Nel centro di accoglienza straordinaria per richiedenti asilo di Calvizzano si è verificato un episodio di violenza nella notte, con un uomo armato che ha scatenato tensioni tra ospiti di diverse nazionalità . I carabinieri della compagnia di Marano sono intervenuti per riportare la calma ed evitare un possibile scontro più ampio.
Aggressione notturna tra migranti nel centro di Calvizzano
Intorno alla mezzanotte a Calvizzano, in provincia di Napoli, si è verificato un grave episodio di violenza all’interno di un centro di accoglienza per persone in cerca di protezione internazionale. Un cittadino tunisino ha aggredito due ospiti bengalesi presenti nella struttura, armato di un coltello e di una pistola che si è poi rivelata scenica, cioè priva di proiettili. L’uomo ha iniziato l’aggressione in modo improvviso, scatenando un confronto acceso che rischiava di coinvolgere anche altri migranti ospitati nel centro.
L’episodio ha creato panico tra gli altri presenti, con il rischio che la lite degenerasse in una rissa collettiva. Il contesto notturno e la presenza di armi hanno reso la situazione particolarmente delicata, mettendo a rischio l’incolumità di molte persone. L’aggressore, armato di due oggetti potenzialmente pericolosi, ha scosso profondamente la comunità interna al centro, spesso già segnata da tensioni accumulate.
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Intervento immediato dei carabinieri per sedare la crisi
L’allarme è stato lanciato rapidamente alle forze dell’ordine, che si sono mobilitate con la sezione radiomobile e i militari della stazione di Calvizzano. I carabinieri sono intervenuti tempestivamente per separare i protagonisti della vicenda e fermare l’escalation della violenza. Grazie al loro intervento l’ordine è stato ristabilito, evitando che lo scontro degenerasse ulteriormente.
Gli operatori hanno identificato i tre uomini coinvolti: il tunisino autore dell’aggressione e i due bengalesi aggrediti. Dopo averli messi in sicurezza, i carabinieri hanno proceduto con una denuncia formale per l’episodio di violenza. Successivamente, i tre sono stati accompagnati in ospedale per accertamenti medici; le ferite riportate sono state giudicate lievi.
L’intervento rapido ha impedito un’escalation che avrebbe potuto coinvolgere altri ospiti del centro, spesso in condizioni già fragili. I carabinieri hanno garantito un controllo efficace della situazione, confermando la loro presenza anche in contesti delicati come i centri di accoglienza.
Indagini in corso per chiarire dinamiche e cause del litigio
Le forze dell’ordine hanno avviato accertamenti per ricostruire la dinamica dell’aggressione e individuarne le motivazioni. Le verifiche riguardano ogni dettaglio, dal motivo scatenante del confronto alla natura degli oggetti usati durante l’aggressione. La presenza della pistola scenica indica che la situazione è stata percepita come particolarmente grave.
Le autorità cercano di stabilire se alla base dello scontro ci siano attriti personali, divergenze culturali o altri fattori che hanno innescato la violenza. L’obiettivo è evitare il ripetersi di episodi simili, mantenendo la sicurezza all’interno del centro. Il coordinamento tra carabinieri e operatori della struttura è fondamentale per gestire la convivenza tra ospiti di nazionalità diverse.
Le indagini sono ancora aperte e potrebbero portare a ulteriori sviluppi, con approfondimenti anche sulla posizione dell’aggressore. Gli agenti raccoglieranno testimonianze e visioneranno eventuali immagini per chiarire ogni aspetto della vicenda, tutelando le persone coinvolte e la sicurezza pubblica.