Vandali imbrattano la cabina di sosta sulla via francigena a bollengo, telecamera in arrivo

Vandali imbrattano la cabina di sosta sulla via francigena a bollengo, telecamera in arrivo

Un atto vandalico danneggia la cabina di sosta sulla via francigena a San Pietro, Bollengo; il sindaco Luigi Sergio Ricca denuncia l’accaduto e annuncia l’installazione di telecamere per prevenire nuovi episodi.
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A Bollengo, un atto vandalico ha danneggiato la cabina di sosta sulla via Francigena a San Pietro; il sindaco Luigi Sergio Ricca ha denunciato l'accaduto e annunciato l'installazione di telecamere per prevenire nuovi episodi e tutelare gli spazi pubblici. - Gaeta.it

Un atto vandalico ha colpito la cabina di sosta sulla via francigena a San Pietro, nel comune di Bollengo. Il sindaco Luigi Sergio Ricca ha denunciato il gesto, definito “incivile e imbecille”, e ha annunciato l’installazione imminente di una telecamera per prevenire nuovi episodi. Questo fatto accende un dibattito sul rispetto degli spazi pubblici, particolarmente importanti lungo un percorso frequentato da pellegrini e turisti.

L’episodio di vandalismo e la reazione del sindaco

Nel tratto di via francigena situato a San Pietro, qualcuno ha deturpato la cabina di sosta con scarabocchi e scritte senza senso. Le immagini diffuse dal sindaco di Bollengo mostrano l’entità del danno su una struttura appena riqualificata per accogliere i visitatori. Luigi Sergio Ricca ha commentato duramente la vicenda, sottolineando la gravità del gesto e annunciando un intervento tecnologico mirato a sorvegliare quel punto. Promette misure rigorose contro chi dovesse ripetere simili azioni, con denunce alle autorità. La portata del problema emerge proprio dal fatto che un comune tranquillo come Bollengo si trovi a dover reagire con sistemi di controllo per tutelare un semplice spazio all’aperto.

Il valore della cabina di sosta e l’impegno della comunità

La cabina vandalizzata è situata in un contesto naturale apprezzato per la sua tranquillità e bellezza. La via francigena richiama camminatori da tutta Europa, e il punto di sosta è pensato per offrire conforto durante il viaggio. L’amministrazione comunale aveva investito per migliorare accoglienza e decoro dell’area, rendendola più ospitale. L’atto di vandalismo non colpisce dunque solo un oggetto fisico, ma rappresenta un affronto agli sforzi collettivi e al rispetto per i luoghi condivisi. Il sindaco ha coinvolto anche i cittadini, invitandoli a segnalare chi potrebbe essere responsabile. La collaborazione popolare appare fondamentale per difendere spazi pubblici così delicati e simbolici.

La scelta della videosorveglianza come deterrente contro i vandalismi

Con l’esperienza di molti comuni alle spalle, Bollengo ha deciso di adottare la videosorveglianza per monitorare la zona della cabina di sosta. Questa soluzione, vista come l’unica via possibile dopo vari episodi simili, servirà a scoraggiare nuovi atti di vandalismo e a fornire prove utili per individuare i colpevoli. L’uso di telecamere non si limita a Bollengo: parchi, fermate autobus, scuole e impianti sportivi finiscono spesso nel mirino di chi danneggia il bene pubblico. L’arrivo della tecnologia in queste situazioni riflette anche una perdita di fiducia nella capacità di mantenere l’ordine con il solo senso civico. Quando un piccolo bene come una cabina di legno necessita una sorveglianza elettronica, si rivela una carenza educativa più ampia e radicata.

Il segnale del sindaco e il richiamo al rispetto per gli spazi pubblici

Luigi Sergio Ricca ha definito senza mezzi termini i responsabili come “incivili e imbecilli” e ha chiarito che a Bollengo non verrà tollerata questa mancanza di rispetto. Il sindaco ha lanciato un monito a chi considera la vandalizzazione una forma di espressione artistica o un divertimento. Con la telecamera pronta a registrare, chi si macchierà di questi gesti rischierà di trovarsi davanti a conseguenze legali. L’episodio dimostra come l’integrità dei luoghi comuni sia un indicatore del benessere sociale. La comunità, da parte sua, è chiamata a non chiudere gli occhi. Solo con l’impegno di tutti si può difendere il patrimonio condiviso e preservare la qualità dei servizi offerti a chi percorre la via francigena.

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