Tavola latina 2025 a firenze: come cambierà la cucina italiana con le materie prime sudamericane del futuro

Tavola latina 2025 a firenze: come cambierà la cucina italiana con le materie prime sudamericane del futuro

Tavola Latina 2025 a Firenze esplora l’influenza delle cucine sudamericane sulla gastronomia italiana, puntando su ingredienti vegetali esotici e nuove tecniche in risposta ai cambiamenti climatici e culturali.
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Tavola Latina 2025, a Firenze dal 26 al 29 maggio, esplora l’influenza delle cucine sudamericane sulla gastronomia italiana, puntando su ingredienti vegetali esotici e l’impatto del cambiamento climatico sulle tradizioni culinarie, attraverso eventi, cene e masterclass con chef internazionali. - Gaeta.it

Tavola Latina 2025 si prepara a riportare al centro del dibattito gastronomico l’influenza delle cucine sudamericane sulla ristorazione italiana. Il festival culturale e gastronomico, in programma a Firenze dal 26 al 29 maggio, esplora come il cambiamento climatico e la tropicalizzazione potranno modificare ingredienti e tradizioni culinarie nel prossimo decennio. L’edizione di quest’anno punta soprattutto sul mondo vegetale e sulle materie prime considerate oggi “esotiche” ma che presto potrebbero diventare comuni sulle tavole italiane.

Come cambieranno gli ingredienti e le cucine con tavola latina 2025

Il filo conduttore della quarta edizione del festival riguarda l’evoluzione delle coltivazioni e degli ingredienti in relazione a mutamenti climatici e ambientali. In particolare, si guarda a quelle materie prime tipiche della tradizione gastronomica sudamericana che potrebbero trovare spazio nel futuro della cucina italiana. Il processo di tropicalizzazione, che già sta modificando il clima europeo, impone di ripensare le colture e le frontiere del gusto. Questo cambiamento porterà anche a nuove tecniche di cucina e combinazioni di sapori, che si discostano dalle abitudini finora consolidate.

L’attenzione si concentra soprattutto sul mondo vegetale, con una rilettura delle verdure, frutti e spezie tradizionali dell’America Latina. Ingredienti quali quinoa, yuca, cacao e piante meno conosciute si intrecciano alla tradizione italiana per dare vita a una cucina più variegata e capace di rispondere alle nuove sfide ambientali. Il festival si propone infatti di mostrare concretamente il potenziale di questi prodotti, invitando chef e produttori a confrontarsi sui modi più efficaci per valorizzarli. L’obiettivo è affermare un dialogo tra culture culinarie lontane ma sempre più vicine nel quotidiano.

Chef e collaborazioni culinarie protagoniste di tavola latina

Tra le iniziative più attese figurano le cene preparate da chef italiani e internazionali che affrontano il tema del festival traducendolo in piatti concreti. A fare da ponte tra due mondi, sarà Oliver Betancourt, chef venezuelano residente a Cuculia, che cucinerà insieme a Isaì Nolasco, messicano di Asador de Campo, e Riccardo Ricci, toscano di MotoTaco. Questi incontri a tavola rappresentano un momento di vero dialogo gastronomico, con blend di tradizioni e tecniche diverse.

Oltre alle cene, Tavola Latina ospita degustazioni particolari come quella al The Social Hub, dove si possono provare combinazioni tra cioccolato Noalya, il liquore Yerbito e il caffè di Spazio Caffè. Sono eventi pensati per stimolare i sensi e approfondire il ruolo di questi ingredienti nelle preparazioni quotidiane.

La contaminazione culinaria arriva anche da altre aree del mondo. Ad esempio, il progetto a quattro mani della chef argentino-coreana Marina Lis Ra, dal ristorante NaNum a Madrid, ospite della chef Laura Kim di Hallasan a Firenze. Questa sinergia riflette la capacità del festival di creare ponti tra culture diverse, amplificando la riflessione sulle nuove forme di cucina globale.

Appuntamenti gastronomici e culturali nel festival

Il festival si distingue per la varietà di eventi che alternano momenti gastronomici a incontri culturali e musicali. Tra i protagonisti spiccano lo chef stellato Francesco Nunziata del Castello di Fighine, insieme ad Andrea Candito e Briggith Otero Moreno, che hanno animato il pranzo al Golden View. L’opening party al The Lodge Club ha messo in scena diversi volti della cucina latina, come il peruviano Francys Salazar e il brasiliano Jean Carlo de Lima , insieme a nomi italiani noti come Tommaso Fontanella e Roberto Cordioli di Elementi Pizza & Cocktail.

Inoltre, la manifestazione comprende una tavola rotonda con partecipazione di studiosi, imprenditori e chef di fama, tra cui Claudio Maffei e Alessio Tessieri. Sul fronte spettacolo, è previsto un concerto di musica cubana al Daisy’s Restaurant, capace di arricchire l’esperienza culturale del festival.

La sfida tra bartender e le masterclass su rum e cachaça

Tra i momenti più dinamici del festival spicca la sfida tra instagrammer italiane e sudamericane dietro al bancone del 25th Hours Hotel. Usando il rum Parabubes, le partecipanti si sfidano a colpi di shaker, in un evento che mette in luce la rilevanza dei cocktail nella cultura latinoamericana.

Le Serre Torrigiani diventano la cornice per il bartender Marcio da Silva, volto noto dell’Eximia Bar brasiliano, impegnato nella preparazione di drink a base di Cachaça Blu. Queste attività offrono opportunità di approfondire i legami tra ingredienti specifici e cultura popolare.

Il programma di una giornata intera è dedicato a Casa Fundador in collaborazione con il magazine Gintastico!. A Sina Villa Medici si svolgono masterclass, dibattiti e cooking show con bartender di origine sudamericana provenienti da città italiane come Milano, Torino, Roma e dal Veneto. Questi incontri accendono i riflettori su conoscenze e tecniche legate al mondo latinoamericano più contemporaneo.

La nuova stagione della cucina italia e sudamericana

Gli organizzatori del festival sottolineano il valore di incrociare le cucine toscana e sudamericana coinvolgendo professionisti e appassionati. Marco Gemelli, Norma Pagiotti, Antonio Galdi e Giacomo Iacobellis puntano a favorire la conoscenza di ingredienti apparentemente lontani dal nostro quotidiano, ma che per condizioni ambientali e culturali possono diventare familiari.

Prodotti come la frutta e la verdura di Giotto Fanti Fresh, la carne selezionata da Alessandro Soderi, le tortillas di La Morenita e il mezcal Trascendente rappresentano un insieme di materiali di base che sostengono questa trasformazione.

Tavola Latina invita così a riflettere su come la cucina si prepara ad assorbire elementi nuovi, mantenendo un equilibrio tra tradizione e innovazione legata ai cambiamenti globali. La manifestazione evolve in un punto di riferimento per comprendere le nuove traiettorie della gastronomia legata al clima e alla cultura.

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