Umbria e slovenia insieme per ambiente, turismo e cultura: un incontro a palazzo donini il 21 maggio 2025

Umbria e slovenia insieme per ambiente, turismo e cultura: un incontro a palazzo donini il 21 maggio 2025

L’incontro tra Umbria e Slovenia rafforza la cooperazione su ambiente, turismo sostenibile, cultura e sviluppo economico, con progetti concreti come Proud to Bee Quarry per la tutela della biodiversità e iniziative per giovani e imprese.
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L’incontro tra Umbria e Slovenia ha rafforzato la cooperazione su ambiente, turismo, cultura e sviluppo economico, con progetti concreti come "Proud to Bee Quarry" per la biodiversità e iniziative condivise per un futuro sostenibile e inclusivo. - Gaeta.it

L’incontro tra la presidente della regione umbria, Stefania Proietti, e l’ambasciatore della repubblica di slovenia a italia, Matjaž Longar, ha acceso un dialogo su temi cruciali come ambiente, turismo, cultura e sviluppo economico. La giornata del 21 maggio 2025 a palazzo donini è stata un momento di confronto diretto, che ha coinvolto anche gli assessori Thomas De Luca e Simona Meloni. I fronti della cooperazione internazionale tra i due territori si sono delineati chiaramente in un clima di apertura e concretezza.

Rafforzare il legame umbria-slovenia: visione e obiettivi condivisi

L’incontro ha messo in evidenza il desiderio di stringere una collaborazione solida tra umbria e slovenia, due territori che condividono valori europei e impegni su più piani. Stefania Proietti ha evidenziato come i due territori si riconoscano in una visione europea fatta di solidarietà, attenzione all’ambiente e protezione delle culture locali. Il dialogo ha messo a fuoco progetti concreti per avviare azioni coordinate, tese a valorizzare l’identità e il ruolo dell’umbria nel panorama europeo.

Proud to bee quarry come modello di sostenibilità

Thomas De Luca ha illustrato Proud to Bee Quarry, un’iniziativa dell’assessorato all’ambiente che utilizza cave dismesse per sostenere la biodiversità ospitando alveari. Questo progetto, spiegato con attenzione e chiarezza, prende forma in maniera praticamente a costo zero per la collettività e mira a restituire aree trasformate dall’uomo alla natura. L’esperienza umbra è vista come un modello replicabile anche nelle aree slovene, che condividono caratteristiche ambientali simili.

La cooperazione fra umbria e slovenia si posiziona su un doppio binario: tutela ambientale e sviluppo di modelli di resilienza climatica. I due territori possiedono ecosistemi paragonabili, aprendo spazi per scambi di pratiche e sperimentazioni comuni. La loro vicinanza geografica e culturale favorisce la nascita di progetti in grado di affrontare insieme questioni legate al cambiamento climatico.

Proud to bee quarry: dal degrado ambientale alla rinascita delle api

Il progetto Proud to Bee Quarry è uno degli esempi più concreti dei nuovi percorsi intrapresi dall’umbria per rigenerare il territorio. La proposta consiste nell’installare alveari in oltre trenta cave dismesse, creando habitat adatti per le api, specie preziosa ma oggi a rischio. Già conta 223 apiari attivi e punta al recupero della Apis Mellifera Ligustica, una sottospecie autoctona che era progressivamente sparita.

Attraverso la raccolta e l’analisi del miele, si monitorano parametri ambientali importanti, con un duplice scopo: incentrare la biodiversità e controllare la qualità ecologica del territorio. Le cave estrattive, un tempo focolaio di attività industriali, diventano così un simbolo di sostenibilità. Le api svolgono un ruolo chiave, rivelandosi sentinelle ambientali fondamentali, capaci di restituire valore naturale a luoghi compromessi.

Il rilancio della biodiversità tramite le api non comporta spese per i cittadini, ma rappresenta un investimento concreto per il futuro delle comunità locali. Questo progetto offre un modello pratico di come un territorio possa rigenerarsi attraverso azioni semplici ma ad alto impatto ecologico e culturale.

Turismo lento e valorizzazione delle identità locali tra umbria e slovenia

Il tema turistico è stato centrale nel confronto. Umbria e slovenia puntano su un turismo lento, che rispetta e valorizza il patrimonio naturale e culturale. La promozione degli itinerari a piedi o in bicicletta, i paesaggi rurali e le tradizioni enogastronomiche sono settori su cui costruire nuove occasioni di scambio.

Simona Meloni ha sottolineato come questi elementi rappresentino una base solida per differenziare l’offerta turistica, sempre più attenta a creare esperienze autentiche e rispettose delle comunità di riferimento. La collaborazione mira a integrare le risorse dei territori, in modo da offrire pacchetti turistici che raccontino storie di luoghi, mestieri e ambienti naturali.

L’asse con la slovenia può dar vita anche a iniziative legate all’agricoltura e all’artigianato di qualità, più vicine a modelli di sviluppo sostenibile. Si cercano quindi formule in grado di coniugare economia e identità, valorizzando prodotti e tradizioni con uno sguardo attento al futuro. Le nuove rotte turistiche potranno ampliare la conoscenza reciproca delle realtà coinvolte, stimolando circuiti di scambi culturali e commerciali.

Giovani, impresa e cultura: le direttrici future della cooperazione istituzionale

Matjaž Longar ha rimarcato l’interesse della slovenia a intensificare i rapporti con l’umbria anche sul piano della formazione, dell’innovazione e dello sviluppo economico. Ha citato progetti di scambio per i giovani, accordi tra università e opportunità di crescita per le imprese. Questo tipo di collaborazioni risponde alle esigenze di territori che vogliono affrontare la transizione verde e promuovere il turismo sostenibile con strumenti nuovi.

La cultura rappresenta un ulteriore campo di dialogo e scambio, disponibile a coinvolgere sia le istituzioni pubbliche che i privati. L’incontro ha chiuso con uno scambio di doni simbolici, pensati come testimonianza di un’intesa che guarda lontano e vuole tradursi in iniziative concrete. L’umbria si conferma luogo di dialogo e cooperazione, capace di gestire rapporti internazionali con un approccio territoriale e pragmatico.

Lo sviluppo di questa collaborazione fra umbria e slovenia costituisce un esempio di come le relazioni fra regioni europee possano costruire ponti per affrontare sfide ambientali, culturali e sociali insieme, con progetti e obiettivi condivisi e tangibili.

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