Torna la fiera dei vini a Piacenza con nuovi patrocini e iniziative dal 22 al 24 novembre 2025

Torna la fiera dei vini a Piacenza con nuovi patrocini e iniziative dal 22 al 24 novembre 2025

La Fiera dei Vini di Piacenza Expo 2025, con il patrocinio dell’Associazione Italiana Cuochi e dell’Associazione Nazionale Città del Vino, unisce enogastronomia e territorio attraverso degustazioni, show cooking e incontri professionali.
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La Fiera dei Vini di Piacenza Expo 2025, dal 22 al 24 novembre, unisce vino e cucina con il supporto di prestigiose associazioni, offrendo degustazioni, show cooking e momenti formativi per professionisti e appassionati. - Gaeta.it

La Fiera dei Vini di Piacenza Expo riapre i battenti per la sua terza edizione, in programma dal 22 al 24 novembre 2025. L’evento si arricchisce di collaborazioni prestigiose, tra cui l’Associazione Italiana Cuochi e l’Associazione Nazionale Città del Vino. Questi nuovi patrocini puntano a rafforzare il legame tra enogastronomia e territorio, offrendo iniziative dedicate a professionisti e appassionati del vino e della cucina tradizionale.

Il contributo dell’associazione nazionale città del vino all’evento

L’Associazione Nazionale Città del Vino rappresenta una rete di comuni che custodiscono tradizioni legate alla produzione vinicola, soprattutto in territori tutelati da denominazioni DOP o IGP. Il suo patrocinio alla Fiera dei Vini di Piacenza esprime una condivisione dell’importanza di questo appuntamento per il settore.

Angelo Radica, presidente dell’associazione, considera la manifestazione un’occasione preziosa per favorire il confronto diretto fra vignaioli, ristoratori, enotecari, sommelier e amministratori pubblici. Radica mette in evidenza come “il vino non sia solo un prodotto economico, ma un elemento portante di identità culturale e uno sguardo verso il futuro, che richiede studio e aggiornamento continuo.”

Paolo Grazia, coordinatore regionale per l’Emilia-Romagna dell’associazione, riconosce nella Fiera dei Vini un evento selettivo e qualitativo. La manifestazione attrae un pubblico e espositori scelti che garantiscono standard elevati. Grazia osserva come “la rassegna si stia affermando non solo sul piano regionale ma anche nazionale.” Le occasioni di scambio di conoscenze e innovazioni, offerte dalla fiera, risultano fondamentali per la crescita e il miglioramento del settore vitivinicolo.

Questa collaborazione rafforza l’importanza della manifestazione come punto d’incontro attento alle esigenze degli operatori, in un contesto che lega la valorizzazione agricola alla dimensione culturale e sociale del vino.

Il ruolo dell’associazione italiana cuochi nella fiera

L’Associazione Italiana Cuochi porta a Piacenza Expo una lunga esperienza nella promozione della cucina italiana. Fondata con l’obiettivo di valorizzare piatti tipici e tradizioni culinarie, l’AIC è attiva nel mondo attraverso eventi, congressi e competizioni come le Olimpiadi della Cucina. In questa edizione della Fiera dei Vini, l’associazione organizza show cooking che mettono in luce prodotti locali e ricette radicate nella cultura gastronomica del territorio.

Simone Falcini, presidente dell’AIC, sottolinea come “la partecipazione a questa manifestazione rappresenti un momento importante per collegare l’eccellenza enologica con quella culinaria.” All’interno della rassegna, cuochi, produttori, sommelier e ristoratori avranno l’occasione di interagire direttamente, rafforzando rapporti e condividendo competenze. Falcini evidenzia che “il vino, così come la cucina, racconta storie di luoghi e cambiamenti sociali.” La Fiera dei Vini, secondo il presidente, favorisce queste sinergie, contribuendo al futuro della ristorazione italiana, sempre più attenta a qualità e sostenibilità.

Nel corso dei tre giorni, i visitatori potranno assistere a dimostrazioni dal vivo e approfondire la conoscenza degli ingredienti tipici piacentini. L’AIC sarà dunque protagonista con momenti di alta professionalità, che valorizzano tradizioni gastronomiche e potenziano il dialogo con il mondo del vino.

Il programma e gli obiettivi di questa edizione della fiera dei vini

Sergio Copelli, coordinatore generale di Piacenza Expo, illustra i caratteri distintivi dell’edizione 2025 della Fiera dei Vini. Il cuore dell’evento resta la promozione della cultura del vino, intesa come legame indissolubile con i territori di produzione e elemento identitario. Copelli evidenzia come “l’iniziativa favorisca rapporti concreti tra vignaioli, esperti del settore e appassionati, offrendo un ambiente fertile per scambi e conoscenze.”

La manifestazione si presenta con contenuti aggiornati e collaborazioni rafforzate, segno di una crescita costante. La selezione attenta degli espositori offre un panorama di vini di qualità, mentre le iniziative collaterali, come gli show cooking e i momenti formativi, ampliano la proposta culturale. Tutto questo rende la Fiera un appuntamento importante per il territorio e il comparto vitivinicolo italiano.

Nei tre giorni di novembre, l’attenzione si concentra su degustazioni, dibattiti e incontri diretti tra produttori e visitatori qualificati. L’obiettivo è creare una vetrina che valorizzi tradizioni, innovazioni e professionalità, offrendo spunti concreti per lo sviluppo del settore. La rassegna diventa così un crocevia dove si costruiscono nuove opportunità commerciali e si rafforzano legami tra chi produce e chi sceglie il vino.

La composizione del comitato tecnico e le novità per la selezione delle aziende

Sin dalla prima edizione, la Fiera dei Vini ha dedicato attenzione alla selezione dei produttori presenti grazie a un comitato tecnico qualificato. Per la terza edizione, questo organo si arricchisce di importanti figure del mondo enogastronomico e della divulgazione.

Tra i membri confermati, spiccano Antonello Maietta, ex presidente dell’Associazione Italiana Sommelier, giornalista e divulgatore che ha contribuito a promuovere il vino italiano con eventi e pubblicazioni. Vito Intini, presidente di ONAV, organizza e supporta l’attività degli assaggiatori di vino a livello nazionale, garantendo serietà nelle valutazioni. Roberto Donadini guida FISAR, coinvolta nella formazione dei sommelier e dei ristoratori. A loro si aggiunge Giuliano Boni, educatore e consulente con oltre 30 anni dedicati al mondo del vino, che offre una visione aggiornata e concreta sulle evoluzioni del settore.

Il comitato ha il compito di tutelare la qualità della proposta espositiva, scegliendo aziende con prodotti riconosciuti e coerenti con l’immagine della fiera. Inoltre, orienta i contenuti formativi e culturali proposti durante i tre giorni. Questo approccio mira a mantenere un’offerta selezionata e ad alto profilo, in sintonia con le aspettative degli operatori e appassionati.

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