A Castellamonte, nel torinese, la sera dell’8 settembre un distributore automatico di preservativi è stato imbrattato. Due ragazzi sono stati ripresi dalle telecamere mentre spruzzavano bombolette spray sul dispositivo, posizionato davanti alla farmacia Mazzini, in via Piero Martinetti, a pochi passi da palazzo Antonelli. Il titolare della farmacia ha diffuso il video e ha lanciato un avvertimento chiaro: se i responsabili non cancelleranno le scritte entro due giorni, procederà con una denuncia.
Vandalismo in pieno centro: i dettagli
L’episodio è successo intorno alle 22.30 di lunedì 8 settembre, in una zona centrale della cittadina. Due giovani, armati di bombolette spray, hanno imbrattato il distributore di preservativi fuori dalla farmacia Mazzini. Le scritte non sono comprensibili, ma sono ben visibili. Ignari di essere ripresi, i ragazzi sono stati ripresi dalle telecamere di sorveglianza, che hanno registrato chiaramente i loro volti.
Il farmacista non ha usato mezzi termini nel suo messaggio pubblico rivolto ai vandali. Ha detto di aver assistito alla scena dall’interno della farmacia e ha sottolineato che i volti sono stati immortalati con nitidezza. Ha dato ai due un paio di giorni per sistemare le cose, avvertendo che in caso contrario sporge querela. La sua richiesta mostra la ferma volontà di proteggere la proprietà privata.
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Un problema che torna in via Piero Martinetti
Non è la prima volta che succede qualcosa del genere in zona. Via Piero Martinetti, dove è avvenuto l’episodio, è già stata bersaglio di atti simili, probabilmente messi in atto da ragazzi annoiati. Il vandalismo in questa parte di Castellamonte sembra quasi diventato un passatempo, con imbrattamenti senza motivo su beni pubblici e privati.
Il farmacista ha detto chiaramente che non intende restare a guardare. Ha invitato i responsabili a non lasciare segni sulle proprietà altrui senza permesso. La minaccia di denunciarli alle forze dell’ordine è concreta e pronta a scattare se non ci sarà un intervento per rimediare ai danni. Dal suo appello emerge forte la tensione tra la richiesta di rispetto degli spazi e il comportamento di alcuni giovani.
Vandalismi nel torinese: reazioni e danni al decoro urbano
Questo episodio si inserisce in una serie di atti vandalici registrati recentemente nel torinese. Poco distante, a Rivarolo Canavese, era apparso un grande murales tra via Roma e via Favria, che aveva scatenato critiche e sdegno. L’assessora alla cultura aveva definito quel gesto vandalico, sottolineando che non si trattava né di arte né di street art.
Il caso di Castellamonte, insieme a quello di Rivarolo, mette in luce un problema diffuso: atti di danneggiamento che qualcuno prova a giustificare come creatività o libertà d’espressione, ma che in realtà danneggiano la città. Gli spazi coinvolti sono pubblici o comunque aperti alla comunità, e il degrado che ne deriva porta costi per i ripristini e riduce il senso di rispetto civico.
Un appello al senso civico e le conseguenze del vandalismo
Il distributore imbrattato non è un oggetto qualunque, ma un punto accessibile a tutti, un servizio per la comunità. Ogni atto di vandalismo in spazi comuni o su beni privati visibili danneggia l’immagine della città e crea un clima di trascuratezza. I costi per riparare o verniciare ricadono, in qualche modo, su tutti noi, con le tasse o sottraendo risorse ad altri servizi.
Il richiamo del farmacista, rivolto direttamente ai responsabili, è in realtà un invito più ampio a tutta la comunità a riflettere sull’importanza di mantenere puliti e integri gli spazi pubblici. Un gesto che può sembrare piccolo, ma che mina la qualità della vita, aprendo la strada a ulteriori danni e a una scarsa attenzione per il bene comune.
Questi episodi confermano una realtà difficile: il confine tra espressione personale e danneggiamento spesso viene ignorato. Le autorità locali restano vigili per difendere il decoro urbano, mentre cittadini come il farmacista cercano di fermare chi vede la libertà come una scusa per rovinare quello che appartiene a tutti.