Nel cuore della bassa parmense la tradizione incontra la storia e la cultura culinaria. Parma2064, a Fidenza, apre le porte ai visitatori per scoprire i segreti del Parmigiano Reggiano, un viaggio che prosegue tra musei, residenze storiche e luoghi legati a Giuseppe Verdi. Tra degustazioni, spazi monumentali gratuiti e castelli romantici si svela un territorio ricco di fascino e sapori radicati nel tempo.
Il percorso nel caseificio parmigiano a fidenza
Sabato 31 maggio, alle 8:45, parte un tour guidato nel caseificio Parma2064 situato a Fidenza, proprio vicino all’uscita del casello A1. Qui la produzione del Parmigiano Reggiano si svolge seguendo ogni passaggio dalla coltivazione dei campi all’allevamento, dalla mungitura alla trasformazione del latte fino alla stagionatura. È un processo che richiede pazienza e precisione e si celebra nel magazzino di stagionatura, dove le forme di formaggio si accumulano su lunghe scaffalature in un ambiente che ricorda una cattedrale.
Guida esperta per la degustazione
Le guide di Archeovea, azienda attiva nella promozione culturale della rete Visit Emilia, accompagnano i partecipanti attraverso le varie fasi di lavorazione. La visita termina con una degustazione guidata di cinque diverse stagionature del Parmigiano Reggiano, dai 24 ai 60 mesi. Si tratta di un percorso sensoriale nel tempo, che mostra come il formaggio migliori con l’invecchiamento. Il costo è di 15 euro per gli adulti, mentre i bambini sotto i 6 anni entrano gratis e gli altri pagano 5 euro. Al termine della visita, viene consegnato un voucher per una visita gratuita al Museo del Parmigiano Reggiano di Soragna, a pochi chilometri dal caseificio.
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L’eredità di verdi e lo charme di soragna e busseto
Da Soragna alla fragile memoria della musica di Giuseppe Verdi, il territorio si anima di storie e sapori. La Rocca Meli Lupi di Soragna si presenta come una fortezza che custodisce atmosfere antiche e narrazioni di potere e intrighi tra le famiglie nobiliari. Poco distante, a Roncole di Busseto, si trova la casa natale di Verdi. È qui che il musicista trascorse i primi anni, tra note e sogni che sarebbero diventati patrimonio identitario italiano grazie ad opere come il “Va’ pensiero”.
Prodotti tipici e memoria culturale
Accanto alla casa natale, il Salumificio Dallatana offre prodotti come il Culatello di Zibello DOP o lo Strolghino di Roncole Verdi, tipicità gastronomiche legate a questo angolo di Parma. A Busseto sorge anche il Teatro Verdi, spazio dedicato al compositore che, curioso paradosso, non vi salì mai sul palco. La storia del teatro e le sue leggende sono svelate dalle guide che accompagnano le visite.
Davanti a questo teatro, sotto i portici, una targa segnala l’ingresso di Casa Barezzi. Questa residenza racconta un legame profondo tra Verdi e Antonio Barezzi, suo mecenate, suocero e sostegno nelle vicende più difficili della vita del compositore, segnate dalla perdita di familiari. Un rapporto basato su rispetto e affetto, oltre che su obblighi di parentela.
Domenica gratis tra galleria, teatro e archeologia a parma
Domenica 1° giugno coincide con la prima domenica del mese, in cui i musei statali aprono le porte senza biglietto. A Parma, si può accedere gratuitamente alla Galleria Nazionale e al Teatro Farnese, entrambi situati nella Pilotta, uno dei complessi monumentali più rilevanti della città. La visita include anche il Museo Archeologico, la Biblioteca Palatina oltre al Museo Bodoniano.
Il biglietto unico, che normalmente costa 18 euro, permette di entrare in una serie di luoghi che raccontano la storia artistica e culturale di Parma e la sua evoluzione nel tempo. Non lontano, a Langhirano, si trova il Castello di Torrechiara, vero simbolo dell’amore tra Pier Maria Rossi e Bianca Pellegrini. Questo castello cinquecentesco è un monumento a una storia romantica caratterizzata dalla forza degli affetti e dalla tenuta dell’architettura nel passare dei secoli. Anche qui l’ingresso è gratuito domenica 1° giugno.
Il festeggiamento della festa nazionale con la mostra di correggio
Il 2 giugno, festa nazionale, diventa l’occasione per chiudere il weekend con una visita alla mostra “Correggio 500” a Parma. Questo evento celebra il pittore Antonio Allegri detto il Correggio, che ha segnato la pittura rinascimentale e manierista con opere capaci di trasformare gli spazi in veri e propri giochi di luce e profondità. Le sue creazioni su soffitti e pareti spingono lo sguardo verso dimensioni spirituali e infinite. L’esposizione resta aperta fino a quel giorno e offre un’occasione unica per ammirare dettagli spesso invisibili a occhio nudo nelle sedi originali.