Giulio Zeppieri, giovane promessa del tennis italiano nato a Roma e cresciuto a Latina, affronta una nuova fase della sua carriera dopo una lunga pausa per infortunio. A 23 anni, il mancino romano vuole rialzarsi e riprendere la scalata nelle classifiche ATP, partendo dagli internazionali d’Italia 2025 dove l’attendono le qualificazioni. La sua storia racconta di talenti, speranze e difficoltà che lo hanno accompagnato fin dai primi passi nel mondo del tennis.
Le origini di giulio zeppieri e la passione per il tennis
Giulio Zeppieri è nato il 7 dicembre 2001 nella capitale, ma ha trascorso la sua infanzia e adolescenza a Latina, dove ha mosso i primi passi nel tennis. Fin da piccolo, ha mostrato una particolare inclinazione per questo sport, preferendolo ad altre discipline come calcio, basket o baseball. La sua scelta è stata quasi casuale: la scuola organizzava trasporti per portare gli studenti ai campi da tennis e così Zeppieri ha iniziato a frequentarli con regolarità.
Il maestro Piero Melaranci ha avuto un ruolo importante nella crescita di Zeppieri, accompagnandolo soprattutto durante i primi anni di attività. Nel circolo di Latina si respirava un’atmosfera familiare, e questo ha aiutato Giulio a sviluppare un attaccamento particolare per il tennis, senza mai sentire pressioni da parte dei genitori. Il ragazzo lo ricorda come un periodo ricco di ricordi, in cui la passione è cresciuta senza forzature. L’amore per il gioco è diventato, nel tempo, la bussola che ha guidato le sue scelte.
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L’ascesa interrotta e le difficoltà con gli infortuni
Zeppieri è sempre stato visto come uno dei giovani italiani con grande potenziale. Mancino, con ottime qualità tecniche, ha dimostrato di poter competere con avversari ben piazzati nel ranking mondiale. Tuttavia, raggiungere la top 100 è stata una soglia mai superata: il best ranking è stato il 110° posto. Questa barriera sembra quasi una maledizione per lui, considerando le occasioni e la classe espressa in campo.
Una delle cause principali di questo limite sono stati gli infortuni, che ne hanno rallentato la progressione. L’ultimo episodio doloroso è arrivato nel giugno 2024: un problema al polso ha richiesto un’operazione e di conseguenza un lungo stop dalle competizioni. Zeppieri ha dovuto stare lontano dai campi per otto mesi, con grande frustrazione, specie perché era vicino a raggiungere un altro importante salto di classifica.
Il rientro è avvenuto nel 2025 ma gli effetti dell’infortunio si fanno ancora sentire. Il tennista italiano racconta che la condizione fisica non è ancora al massimo, le sensazioni sul campo sono dure da ritrovare subito. Rimane comunque ottimista e, pur vedendo più distante il traguardo dei primi cento, non lo ritiene impossibile. Sfruttare il tempo lontano dal tennis per dedicarsi alla famiglia è stata una scelta che lo ha aiutato a mantenere la concentrazione e l’equilibrio mentale prima di tornare a gareggiare.
Il ritorno in campo e gli obiettivi per gli internazionali d’italia 2025
Gli internazionali d’Italia rappresentano un appuntamento che Giulio Zeppieri ha sempre sentito nel cuore. A Roma ha spesso espresso un buon tennis e si è guadagnato il sostegno caloroso del pubblico, fattore cruciale per le sue prestazioni. Quest’anno, partirà dalle qualificazioni, con un ranking ATP che lo colloca al numero 334. Nonostante la lunga assenza e la forma ancora da ritrovare, considera questa l’occasione per mettere in campo la preparazione accumulata e riprendere ritmo.
Ha già disputato alcune partite ad Estoril, in Portogallo, nel torneo ATP 250, dove è riuscito a giocare con discreto livello, segno che la stagione 2025 può prendere una piega diversa rispetto all’anno passato. La partita con il pubblico romano rappresenta per lui un motivo in più per dare il massimo, energizzato dall’affetto dei tifosi che da sempre lo supportano. L’esibizione sui grandi palcoscenici, come Roma, è il terreno dove mente e corpo si sentono più a proprio agio.
L’idea di recuperare le posizioni in classifica rimane un progetto ambizioso ma concreto, fermo restando che il percorso di rientro dopo un trauma fisico importante è lungo. A Roma, oltre a combattere per sé stesso, il tennista si prepara a vivere momenti di grande amicizia, come l’incontro con Lorenzo Musetti, suo collega e amico di lunga data, oggi tra i migliori dieci al mondo.
La rivalità con alcaraz e i momenti chiave della carriera
Un momento significativo nella carriera di Zeppieri è la semifinale del torneo ATP 250 di Umago, in Croazia, nell’estate del 2022. Lì ha incrociato il percorso con Carlos Alcaraz, attuale numero 3 del mondo, uno dei più forti giocatori del circuito. La partita è stata combattuta, con Zeppieri che ha tenuto testa fino al terzo set, cedendo solo per 7-5 4-6 6-3.
Quella sfida ha rappresentato una svolta importante per il romano: ha compreso di non essere inferiore a molti top player. Non è mai partito sconfitto in partenza nelle gare con avversari di alto livello. Quella settimana, tutto pareva funzionare nel modo giusto per “Zeppo”. Un ricordo che lo accompagna e che testimonia che può competere a livelli importanti, anche se replicare una così prestazione rimane una sfida.
Questi episodi mostrano quanto la carriera di Giulio Zeppieri sia segnata da alti e bassi. Ha avuto il talento e la voglia di giocare su palcoscenici di rilievo ma la sua strada è stata spesso ostacolata da infortuni. Il match con Alcaraz resta un esempio lampante del suo potenziale. Ora, con il ritorno all’attività agonistica, vuole ricostruire la sua storia ed estendere la sua presenza nel circuito più competitivo.
L’amicizia con lorenzo musetti e il sostegno familiare
Oltre agli aspetti tecnici e sportivi, la vita di Zeppieri è stata influenzata da legami importanti. Tra questi spicca l’amicizia con Lorenzo Musetti, altro talento italiano del tennis. I due si conoscono fin dall’adolescenza, quando hanno condiviso sessioni di allenamento, momenti conviviali e una crescita parallela nel mondo sportivo.
Musetti ha raggiunto la top 10 del ranking, un traguardo che Zeppieri segue con orgoglio e affetto, senza stupirsi del risultato, dato il valore dimostrato dall’amico. Questo rapporto rappresenta un punto di riferimento durante il percorso sportivo e un motivo per continuare a spingere.
Anche la famiglia ha avuto un ruolo fondamentale nel sostenere Zeppieri, soprattutto nei periodi difficili. Durante l’operazione e la riabilitazione, è stato l’appoggio più solido. Questo accompagnamento ha contribuito a mantenere alta la motivazione e a preparare il terreno per un ritorno atteso. I genitori non hanno mai forzato le scelte del figlio, lasciandogli il piacere autentico per il tennis, mai intaccato dalle pressioni esterne.
Il percorso di Giulio Zeppieri rimane un mix di talento, sfide e relazioni umane che raccontano una carriera a cui manca solo la definitiva svolta nel ranking mondiale. Adesso, con il ritorno in campo agli internazionali d’Italia 2025, toccherà a lui dimostrare ancora una volta il valore occulto che ha sempre avuto.