Il ruolo delle donne nell’apicoltura italiana si è consolidato negli ultimi anni e oggi rappresenta circa il 30% degli apicoltori censiti a livello nazionale. Questa presenza femminile cresce con gradualità, mettendo in luce un profilo spesso legato a scelte di vita particolari, che superano la semplice produzione e abbracciano attività didattiche, sociali e ambientali. Il tema è emerso chiaramente durante la cerimonia di premiazione di Apinrosa, organizzata alla vigilia della Giornata mondiale delle api, con la partecipazione di rappresentanti istituzionali e del settore agricolo.
Il ruolo delle donne nell’apicoltura: numeri e contesto attuale
In Italia ci sono circa 77mila apicoltori registrati nella banca dati dell’anagrafe apistica nazionale. Di questi, 23mila sono donne, con una quota che supera il 30%. Questo dato sottolinea come la partecipazione femminile nel settore non sia più un’eccezione ma un tratto stabile del comparto produttivo. Le api attirano donne con differenti background e da percorsi professionali anche molto lontani dall’agricoltura tradizionale. Molte hanno deciso di investire in questo mestiere dopo aver abbandonato carriere diverse, spinte da una passione per la natura e il contatto diretto con gli insetti impollinatori.
Questa tendenza è stata illustrata da Raffaele Cirone, presidente della Federazione apicoltori Italiani, durante la consegna dei riconoscimenti ad Apinrosa, che celebra venti imprenditrici apicoltrici per il loro contributo all’allevamento delle api e alla diffusione della cultura apistica. Il riconoscimento arriva in un momento particolarmente significativo, alla vigilia della VIII Giornata mondiale delle api, sottolineando il ruolo di queste donne nello sviluppo e nella sostenibilità dell’apicoltura nazionale.
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Le esperienze delle donne coinvolte con Apinrosa descrivono un mondo fatto di passione e determinazione. Dietro la loro attività si trovano spesso scelte di vita significative, che le hanno portate a lasciare occupazioni precedenti per dedicarsi a un lavoro spesso poco conosciuto o valorizzato. Non tutte puntano solo alla quantità di miele prodotto. Ci sono approcci che privilegiano la didattica, coinvolgendo comunità e scuole per far conoscere il lavoro delle api e la loro importanza. Altre donne dedicano energie all’inclusione sociale, utilizzando l’apicoltura per lavorare con persone fragili o in situazione di disagio.
Questo modello di apicoltura dà spazio a una visione più ampia, olistica, in cui la cura del territorio, la tutela della biodiversità e la sensibilizzazione ambientale diventano parte integrante dell’attività quotidiana. L’impegno va oltre la semplice produzione commerciale. Rendere sostenibile e diffondere un rispetto concreto per le api si traduce in pratiche agricole attente e nella volontà di assicurare benessere alle colonie, contrastando il deterioramento degli habitat naturali.
Il ruolo delle figure femminili nelle famiglie di apicoltori e la partecipazione istituzionale
Accanto agli apicoltori uomini, molte figure femminili svolgono un ruolo decisivo, anche se meno visibile. Madri, mogli, sorelle o figlie non solo sostengono moralmente il lavoro ma contribuiscono nelle varie fasi di allevamento, gestione e commercializzazione dei prodotti apistici. Questa partecipazione indiretta o parallela è essenziale per chi decide di fare dell’apicoltura un’attività vera e propria. Spesso sono le donne a garantire continuità familiare e organizzazione, elementi fondamentali per mantenere attive le aziende apistiche.
Istituzioni italiane e supporto al lavoro femminile in apicoltura
La cerimonia Apinrosa ha visto la partecipazione anche di donne in delegazioni politiche e agricole: la senatrice Silvia Fregolent, la deputata Marina Marchetto Aliprandi, oltre ad Alessandra Oddi Baglioni, presidente di Confagricoltura Donna, e Viviana Broglio, presidente di Confagricoltura Donna Roma. La loro presenza conferma come la valorizzazione del lavoro femminile in apicoltura riguardi non solo il settore privato ma anche le istituzioni, impegnate a riconoscere il contributo delle donne nell’agricoltura e a promuovere politiche di supporto.
La giornata ha messo in luce l’evoluzione di un mestiere tradizionale capace di aprirsi a nuove idee, valorizzando ruoli femminili che combinano conoscenza pratica, passione e attenzione all’ambiente. Un fenomeno che cresce insieme a una maggiore consapevolezza del valore delle api come specie fondamentale per la natura e l’economia rurale.