In Italia prende forma un riconoscimento dedicato ai giovani agricoltori che già lavorano con metodi biologici rigenerativi e agroecologici. Il premio nasce dall’impegno del gruppo Davines e vuole promuovere una nuova cultura agricola, più vicina ai principi della sostenibilità e dell’attenzione agli ecosistemi. Due progetti riceveranno un supporto economico, mentre la cerimonia di premiazione si svolgerà entro fine anno 2025 a Parma. Vediamo i dettagli di questo premio, le regole per parteciparvi e le pratiche agricole richieste.
Premi e sostenibilità agricola nel progetto Davines
Il premio ha al centro l’agricoltura biologica rigenerativa e l’agroecologia, discipline che puntano a migliorare la qualità del suolo, ridurre l’impatto ambientale, e sostenere la biodiversità. L’iniziativa è rivolta a giovani imprenditori agricoli sotto i 35 anni, una fascia d’età in cui si cerca di stimolare la diffusione di metodi meno invasivi e più attenti agli equilibri naturali. Il gruppo Davines finanzia il premio con 10.000 euro per ciascuno dei due progetti vincitori, da utilizzare esclusivamente per l’acquisto di materiali e lo sviluppo di pratiche già avviate nelle loro imprese.
Criteri di selezione e cerimonia a Parma
La selezione avviene tramite una giuria che valuta l’innovazione e la concretezza delle iniziative presentate. L’attenzione è focalizzata non solo sul cerificato di agricoltura biologica, ma anche sull’adozione di strategie ben precise, in grado di dimostrare un impegno reale nella tutela e nel miglioramento del sistema agricolo e ambientale. La consegna del premio è prevista al Davines Group Village, nello stabilimento di Parma, tra fine novembre e inizio dicembre del 2025.
Leggi anche:
Requisiti e pratiche premiate nel bando
Per poter partecipare al bando, i candidati devono possedere una certificazione biologica valida. Ma questo non basta: è richiesto di applicare almeno tre pratiche o strategie tipiche dell’agricoltura biologica rigenerativa e dell’agroecologia. Tra quelle considerate ci sono: la rotazione colturale, che impedisce l’esaurimento del terreno; il minimo disturbo del suolo, metodo che preserva la struttura naturale; l’uso di fertilizzanti organici che arricchiscono il terreno senza inquinarlo; la coltivazione di alberi accanto ai campi o pascoli, che favorisce la biodiversità; e poi le colture di copertura come le leguminose o la pacciamatura, che proteggono e nutrono il suolo mantenendone l’umidità.
Allevamento estensivo e sistemi integrati
Sono inclusi anche i soggetti che gestiscono aziende agricole-zootecniche dove si pratica un allevamento estensivo, con rispetto per il benessere animale. Queste realtà devono dimostrare di utilizzare il letame per concimare i terreni oppure riciclare scarti vegetali per alimentare gli animali. La scelta di collegare agricoltura e allevamento nasce dalla necessità di creare sistemi integrati che riflettono le relazioni naturali dei campi, dove ogni elemento contribuisce a mantenere l’equilibrio ecosistemico.
Come e quando partecipare al premio
L’invio delle candidature scade il 25 luglio 2025 alle 18.00. I giovani agricoltori interessati possono proporre i loro progetti secondo le modalità indicate dal bando. È importante rispettare i requisiti richiesti, soprattutto il possesso della certificazione biologica e la dimostrazione dell’uso concreto delle pratiche agricole rigenerative. Questo garantisce che il premio arrivi davvero a chi ha già intrapreso un percorso di cambiamento nel modo di coltivare.
La possibilità di ricevere un finanziamento concreto rappresenta un’opportunità significativa per migliorare e ampliare le pratiche in azienda. Un riconoscimento pensato per sostenere chi, fin da subito, ha orientato la propria attività sull’agroecologia e la bio rigenerazione, valori che oggi più che mai suonano come risposta alle sfide ambientali e sociali dell’agricoltura moderna. Gli esiti del bando saranno comunicati prima della cerimonia in programma a Parma, che metterà in luce questi nuovi protagonisti dell’agricoltura italiana.