Tragedia a fabrica di roma, 30enne uccide cognato durante una lite familiare

Tragedia a fabrica di roma, 30enne uccide cognato durante una lite familiare

Una lite tra cognati di origine romena a Fabrica di Roma si trasforma in rissa mortale; Crisan Valentin Ionut muore dopo il tentativo di soccorso, Ene Dumitri Daniel arrestato per omicidio.
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A Fabrica di Roma, una rissa familiare tra due cognati di origine romena è degenerata in violenza mortale, causando la morte di Crisan Valentin Ionut; è in corso un’indagine della procura. - Gaeta.it

Un episodio di violenza in famiglia ha scosso la comunità di fabrica di roma, piccolo centro nel viterbese, dove un uomo ha perso la vita dopo una rissa scoppiata in casa. I fatti sono avvenuti nella serata di ieri, durante una festa privata, e hanno coinvolto due uomini di origini romene legati da vincoli familiari. Il contesto e le dinamiche della vicenda sono già al centro di un’indagine della procura locale.

La lite tra cognati degenerata in violenza mortale

Intorno alle 23 di ieri, a fabrica di roma, la convivenza tra due cognati di origine romena è finita in tragedia con un’aggressione brutale. Ene Dumitri Daniel, 30 anni, avrebbe colpito con calci e pugni Crisan Valentin Ionut, 47 anni, suo cognato. La lite, nata all’interno di una festa organizzata per festeggiare la riappacificazione familiare dopo una lunga separazione, è scoppiata nella casa condivisa dalla coppia di fratelli e da alcune altre persone.

Gli scontri si sono rapidamente intensificati. I dieci minuti che hanno seguito la prima discussione tra i due si sono trasformati in una vera e propria rissa, dove sono stati usati anche oggetti contundenti. La vittima ha tentato di chiedere aiuto inviando un messaggio alla moglie, sua sorella, chiedendo di accompagnarlo in ospedale. Le ragioni immediate del litigio ruotano intorno a tensioni familiari già note in paese.

Il tentativo di soccorso e il decesso improvviso

Dopo la violenza, una delle donne presenti ha caricato Crisan in auto per portarlo rapidamente al pronto soccorso di civita castellana. L’auto si è fermata però in via roma per un malore improvviso che ha colpito la vittima. Crisan è sceso dalla macchina, ma appena fuori si è accasciato a terra, morendo poco dopo. Il personale del 118 ha constatato che non c’era più nulla da fare.

Il decesso ha lasciato molti dubbi, dato che un primo esame esterno sul corpo della vittima non ha evidenziato ferite apparentemente letali. L’autopsia disposta dalla procura dovrà stabilire se la causa del decesso sia da attribuire a un trauma interno provocato durante la rissa. Questo aspetto sarà decisivo per definire l’esatta dinamica della tragedia.

Il contesto familiare e il profilo dell’aggressore

Ene Dumitri Daniel, il presunto responsabile della morte, era noto alle forze dell’ordine per precedenti legati a droga, furto e lesioni. Recentemente era sottoposto a una misura restrittiva che prevedeva l’allontanamento dalla compagna, sorella della vittima, e anche il controllo con un braccialetto elettronico, a seguito di accuse di maltrattamenti in famiglia.

La nascita di un figlio aveva spinto la coppia a tentare una riconciliazione, ma le tensioni registrate ieri notte hanno dimostrato che il rapporto difficile non si era risolto. Al momento Dumitri è stato portato in caserma e interrogato dal pm Paola Conti, che ha aperto un fascicolo per omicidio. Il 30enne dovrà rispondere all’autorità giudiziaria e comparire davanti al gip per la convalida dell’arresto.

La reazione della comunità di fabrica di roma

Il piccolo centro di fabrica di roma si è stretto attorno alla famiglia della vittima. Crisan Valentin Ionut era una figura conosciuta e rispettata nella comunità. Un residente ha raccontato all’ANSA che l’uomo era considerato un lavoratore serio e un membro stimato del paese. La sua morte ha lasciato un vuoto profondo e ha riacceso il dibattito sulla violenza domestica e sulle sue conseguenze.

Il senso di smarrimento tra gli abitanti è palpabile. Le autorità locali mantengono alta l’attenzione sull’episodio, forte dell’importanza di chiarire ogni dettaglio e di assicurare giustizia alla vittima. La vicenda ha portato in luce anche le difficoltà che derivano dalla convivenza tra persone con precedenti penali e situazioni di fragilità familiare, in un contesto ristretto come quello di fabrica di roma.

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