Stati Uniti, a giugno nuovo calo di visitatori stranieri tranne italia e spagna

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A giugno 2025 il turismo verso gli Stati Uniti cala dal 70% dei Paesi esteri, con l’eccezione di Italia e Spagna che registrano una crescita, evidenziando una ripresa disomogenea e sfide per il mercato turistico americano. - Gaeta.it

Marco Mintillo

14 Luglio 2025

Il flusso di turisti che arrivano negli Stati Uniti prosegue in calo nel mese di giugno 2025, segnando un trend negativo che coinvolge la maggior parte dei Paesi esteri. I dati aggiornati del National Travel and Tourism Office rivelano una diminuzione degli arrivi dall’estero che esclude però l’Italia e la Spagna, uniche eccezioni in controtendenza. Questo scenario riflette un lento recupero rispetto ai numeri pre-pandemia e presenta segnali di difficoltà per le destinazioni americane nel mantenere attrattivi i mercati turistici internazionali tradizionali.

Dati generali sui flussi turistici oltreoceano a giugno 2025

Nel giugno di quest’anno, gli Stati Uniti hanno registrato 2,8 milioni di visitatori provenienti da paesi extra nordamericani, corrispondenti all’80% dei livelli registrati nello stesso mese del 2019. La percentuale evidenzia ritardi nella piena ripresa dei flussi internazionali. L’analisi esclude Canada e Messico, concentrandosi sul turismo proveniente dagli altri continenti. Rispetto a giugno 2024, il calo è stato del 3,4%. Tra i venti principali mercati di origine di visitatori, undici hanno fatto segnare una riduzione degli arrivi degli stranieri, con le nazioni come Ecuador, Corea del Sud e Australia che mostrano le diminuzioni più marcate, rispettivamente con -14,1%, -10,7% e -10,2%. La frenata più vistosa arriva dalle regioni scandinave, con tutti i paesi del Nord Europa a doppia cifra negativa, risultato che si collega anche a motivi geopolitici recenti.

Il calo degli arrivi dall’europa occidentale e dai paesi scandinavi

L’Europa occidentale, solitamente uno dei focolai principali di turismo verso gli Stati Uniti, ha visto i suoi arrivi diminuire del 2,5% nel mese analizzato. La Danimarca, in particolare, sconta una forte contrazione degli arrivi del 17,8%, probabilmente influenzata da tensioni diplomatiche legate alla questione della Groenlandia. Gli altri paesi scandinavi, Norvegia, Svezia e Finlandia, segnalano cali del 13,9%, 12,8% e 12,7% rispettivamente. Questi numeri indicano un indebolimento generalizzato della domanda nord europea per la destinazione americana. Anche Regno Unito, Germania e Francia sono coinvolti nel trend negativo con un ridimensionamento dei visitatori rispettivamente pari a -1,1%, -3,7% e -5,5%. La Polonia ha mostrato un calo del 3,8%.

L’eccezione positiva rappresentata da italia e spagna

Nel quadro generale del rallentamento, l’Italia e la Spagna evidenziano una dinamica diversa, facendo registrare incrementi nel numero di visitatori negli Stati Uniti a giugno 2025. L’Italia cresce del 3,4%, mentre la Spagna avanza del 2,1%. Questo aumento rappresenta un segnale significativo per il turismo transatlantico e suggerisce che le strategie promozionali o i rapporti bilaterali con gli Stati Uniti potrebbero contribuire a rafforzare l’attrazione per questi mercati. L’incremento si riflette probabilmente anche su segmenti specifici dell’offerta turistica americana che trova maggiore interesse in questi paesi.

Andamento del primo semestre 2025 e prospettive future

Nel bilancio complessivo del primo semestre 2025, gli Stati Uniti accolgono 15,92 milioni di visitatori stranieri, con una leggera contrazione dell’1,2% rispetto allo stesso periodo del 2024. Il dato indica la persistenza di una fase di assestamento nel settore, con difficoltà a recuperare completamente le presenze precedenti alla pandemia. La ripresa disomogenea tra i paesi di origine evidenzia sfide diverse nelle relazioni turistiche internazionali e suggerisce la necessità di interventi mirati per alcune aree strategiche. Il trend suggerisce inoltre l’importanza di monitorare l’evoluzione del contesto geopolitico ed economico, che può influire sulla decisione di viaggio e sulla domanda turistica.

Scenario complesso del turismo oltreoceano

L’andamento del mercato riflette complessità legate a fattori esterni e mutamenti dei comportamenti dei viaggiatori internazionali. Gli Stati Uniti, pur mantenendo una posizione di rilievo tra le destinazioni globali, sono chiamati a capire come riattivare l’interesse dei maggiori mercati in declino e sfruttare le opportunità segnate da realtà emergenti come l’Italia e la Spagna. Lo scenario di giugno 2025 delinea una fase di ricalibrazione dell’attrazione turistica oltreoceano; resta da vedere quali strategie e modifiche culturali e commerciali verranno adottate per invertire il calo.