Vasto incendio boschivo colpisce la collina dei Camaldoli a Napoli, mobilitazione dei soccorsi in corso

Vasto incendio boschivo colpisce la collina dei Camaldoli a Napoli, mobilitazione dei soccorsi in corso

Un vasto incendio interessa la collina dei Camaldoli a Napoli, con fiamme che minacciano anche Soccavo, Pianura e Chiaiano; vigili del fuoco e autorità coordinano i soccorsi in un’emergenza roghi diffusa in provincia.
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Un vasto incendio ha colpito la collina dei Camaldoli a Napoli, con fiamme che minacciano le aree verdi e i quartieri limitrofi. Le autorità hanno attivato un centro di coordinamento per gestire l'emergenza, mentre i vigili del fuoco e squadre specializzate lavorano per contenere il rogo in un contesto di alta criticità dovuta al caldo e a possibili cause dolose. - Gaeta.it

Un incendio di ampia portata ha interessato nel primo pomeriggio la collina dei Camaldoli a Napoli, una delle più grandi aree verdi della città. Le fiamme si sono propagate rapidamente sulle pendici che sovrastano i quartieri di Soccavo, Pianura e Chiaiano, costringendo le autorità a convocare un Centro di Coordinamento dei Soccorsi presso la Prefettura. L’evento si inserisce in un contesto di emergenza roghi alimentata dalle condizioni meteo e da possibili attività dolose, che stanno colpendo diverse zone della provincia.

Incendio nei camaldoli e operazioni in corso

Le fiamme che hanno coinvolto la collina dei Camaldoli si sono rapidamente estese a causa del vento caldo e secco che sta interessando Napoli e la sua provincia. L’incendio prende piede nell’area boschiva senza però minacciare al momento le abitazioni circostanti. Sul luogo stanno lavorando ininterrottamente vigili del fuoco, squadre specializzate della Città Metropolitana di Napoli e un’unità della Sma Campania. A supporto delle operazioni ci sono due mezzi aerei che monitorano e provano a contenere il fronte del fuoco dall’alto.

Ruolo del prefetto michele di bari

Il prefetto Michele di Bari ha disposto un controllo continuo dell’andamento dell’incendio e un aggiornamento costante al Centro di Coordinamento dei Soccorsi, convinto che “l’impegno debba rimanere massimo data la criticità degli ultimi giorni”. Lo scenario resta preoccupante, specie perché le condizioni climatiche favoriscono l’espansione delle fiamme e il rischio che si generino nuovi focolai nelle vicinanze.

Emergenza roghi a napoli e provincia

L’incendio sui Camaldoli non è un caso isolato. I dati resi noti dai Vigili del Fuoco indicano 48 interventi per incendi di sterpaglie e boschi in soli tre giorni, distribuiti in diverse aree della provincia di Napoli. Le zone interessate vanno da Napoli a Pozzuoli, Marano, Giugliano, Ercolano, Portici e l’area intorno al Vesuvio.

Le alte temperature, l’assenza di precipitazioni e i forti venti di scirocco accendono l’allarme. Gli incendi mettono a rischio la vegetazione e aumentano la tensione tra la popolazione, non solo per il danno ambientale ma anche per la minaccia alla sicurezza. Ci si trova di fronte a una vera emergenza che ha richiesto risposte immediate dalle autorità locali e regionali.

Possibili cause e responsabilità

Oltre alle cause naturali, nella gestione delle fiamme si tiene conto anche di potenziali episodi dolosi. Segnalazioni degli anni passati suggeriscono la presenza di incendi provocati intenzionalmente, molto spesso in periodi aridi, con lo scopo apparente di “liberare terreni o danneggiare l’ambiente circostante”. L’attenzione si mantiene alta per individuare eventuali responsabilità.

Aree a rischio tra vesuvio, chiaiano e marano

Le zone più critiche oltre ai Camaldoli comprendono Chiaiano, dove un altro incendio recente ha minacciato il parco delle Colline, una risorsa verde preziosa per la città. Nel comune di Marano focolai hanno preso a svilupparsi vicino al Vallone San Rocco, territorio con presenza di vegetazione e abitazioni sparse.

Anche Ercolano ha registrato episodi preoccupanti, con le fiamme che si sono spinte fino alle pendici del Vesuvio. Quel fronte acceso ha richiamato alla memoria gli incendi del 2017, un evento drammatico che devastò la zona e richiese mesi di interventi. Le autorità rimangono vigili proprio per evitare che si ripetano simili scenari lungo il vulcano e nelle sue aree limitrofe.

Appelli e misure preventive attuate

Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha rivolto un appello ai cittadini e agli enti per rafforzare la sorveglianza del territorio. Ha chiesto un aumento dei presidi sul territorio e interventi che vadano oltre la fase emergenziale, con campagne mirate alla prevenzione. Ha ribadito che “non si deve restare passivi davanti alla distruzione di spazi verdi fondamentali per la città.”

La Protezione Civile della regione Campania ha alzato il livello di allerta in tutta l’area, chiedendo di evitare ogni attività che possa generare incendi, comprese accensioni o bruciature di residui vegetali. Le raccomandazioni si rivolgono non solo ai residenti ma anche a chi attraversa le aree boschive, invitando alla massima cautela per evitare inneschi accidentali.

Previsioni meteo e rischio di nuovi incendi

Il quadro meteorologico in questi giorni conferma temperature elevate sopra i 35 gradi e assenza di piogge significative. Le condizioni climatiche mantengono alta la probabilità di nuovi roghi, specialmente in territori soggetti a vento secco che favorisce la propagazione del fuoco. Il prefetto di Bari ha deciso di mantenere attivo il Centro di Coordinamento dei Soccorsi fino a quando la situazione non si stabilizzerà.

Nel frattempo le squadre dei vigili del fuoco continuano il proprio lavoro per limitare i danni e contenere l’incendio della collina dei Camaldoli. La zona, tra le più importanti aree verdi di Napoli, resta sotto stretta osservazione, con l’obiettivo di salvaguardarne la flora e ridurre l’impatto delle fiamme sull’ambiente e sulla popolazione urbana.

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