Tribunale di bologna assegna gruppo meta system al fondo certina, salvaguardia per oltre 500 lavoratori

Tribunale di bologna assegna gruppo meta system al fondo certina, salvaguardia per oltre 500 lavoratori

Il fondo Certina acquisisce Meta System, garantendo il passaggio di oltre 500 dipendenti tra Reggio Emilia e Mornago; sindacati Fim, Fiom e Uilm assicurano tutela occupazionale e continuità contrattuale.
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Il gruppo Meta System, con oltre 500 dipendenti tra Reggio Emilia e Mornago, è stato acquisito dal fondo Certina, che garantirà il mantenimento dell’occupazione e la continuità contrattuale, grazie anche all’accordo con i sindacati metalmeccanici. - Gaeta.it

L’asta per il futuro del gruppo Meta System si è chiusa con l’aggiudicazione al fondo Certina, che ha presentato l’unica offerta valida. Questa operazione interessa gli stabilimenti di Reggio Emilia e Mornago, coinvolgendo più di 500 dipendenti. I sindacati metalmeccanici hanno sottolineato il passaggio garantito dei lavoratori alla nuova proprietà e le condizioni stabilite per tutelare l’occupazione e i diritti contrattuali.

La decisione del tribunale di bologna e la proposta del fondo certina

Lunedì 4 giugno 2025 il tribunale di Bologna ha ufficializzato l’aggiudicazione del gruppo Meta System al fondo Certina, che si è presentato come unico offerente nell’asta indetta per la vendita dell’azienda. Il deposito della proposta di acquisto, avvenuto ieri, ha concluso la fase concorsuale aperta per trovare un soggetto interessato a rilevare l’impresa metalmeccanica.

Il gruppo Meta System, con i suoi stabilimenti principali a Reggio Emilia e una sede nel comune di Mornago, in provincia di Varese, conta oltre 500 lavoratori. Questa aggiudicazione rappresenta una tappa decisiva per la prosecuzione delle attività produttive e la tutela del personale impegnato da anni nell’azienda.

I metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil, attraverso una nota congiunta, hanno comunicato che il passaggio di proprietà non comporterà licenziamenti, grazie anche all’accordo sindacale tra Fim, Fiom e Uilm, che ha definito le condizioni per il mantenimento dei posti di lavoro e per la continuità occupazionale.

Il ruolo dei sindacati e le lotte dei lavoratori per la salvaguardia dei posti

Negli ultimi mesi i lavoratori della Meta System hanno portato avanti iniziative di protesta per tutelare i propri diritti. Fra dicembre 2024 e marzo 2025 si sono alternati scioperi a oltranza e presidi per chiedere condizioni più solide e garanzie contro rischi di licenziamento o riduzioni del personale.

La collaborazione tra le rappresentanze sindacali di Fim, Fiom e Uilm ha permesso di ottenere un accordo con il fondo Certina, elemento chiave per il rilancio dell’azienda. Quali garanzie hanno ottenuto i lavoratori? Prima di tutto, la continuità del contratto collettivo aziendale, che si traduce in stabilità salariale e di diritti.

In più, la nuova proprietà ha preso l’impegno di anticipare le quote Inps dovute durante l’impiego di ammortizzatori sociali, una misura importante per sostenere le famiglie coinvolte in momenti di sospensione temporanea dal lavoro. Questo dispositivo evita ritardi nei pagamenti e offre una maggiore sicurezza economica in periodi complessi.

Le aspettative per il futuro del gruppo e le richieste sindacali

La vicenda della Meta System non si conclude con la firma dell’atto di vendita. I sindacati della Fim, Fiom e Uilm ribadiscono l’importanza di monitorare e verificare concretamente l’applicazione del piano industriale presentato al Mimit . Questo piano dovrebbe garantire incrementi nei volumi di produzione e un rilancio significativo dell’attività industriale negli stabilimenti italiani.

Il mantenimento dell’occupazione e lo sviluppo industriale

Per i lavoratori, il mantenimento dell’occupazione è legato anche alla capacità dell’impresa di sviluppare commesse e progetti in grado di sostenere le produzioni nel medio termine. L’aumento del lavoro in fabbrica genera ricadute positive sull’economia locale e riduce i rischi di crisi.

I sindacati chiedono che il piano industriale non resti solo su carta ma diventi la base reale su cui costruire nuova occupazione e qualità del lavoro. Aggiustamenti e verifiche potranno avvenire nelle prossime settimane, mediante tavoli tecnici e incontri periodici con l’azienda e il fondo Certina.

L’interesse rimane tutto sul futuro dei dipendenti metalmeccanici, decisi a non cedere terreno dopo mesi di mobilitazione. Il passaggio alla nuova proprietà offre un’opportunità di riscatto industriale, ma la sorveglianza resta alta per evitare passi indietro.

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