Il festival di Trieste torna nel settembre 2025 con la sua terza edizione, pronta a proporre un calendario denso di appuntamenti. Dal 5 al 14 settembre, il “Faro della musica” si posiziona ancora una volta come una manifestazione che miscela repertorio classico e performance contemporanee. La città si trasforma in un palcoscenico dove musica e nuove tecnologie dialogano, offrendo agli spettatori esperienze sonore e visive capaci di catturare pubblico di ogni età e gusto musicale.
Un cartellone ricco e variegato tra orchestra e musica da camera
Il festival nasce dalla collaborazione tra la Società dei Concerti Trieste e il Comune, e propone dieci giorni densi di eventi. Tra le offerte più attese ci sono i concerti sinfonici con protagoniste l’orchestra della Fondazione Teatro Lirico G. Verdi di Trieste e l’Imperial Orchestra di Vienna. A guidare le esecuzioni saranno direttori come Hartmut Haenchen, Alessio Colautti e Luka Hauser, nomi di rilievo nel panorama musicale internazionale. Accanto a queste grandi formazioni, si alternano proposte di musica da camera, come il Quartetto New Era supportato dal clavicembalo del maestro Marco Seco e l’Ensemble Il Pomo d’Oro, con la direzione del maestro Francesco Corti.
Non mancano i solisti di rilievo mondiale: Maxim Vengerov, violinista dalle note intense, Polina Osetinskaya al pianoforte, il giovane talento Jan Lisiecki e il pianista Vadym Kholodenko. Questi interpreti arricchiscono il festival con recital e collaborazione con gli ensemble presenti, garantendo un’alta qualità artistica.
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La sperimentazione sonora con musica elettronica e performance visive
La terza edizione punta anche su un aspetto sperimentale e innovativo. Il giardino del Civico Museo Sartorio ospita concerti di musica elettronica, con esibizioni come quella dell’arpista Kety Fusco. Tra le performance più originali emerge “Traces – The No Way Experience“, uno spettacolo che fonde musica e arte visiva. Riccardo Acciarino esegue al clarinetto accompagnato da Pietro Dossena al sintetizzatore modulare; sullo sfondo, immagini proiettate creano un racconto visivo sincronizzato al suono.
L’evento rappresenta un esempio di come il festival accogliendo diversi linguaggi musicali guarda verso nuovi modi di fare spettacolo, con una cura particolare per il coinvolgimento sensoriale ed emotivo del pubblico, offrendo spettacoli che usano tecnologia e arte in modo armonico.
Anteprima con maxim vengerov e polina osetinskaya live music e film con supporto dell’intelligenza artificiale
Il 7 settembre 2025 il Generali Convention Center ospiterà un momento clou della manifestazione. Il violinista Maxim Vengerov e la pianista Polina Osetinskaya presentano “Tour Live Music. Living films“, un progetto unico. Durante questa performance in anteprima, si esegue la Tzigane di Maurice Ravel mentre un film viene realizzato in tempo reale e proiettato su maxi schermi. L’area visiva utilizza l’intelligenza artificiale per trasformare le emozioni e le sfumature musicali in immagini, creando un’esperienza immersiva che lega musica e tecnologia.
Questa proposta porta il festival su un piano di sperimentazione all’avanguardia, restituendo uno spettacolo dove tecnica e arte si incontrano con un linguaggio accessibile e coinvolgente.
Celebrazioni, musica per famiglie e eventi in luoghi simbolici di trieste
Il debutto ufficiale arriva il 5 settembre nella sala del Consiglio Comunale di Trieste con il concerto della violinista Giulia Rimonda. Nel corso della rassegna non mancano omaggi musicali che ricordano due grandi compositori: Johann Strauss nel bicentenario della nascita, e Maurice Ravel a 150 anni dalla nascita. Questi tributi si articolano in concerti e letture musicali diffusi nel programma.
Tornano anche le iniziative della Hausmusik, concerti in case private, che fanno parte di una tradizione locale. Location affascinanti come il Caffè San Marco, il Conservatorio Tartini e la sede regionale Rai FVG diventano scenario di eventi pensati per avvicinare il pubblico a momenti musicali più intimi. La Casa della Musica 55 propone spettacoli per bambini e famiglie, estendendo l’offerta a un pubblico giovane, con l’intento di coinvolgere le nuove generazioni.
Questa edizione del festival sottolinea così la vocazione di Trieste come città capace di ospitare musica di qualità in luoghi simbolici, promuovendo cultura e partecipazione dal centro storico fino alle istituzioni cittadine.