Vigili del fuoco, nuove sfide tra transizione energetica, tecnologia e prevenzione avanzata

Vigili Del Fuoco2C Nuove Sfide

Vigili del fuoco al passo con tecnologia e prevenzione avanzata. - Gaeta.it

Marco Mintillo

17 Settembre 2025

Il corpo dei vigili del fuoco affronta oggi una fase complessa, segnata da trasformazioni tecnologiche e sociali che incidono profondamente sul loro lavoro. A Bergamo, durante il Safety Expo, il capo del Corpo Eros Mannino ha evidenziato come le innovazioni nei materiali e le nuove fonti di energia impongano una gestione dei rischi aggiornata. Questi cambiamenti richiedono interventi preventivi adeguati e una continua crescita delle competenze operative.

Impatti della transizione energetica e dei nuovi materiali sulle attività dei vigili del fuoco

La trasformazione del sistema energetico porta con sé cambiamenti che modificano in modo significativo i rischi cui sono esposti i vigili del fuoco. Le nuove tecnologie, come l’adozione di fonti rinnovabili, sistemi di accumulo energetico avanzati e materiali innovativi, introducono scenari di pericolo non sempre esplorati a fondo. Mannino ha sottolineato che questi elementi determinano la nascita di nuovi rischi che impongono una revisione continua delle norme e delle procedure di prevenzione.

Questa sfida riguarda non solo la fase di prevenzione ma anche l’intervento diretto. Gli operatori si trovano a dover agire su situazioni sempre più complesse, dove la conoscenza dei mezzi e delle tecnologie è indispensabile per garantire la sicurezza propria e delle persone coinvolte. La complessità dei nuovi materiali, per esempio, implica per i vigili del fuoco una capacità maggiore nell’identificare velocemente i pericoli chimici o energetici presenti.

Le attività di formazione e aggiornamento vengono quindi messe al centro dell’organizzazione operativa. Mannino ha affermato che il Corpo segue con attenzione questa evoluzione per “restare al passo con le normative e studiare continuamente nuove misure che tengano conto dei rischi emergenti”. Lo scopo è ridurre la frequenza degli incidenti e limitarne le conseguenze attraverso controlli mirati e tempestivi.

Il confronto tra enti, professionisti e produttori come strumento di miglioramento

Il Safety Expo di Bergamo ha offerto un’occasione significativa per il dialogo tra diverse figure chiave nel campo della sicurezza. Mannino ha definito questi momenti di confronto fondamentali per perfezionare regole e strategie. Alla base c’è la collaborazione tra vigili del fuoco, professionisti del settore e produttori di materiali o tecnologie.

Questi scambi aiutano a individuare criticità e possibili soluzioni, favorendo una crescita condivisa nelle metodologie di prevenzione e intervento. L’attività di controllo svolta dai vigili non può prescindere da una rete di competenze ampia e articolata. La cooperazione con gli esperti consente di comprendere meglio i rischi associati ai nuovi prodotti e di adottare protocolli efficaci.

Mannino ha evidenziato come la comunicazione tra i diversi attori sia “un momento che non è mai abbastanza”, perché permette di adattare continuamente le normative e le prassi operative ai cambiamenti imposti dalla tecnologia e dai nuovi scenari. Questo dialogo mantiene il Corpo dei vigili del fuoco in linea con le esigenze reali del territorio e della società.

Il ruolo dell’intelligenza artificiale nei processi di prevenzione e intervento

L’avanzamento tecnologico porta con sé strumenti sempre più sofisticati. Mannino ha indicato nel potenziale dell’intelligenza artificiale uno degli elementi che possono migliorare la prevenzione e l’efficacia degli interventi. L’AI offre la possibilità di raccogliere dati, analizzarli rapidamente e supportare le decisioni operative con informazioni precise.

Nonostante questo, il capo dei vigili ha sottolineato che il ruolo umano resta centrale nelle attività del Corpo. Le competenze, l’esperienza e la valutazione diretta degli operatori non possono essere sostituite. Però è evidente che il supporto tecnologico può perfezionare le scelte, con sistemi capaci di integrare monitoraggi, analisi di contesto e previsioni sullo sviluppo di situazioni critiche.

L’integrazione di tecnologie intelligenti può ampliare la capacità di prevenire gli incendi o gli incidenti, fornendo strumenti per anticipare fenomeni pericolosi o per pianificare interventi più rapidi e mirati. Questo approccio richiede però investimenti continui in formazione e aggiornamento delle squadre.

Evoluzione della consapevolezza sulla prevenzione incendi nel tempo

Mannino ha indicato che la sensibilità verso il tema della prevenzione incendi è cresciuta nettamente negli ultimi decenni, partendo dalla legge sul nulla osta provvisorio del 1984. Da allora, la cultura della sicurezza è diventata sempre più radicata, rivoluzionando le modalità di controllo e gestione del rischio.

Anche il ruolo dei professionisti ha guadagnato peso nelle valutazioni di sicurezza. Architetti, ingegneri e tecnici oggi partecipano in modo decisivo alla definizione delle misure da adottare per prevenire incidenti. Questo processo ha reso più strutturata la collaborazione con i vigili del fuoco, che si affidano a questi esperti per analisi e consigli in fase progettuale e operativa.

Nel tempo, il Corpo ha potenziato l’attenzione ai dettagli della prevenzione, applicando norme più severe e aggiornando le prassi di controllo. La trasformazione tecnologica ha spinto verso un approccio più scientifico e elaborato del rischio, riducendo in parte la frequenza degli eventi ma rendendo più complessi gli scenari di intervento.

L’interazione tra normativa, tecnologie emergenti e competenze umane rimane al centro degli sforzi per rendere più sicura la gestione degli incendi e delle emergenze.