Tularù, un’azienda agricola e agriturismo situato a Cittaducale in provincia di Rieti, è stata selezionata tra le sette vincitrici del bando Piano Nazionale Complementare – Next Appennino. Questo progetto, parte del PNRR, mira a rivitalizzare le aree interne del Centro Italia, offrendo supporto a strutture che scommettono sulla sostenibilità e sull’accoglienza. La realizzazione di questo progetto rappresenta un importante riconoscimento per la comunità locale.
La trasformazione di Tularù: nuove opportunità per il territorio
Grazie al finanziamento del bando “Next Appennino”, Tularù ha avviato una trasformazione strutturale e ambientale, con l’obiettivo di potenziare il suo legame con il territorio e le comunità locali. L’approccio dell’agraturismo si basa su una filosofia ben radicata nella sostenibilità, nell’educazione ambientale e nella cura delle relazioni interpersonali. Questi valori si riflettono nei lavori già in corso, che mirano a migliorare l’esperienza degli ospiti.
I progetti in fase di realizzazione includono nuove strutture per l’accoglienza, pensate con un forte focus sul rispetto dell’ambiente. La ristrutturazione delle aree esistenti e l’introduzione di innovazioni come il “TREE NEST” e i bungalow in legno, puntano a creare un confortevole punto di riferimento per chi cerca una connessione autentica con la natura. La riapertura dell’agriturismo è programmata per Pasqua 2025, accompagnata da novità che attrarranno visitatori, rafforzando così l’appeal di Tularù come meta turistica.
Innovazione e sostenibilità: gli interventi previsti
Tra gli interventi previsti dal progetto, si segnala la realizzazione di nuovi bagni per l’agricampeggio, concepiti per garantire comfort e funzionalità, sempre nel rispetto delle buone pratiche ecologiche. La creazione di spazi sospesi come il “TREE NEST” non si limita a offrire un parco giochi per i bambini, ma si propone anche come luogo di relax per gli adulti. In questi angoli immersi nel verde, gli ospiti potranno gustare momenti di tranquillità, leggere un libro o semplicemente godere dei suoni della natura.
La proposta dei bungalow in legno offre un’opzione di soggiorno che unisce l’accoglienza al rispetto dell’ambiente, permettendo di ammirare il panorama sulla valle e il tramonto. La ristrutturazione del casale storico, attraverso interventi mirati, garantirà spazi ambiti non solo per l’ospitalità ma anche per attività formative e retreat esperienziali, incrementando quindi l’offerta di esperienze legate alla vita di fattoria.
Tularù: un modello di agricoltura sociale e inclusiva
Tularù si distingue per la sua volontà di diventare un punto di riferimento per famiglie, scuole e viaggiatori in cerca di esperienze genuine. Attraverso laboratori didattici, festival dedicati ai prodotti locali e pranzi conviviali, l’agriturismo promuove un turismo lento, che incoraggia il rallentamento e la riconnettività con la comunità. La diversificazione delle attività proposte rappresenta un passo importante verso l’inclusività e il coinvolgimento nella vita rurale.
In questo contesto, Tularù accoglie volontari da tutto il mondo attraverso la rete WWOOF, creando un ambiente di scambio culturale e crescita comune. Questo approccio non solo favorisce l’incontro tra diverse culture, ma contribuisce anche alla diffusione di pratiche agricole sostenibili e alla consapevolezza ambientale, offrendo un esempio pratico di agricoltura sociale che genera valore per il territorio e per le persone che lo abitano.
Il progetto di Tularù si presenta come un chiaro esempio di come la cooperazione e l’impegno verso una gestione responsabile delle risorse possano trasformare gli spazi rurali in luoghi di crescita e sostegno per la comunità. L’approccio è nato dal basso, e oggi si sta concretizzando come un modello di rigenerazione territoriale capace di attrarre visitatori e sostenere la cultura locale.