Treviso approva il progetto e-BRT con autobus elettrici su corsie preferenziali per migliorare la mobilità urbana

Treviso approva il progetto e-BRT con autobus elettrici su corsie preferenziali per migliorare la mobilità urbana

Treviso e Villorba lanciano il sistema e-BRT con autobus elettrici su corsie preferenziali, per migliorare la mobilità sostenibile, ridurre i tempi di viaggio e collegare punti strategici come Ca’ Foncello e l’aeroporto.
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Treviso e Villorba lanciano il sistema e-BRT, un trasporto pubblico elettrico su corsie riservate che collega punti chiave come stazione, ospedale e aeroporto, con frequenze elevate e hub intermodali per favorire la mobilità sostenibile e ridurre l’uso dell’auto privata. - Gaeta.it

Treviso lancia un nuovo sistema di trasporto pubblico pensato per collegare città e aree limitrofe con mezzi elettrici su corsie riservate. Il progetto e-BRT interessa Treviso e Villorba e punta a ridurre i tempi di viaggio e favorire spostamenti più sostenibili, grazie a infrastrutture dedicate e frequenze elevate.

Caratteristiche principali del sistema e-BRT a Treviso e Villorba

Il progetto approvato dalla giunta comunale prevede un servizio di autobus elettrici ad alta capacità che circoleranno su corsie preferenziali, con priorità ai semafori per evitare rallentamenti agli incroci. Questo dovrebbe garantire tempi di percorrenza competitivi rispetto all’auto privata, facilitando l’uso del trasporto pubblico nell’area metropolitana.

Le due linee previste dall’azienda Mobilità di Marca copriranno una rete complessiva di 28 chilometri, con fermate studiate per collegare punti cruciali come la stazione ferroviaria, l’ospedale Ca’ Foncello e l’aeroporto di Treviso. L’intervallo indicato tra un passaggio e l’altro è di 5 minuti, pensato per assicurare un flusso costante e limitare i tempi di attesa.

L’obiettivo è trasportare circa 1.400 persone all’ora per ogni direzione su ciascuna linea, numero che potrebbe incrementare fino a 1.700 passeggeri mantenendo la stessa quantità di mezzi. A regime, considerando frequenze che scendono fino a 3 minuti e un aumento dei veicoli, la capacità potrebbe salire fino a 2.800 persone ora. L’area servita supera i 100mila abitanti e corrisponde ai parametri richiesti dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per accedere ai finanziamenti.

Organizzazione delle linee e nodi di scambio intermodale

Il sistema e-BRT prevede due linee intrecciate con la città di Treviso come fulcro centrale. La prima linea collegherà Villorba alla stazione ferroviaria e all’ospedale Ca’ Foncello, mentre la seconda partirà dall’aeroporto di Treviso, attraversando il centro cittadino fino alla stazione.

Per migliorare i collegamenti e favorire lo spostamento integrato, sono stati previsti tre nuovi hub intermodali. Questi punti si concentrano su aree strategiche, facilitando i passaggi tra autobus, treno, biciclette e mezzi privati. Le infrastrutture sono pensate per rendere più agevole e veloce la combinazione tra diverse forme di trasporto, rendendo il sistema più funzionale e accessibile.

Gli hub contribuiscono a ridurre la dipendenza dall’auto privata, favoriscono la mobilità eco sostenibile e migliorano l’accessibilità ai servizi essenziali della città.

Iter amministrativo e rapporti tra comuni coinvolti

Il Comune di Treviso ha assunto il ruolo di capofila nella gestione del progetto, coordinando le attività e rappresentando l’area nel rapporto con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Ha firmato una convenzione con Villorba, per presentare insieme la candidatura al finanziamento statale dedicato al potenziamento della mobilità urbana.

Nei prossimi mesi, l’amministrazione si concentrerà sulla definizione precisa del tracciato e delle caratteristiche tecniche del sistema, considerando con attenzione l’impatto sul tessuto urbano e il rispetto del paesaggio. Per questo, il dialogo con la Soprintendenza è parte dell’attività, per evitare interventi che possano compromettere i beni architettonici o ambientali.

Il percorso decisionale punta a integrare funzionalità e qualità del progetto con la tutela del territorio, coinvolgendo le comunità locali e i soggetti istituzionali. Le scelte dovranno contemperare esigenze di mobilità con la conservazione dei valori urbani e paesaggistici.

Impatto atteso del progetto sulla mobilità e l’ambiente

L’elettrificazione della rete e la corsia preferenziale rappresentano un passo importante verso un trasporto pubblico più rapido e meno inquinante. La riduzione degli ingorghi e la priorità semaforica consentiranno di mantenere alta l’efficienza del servizio anche nelle ore di punta.

Il progetto risponde a una domanda crescente di soluzioni per contenere l’uso dell’auto privata e migliorare la qualità dell’aria in città. I mezzi elettrici, privi di emissioni locali, contribuiranno a ridurre l’inquinamento acustico e atmosferico.

L’integrazione con gli altri sistemi di trasporto favorirà la mobilità sostenibile, incoraggiando l’uso di mezzi pubblici e forme di spostamento alternative come la bici. Si stima che, con l’avvio del servizio, un numero significativo di abitanti abbandonerà la propria auto per affidarsi a linee più rapide e comode.

L’area coinvolta, con più di 100mila residenti, potrà così beneficiare di un servizio capillare, affidabile e in linea con le esigenze di un trasporto verde. L’avanzamento del progetto verrà monitorato per adattare frequenze, mezzi e infrastrutture alle nuove necessità emergenti.

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