Il Tavolo Istituzionale Permanente del CIS di Ventotene ha recentemente espresso il suo consenso all’idea di realizzare una funivia che collegherà l’isolotto di Santo Stefano a Ventotene. Questa proposta è stata avanzata dal Commissario Straordinario di Governo, Giovanni Maria Macioce, durante la riunione del 21 gennaio, con l’obiettivo di migliorare l’accessibilità al sito, che ha storicamente presentato notevoli difficoltà di collegamento, specialmente in condizioni atmosferiche avverse.
Il piano per la funivia: dettagli e caratteristiche
L’idea di una funivia non è nuova, ma ha ripreso vigore grazie a uno studio di fattibilità tecnico-economica che sarà realizzato da Invitalia, l’ente designato per attuare il progetto. La funivia dovrebbe consentire un trasferimento rapido e sicuro in soli 4 minuti, operando tutto l’anno. L’impianto progettato prevede cabine piccole, in grado di trasportare fino a 12 persone per volta, e non produrrà emissioni acustiche, favorendo l’integrazione dell’intervento con l’ambiente naturale. Inoltre, si punterà a utilizzare energia solare per l’alimentazione.
L’approvazione della proposta è stata fortemente motivata dalla necessità di trovare una soluzione praticabile all’attuale sistema di approdo, che presenta gravi limitazioni, specialmente riguardo alla sicurezza durante le operazioni di sbarco su Santo Stefano. Il Tavolo ha riconosciuto che le severe prescrizioni delineate nei pareri della Valutazione di Impatto Ambientale non permetterebbero un approdo sicuro, ostacolando la realizzazione del progetto culturale previsto nella zona.
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Obiettivi e benefici della funivia sul territorio
Il collegamento via funivia non rappresenta meramente un modo per attraversare il mare, ma segna una nuova era per il turismo e lo sviluppo socio-economico di Ventotene. Macioce ha evidenziato come la funzionalità dell’approdo attuale sia insufficiente per garantire l’accesso sicuro a persone con diverse esigenze, come disabili, bambini e anziani. La funivia, di contro, promette di facilitare un accesso inclusivo, aprendo le porte a un turismo destagionalizzato.
È fondamentale considerare che un punto di forza del progetto è la possibilità di trasportare materiali e attrezzature per le opere di restauro e valorizzazione dell’isolotto. Questo aspetto non solo accelera i tempi di lavoro, ma anche riduce significativamente i costi operativi, consentendo un intervento altamente mirato e sostenibile. Con queste premesse, ci si aspetta un notevole impatto positivo sull’economia locale.
Prossime fasi del progetto e sviluppi futuri
La riunione che ha visto discutere la proposta della funivia ha toccato anche altri temi, per la maggior parte legati alla gestione ordinaria delle attività del Tavolo. Un aspetto cruciale emerso è l’impegno a rimanere aggiornati sui risultati dello studio di verifica preventiva, che Invitalia prevede di completare nel breve termine.
Questa fase sarà fondamentale per determinare la realizzabilità finale del progetto e le modalità di attuazione. Il Tavolo ha espresso un rinnovato ottimismo riguardo a questo sviluppo, consapevole che una soluzione efficace per i collegamenti potrà trasformare la fruizione di Santo Stefano e, di conseguenza, rivelarsi decisiva per l’intera area di Ventotene. Fino a quel momento, l’attenzione rimarrà concentrata sui risultati delle analisi in corso e sui passi successivi da intraprendere.