Il flusso di turisti che arrivano negli Stati Uniti prosegue in calo nel mese di giugno 2025, segnando un trend negativo che coinvolge la maggior parte dei Paesi esteri. I dati aggiornati del National Travel and Tourism Office rivelano una diminuzione degli arrivi dall’estero che esclude però l’Italia e la Spagna, uniche eccezioni in controtendenza. Questo scenario riflette un lento recupero rispetto ai numeri pre-pandemia e presenta segnali di difficoltà per le destinazioni americane nel mantenere attrattivi i mercati turistici internazionali tradizionali.
Dati generali sui flussi turistici oltreoceano a giugno 2025
Nel giugno di quest’anno, gli Stati Uniti hanno registrato 2,8 milioni di visitatori provenienti da paesi extra nordamericani, corrispondenti all’80% dei livelli registrati nello stesso mese del 2019. La percentuale evidenzia ritardi nella piena ripresa dei flussi internazionali. L’analisi esclude Canada e Messico, concentrandosi sul turismo proveniente dagli altri continenti. Rispetto a giugno 2024, il calo è stato del 3,4%. Tra i venti principali mercati di origine di visitatori, undici hanno fatto segnare una riduzione degli arrivi degli stranieri, con le nazioni come Ecuador, Corea del Sud e Australia che mostrano le diminuzioni più marcate, rispettivamente con -14,1%, -10,7% e -10,2%. La frenata più vistosa arriva dalle regioni scandinave, con tutti i paesi del Nord Europa a doppia cifra negativa, risultato che si collega anche a motivi geopolitici recenti.
Il calo degli arrivi dall’europa occidentale e dai paesi scandinavi
L’Europa occidentale, solitamente uno dei focolai principali di turismo verso gli Stati Uniti, ha visto i suoi arrivi diminuire del 2,5% nel mese analizzato. La Danimarca, in particolare, sconta una forte contrazione degli arrivi del 17,8%, probabilmente influenzata da tensioni diplomatiche legate alla questione della Groenlandia. Gli altri paesi scandinavi, Norvegia, Svezia e Finlandia, segnalano cali del 13,9%, 12,8% e 12,7% rispettivamente. Questi numeri indicano un indebolimento generalizzato della domanda nord europea per la destinazione americana. Anche Regno Unito, Germania e Francia sono coinvolti nel trend negativo con un ridimensionamento dei visitatori rispettivamente pari a -1,1%, -3,7% e -5,5%. La Polonia ha mostrato un calo del 3,8%.
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L’eccezione positiva rappresentata da italia e spagna
Nel quadro generale del rallentamento, l’Italia e la Spagna evidenziano una dinamica diversa, facendo registrare incrementi nel numero di visitatori negli Stati Uniti a giugno 2025. L’Italia cresce del 3,4%, mentre la Spagna avanza del 2,1%. Questo aumento rappresenta un segnale significativo per il turismo transatlantico e suggerisce che le strategie promozionali o i rapporti bilaterali con gli Stati Uniti potrebbero contribuire a rafforzare l’attrazione per questi mercati. L’incremento si riflette probabilmente anche su segmenti specifici dell’offerta turistica americana che trova maggiore interesse in questi paesi.
Andamento del primo semestre 2025 e prospettive future
Nel bilancio complessivo del primo semestre 2025, gli Stati Uniti accolgono 15,92 milioni di visitatori stranieri, con una leggera contrazione dell’1,2% rispetto allo stesso periodo del 2024. Il dato indica la persistenza di una fase di assestamento nel settore, con difficoltà a recuperare completamente le presenze precedenti alla pandemia. La ripresa disomogenea tra i paesi di origine evidenzia sfide diverse nelle relazioni turistiche internazionali e suggerisce la necessità di interventi mirati per alcune aree strategiche. Il trend suggerisce inoltre l’importanza di monitorare l’evoluzione del contesto geopolitico ed economico, che può influire sulla decisione di viaggio e sulla domanda turistica.
Scenario complesso del turismo oltreoceano
L’andamento del mercato riflette complessità legate a fattori esterni e mutamenti dei comportamenti dei viaggiatori internazionali. Gli Stati Uniti, pur mantenendo una posizione di rilievo tra le destinazioni globali, sono chiamati a capire come riattivare l’interesse dei maggiori mercati in declino e sfruttare le opportunità segnate da realtà emergenti come l’Italia e la Spagna. Lo scenario di giugno 2025 delinea una fase di ricalibrazione dell’attrazione turistica oltreoceano; resta da vedere quali strategie e modifiche culturali e commerciali verranno adottate per invertire il calo.