Sofia Coppola ha presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 2025 il documentario Marc by Sofia, un ritratto che racconta lo stilista Marc Jacobs non solo come creatore di moda, ma anche come amico e persona. La regista torna sul grande schermo con un lavoro fuori concorso, che esprime un legame forte e duraturo, trasformando il film in una sorta di lettera d’affetto verso un’amicizia ultratrentennale.
il legame trentennale tra Sofia Coppola e Marc Jacobs
La storia che lega Sofia Coppola a Marc Jacobs ha radici profonde, che affondano negli anni Novanta. Sono passati oltre 30 anni da quando si sono conosciuti, un periodo durante il quale hanno condiviso visioni artistiche e momenti di vita personale. Coppola racconta che la proposta di realizzare un documentario su Marc all’inizio le ha suscitato timore, perché sentiva la pressione di dover rappresentare un amico così vicino. La loro amicizia, però, ha reso possibile un ritratto diverso dal solito: un’immersione sincera nelle sfumature della personalità dello stilista, fatta di fragilità e sostegno reciproco.
Nel film emerge chiaramente che Jacobs rappresenta per Sofia una sorta di spalla su cui appoggiarsi. Non si tratta solo di un ritratto professionale o biografico, ma di un viaggio nell’intimità di un rapporto che ha saputo resistere ai cambiamenti del tempo. Coppola sottolinea come condividano un linguaggio comune nel confronto con il mondo, una sensibilità che li unisce anche nelle difficoltà . Attraverso le immagini, si percepisce un legame autentico, capace di esprimere sia l’umano che il genio creativo dello stilista.
lo stile artigianale e personale dietro “Marc by Sofia“
Per realizzare Marc by Sofia, Coppola ha voluto tornare alle origini del suo modo di fare film. Ha recuperato un approccio semplice, quasi artigianale, simile a quello dei suoi primi anni di lavoro, quando girava con una telecamera a 20 anni. Questo spirito si riflette nell’estetica del documentario, che evita qualsiasi artificio e punta su una narrazione visiva in cui prevalgono le emozioni e i dettagli quotidiani.
La regista ha bilanciato con attenzione l’intimità con la necessità di mantenere un distacco narrativo tale da non trasformare il film in un’autobiografia. Ha voluto far capire allo spettatore che questo film è il frutto dello sguardo di un’amica ma mira a coinvolgere chi guarda, senza appesantire la trama con eccessive digressioni personali. Il risultato è una pellicola che scorre leggera, capace di avvicinare proprio grazie alla spontaneità e alla naturalezza che traspare in ogni scena.
Il documentario mostra anche lati meno noti di Jacobs, comprese alcune fragilità e questioni personali come le dipendenze, affrontate con delicatezza e sincerità . Questa scelta rende il racconto umano e complesso, lontano dalla semplice celebrazione del successo nella moda. La regista ha quindi messo in luce un ritratto libero da retoriche,mantenendo un equilibrio che lascia spazio alla complessità di un personaggio pubblico mostrato in luci differenti.
la Mostra del Cinema di Venezia come vetrina per progetti tra moda e cinema
La 82ª edizione della Mostra del Cinema di Venezia ha ospitato la première di Marc by Sofia, confermando la sua capacità di offrire spazio a opere che intrecciano campi diversi, come l’arte visiva, la moda e la narrazione personale. Il film di Coppola è stato presentato fuori concorso, catturando l’attenzione del pubblico e della stampa per il modo originale con cui racconta un mondo così iconico.
L’inclusione di questo documentario riflette la tendenza a valorizzare storie autentiche e costruite intorno a figure che hanno segnato la cultura contemporanea. Venezia resta uno spazio fondamentale per progetti che allargano i confini del cinema tradizionale, mettendo in scena esperienze umane e artistiche in modo diretto e coinvolgente. Qui, l’incontro tra moda e cinema si è tradotto in una testimonianza raccolta attraverso l’occhio di una regista dallo sguardo personale, che ha saputo raccontare anche la fragilità dietro il successo.
La Mostra dimostra ancora una volta il suo ruolo di piattaforma dove si confrontano discipline differenti, facendo emergere nuove sensibilità e temi contemporanei. Nel 2025, eventi come questo aiutano a rinnovare il dialogo tra cinema e altre forme di creatività , offrendo uno spazio per racconti intimi che altrimenti rischierebbero di restare nascosti.
Marc Jacobs tra creatività e trasparenza personale nel documentario
Marc Jacobs si è mostrato disponibile e partecipe alla realizzazione del documentario, trovando naturale l’approccio di Coppola. Per lo stilista è stato semplice accettare di raccontarsi attraverso uno sguardo così vicino, che gli ha permesso di aprirsi su aspetti spesso taciuti nel mondo della moda. La spontaneità della regista ha aiutato a creare un clima di confort e fiducia, favorendo una narrazione autentica e priva di filtri.
Nel corso del documentario emergono diversi aspetti della personalità di Jacobs, come la sua creatività e la passione per la moda, ambito in cui si sente profondamente coinvolto e ispirato. La pellicola non si limita a mostrare le sue creazioni, ma mette in luce anche la sua storia personale, con onestà verso le difficoltà affrontate nel corso degli anni. Gli spettatori possono così osservare una figura pubblica che si lascia scoprire dietro l’immagine glamour, rendendo più completo il racconto di una carriera proiettata tra arte e realtà quotidiana.
Jacobs ha anche sottolineato il valore che trova nel rapporto con Sofia Coppola, definendo il documentario un’esperienza che ha reso possibile esprimere tutto se stesso, senza inibizioni. La loro amicizia ha permesso di superare barriere spesso presenti nei ritratti di personaggi famosi, in modo da dar vita a un lavoro che è al tempo stesso professionale e profondamente umano.
il futuro della regia di Sofia Coppola dopo Marc by Sofia
Alla domanda su eventuali nuovi documentari, Coppola ha spiegato che per ora non ha progetti in questo senso. Tuttavia, ha ammesso di aver trovato divertente e stimolante lavorare in questa modalità , riscoprendo una dimensione personale del filmmaking. Questa esperienza è stata per lei diversa rispetto ai grandi set di finzione, permettendole di approcciarsi in modo diretto e senza eccessive complicazioni tecniche.
Sofia Coppola resta dunque una figura centrale nel cinema contemporaneo, capace di passare dal racconto narrativo tradizionale alla documentazione più intima senza perdere coerenza stilistica. Il ritorno a Venezia con Marc by Sofia segna una tappa importante di questo percorso, dove il passato e l’attualità si intrecciano attraverso il filtro di un rapporto umano sincero.
Nonostante ciò, la regista sembra preferire per il momento il terreno della narrativa cinematografica, mantenendo aperta la porta verso future esperienze ma senza fretta. Il suo lavoro attira l’attenzione anche su nuove forme di racconto, dove la spontaneità e il rapporto diretto con il soggetto costituiscono elementi fondamentali per realizzare opere che superano l’apparenza per arrivare all’essenza.