“Bigodini – Il gioco che non fa una piega” è stato un piccolo cult della tv italiana all’inizio degli anni 2000. Andò in onda su Italia 1 per pochi mesi nel 2000, condotto da Max Novaresi e accompagnato dal duo comico Gretel & Gretel . Il quiz si basava sul gossip legato a personaggi famosi italiani e internazionali. In meno di un anno, tra aprile e dicembre, furono trasmesse circa 200 puntate, che conquistarono un pubblico curioso e divertito. Oggi si torna a parlare di “Bigodini”, con l’ipotesi di un possibile ritorno in tv, magari rivisto per i gusti e le abitudini di oggi.
Il fascino della nostalgia spinge verso un possibile ritorno
Negli ultimi tempi la tv italiana ha più volte puntato a riportare in scena programmi di successo del passato. Titoli come “La Ruota della Fortuna” e “Sarabanda” hanno dimostrato che il pubblico ama rituffarsi in show che richiamano un passato recente, soprattutto chi è cresciuto negli anni ’90 e nei primi 2000. “Bigodini” si inserisce in questo filone, grazie al suo mix di leggerezza e temi pop. I millennials, oggi tra i 25 e i 40 anni, potrebbero ritrovare un format che ricorda i primi esperimenti di quiz basati su vip e racconti di costume. Il programma si presta a una rivisitazione con un linguaggio più attuale, senza perdere quel tono spensierato che lo ha reso famoso. Si pensa a un restyling che non escluda la presenza di Max Novaresi, magari in un cameo, mentre la conduzione potrebbe passare a un volto nuovo o già noto ai più giovani.
Aggiornare il format per i gusti di oggi
La struttura originale di “Bigodini”, basata sul gossip dei vip, potrebbe evolversi per includere temi più attuali legati al mondo digitale e alle nuove tendenze. L’idea è di inserire domande su influencer, fenomeni social e cultura pop contemporanea, mantenendo però l’ironia che ha sempre contraddistinto lo show. In questo modo si allargherebbe il pubblico, coinvolgendo non solo gli appassionati di gossip tradizionale, ma anche chi segue la rete e i personaggi più in voga online. La presenza di comici o volti che hanno seguito la carriera di Gretel & Gretel potrebbe dare nuova energia, mescolando vintage e attualità con un cast capace di attrarre varie generazioni.
Max Novaresi, tra passato e futuro
Dagli anni di “Bigodini” Max Novaresi ha cambiato parecchio strada. Dopo il 2000 si è dedicato soprattutto al lavoro dietro le quinte, firmando come autore programmi come “Affari Tuoi”, “Verissimo” e il Festival di Sanremo 2020. Questo passaggio da volto a creatore ha segnato una svolta nella sua carriera, più orientata alla scrittura e produzione. Per questo un suo ritorno come conduttore in un quiz nostalgico non sembra scontato. Resta però aperta la porta a un suo coinvolgimento diverso, magari in ruoli secondari o con qualche partecipazione speciale. Le sue ultime dichiarazioni, piene di entusiasmo, fanno pensare che “sarebbe disponibile qualora il progetto ricevesse il via libera.”
Come rinnovare Bigodini per il 2025
Se “Bigodini” vuole tornare nelle case degli spettatori di oggi, non può limitarsi a riproporre le stesse meccaniche e temi di vent’anni fa. Serve un aggiornamento che tocchi stile, ritmo e modi di interagire con il pubblico. Un format rinnovato dovrebbe includere elementi digitali, come quiz interattivi, coinvolgimento social e contenuti multimediali, per catturare l’attenzione in un panorama televisivo molto più competitivo. Si pensa a un ritmo più serrato, a domande più mirate e a nuove modalità per coinvolgere anche chi segue da casa. L’idea è di creare uno show che non sia solo un revival, ma che prenda spunto dall’originale per costruire qualcosa di nuovo, capace di unire lo spirito di allora con le esigenze comunicative e culturali di oggi.
Le dichiarazioni su Instagram di Max Novaresi e della storica autrice Barbarella Cappi alimentano l’idea che un progetto sia già pronto, in attesa solo del via dalle reti tv. L’interesse c’è, ora serve la volontà dei piani alti per far tornare in scena questo quiz che è stato un pezzo di storia della televisione di inizio millennio.