementi potrebbero emergere
Al momento sono poche le notizie ufficiali sul nuovo titolo ideato da Zerocalcare per Netflix. Si sa che il protagonista rimarrà Zero, e il ritorno di Mastandrea come voce dell’Armadillo conferma che si manterrà il legame con il mondo raccontato finora. Restano tuttavia ignoti trama e nuovi personaggi.
L’animazione sarà probabilmente ancora in 2D, come da tradizione. La presenza di riferimenti culturali e un racconto che intreccia ironia e riflessione dovrebbero restare punti fermi del progetto, insieme a una certa dose di critica sociale. Non mancheranno i momenti di introspezione, tipici dello stile di Zerocalcare che alterna disillusione e una sorta di dolce malinconia.
Uno sguardo al futuro e alle aspettative del pubblico
La versione del 2026 potrebbe approfondire temi inerenti alla generazione attuale o offrire un nuovo sguardo sulla città di Roma, già protagonista nel racconto di incroci umani e situazioni complesse. Il pubblico guarda con attenzione, consapevole che la nuova serie potrà rappresentare un’ulteriore tappa significativa nel percorso di un autore che ha saputo raccontare storie di vita quotidiana con uno sguardo personale.