Un gruppo di sette persone, tra cui un uomo di 78 anni di Bisceglie, è stato arrestato dalla squadra mobile di Andria con l’accusa di sequestro di persona a scopo di rapina e altri reati legati ad un episodio di criminalità nella zona. Dei sette fermati, sei si trovano in carcere mentre il più anziano è ai domiciliari. L’operazione, coordinata dalla procura di Trani con il nome in codice “Game Over”, ha coinvolto anche un padre e suo figlio tra i soggetti arrestati.
Dettagli Sull’arresto e i soggetti coinvolti
La squadra mobile di Andria ha eseguito sette misure cautelari a carico di persone considerate responsabili di un sequestro lampo avvenuto nel territorio locale. Le età degli arrestati vanno dai 36 ai 78 anni. L’uomo più anziano, residente a Bisceglie, è stato sottoposto agli arresti domiciliari, mentre gli altri sei soggetti, tutti domiciliati ad Andria e con precedenti penali, sono stati condotti in carcere. Tra questi vi sono anche un padre e suo figlio, entrambi coinvolti nelle stesse accuse.
Questa articolazione dell’arresto ha avuto luogo dopo accurate indagini che hanno raccolto elementi a carico degli indagati. Sono stati attribuiti loro reati gravi come il sequestro di persona associato al ricatto e la tentata rapina aggravata dall’uso di armi. Il coinvolgimento di più persone con vari ruoli ha portato a un’azione legale coordinata a livello giudiziario.
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Le accuse mosse agli indagati nel contesto dell’operazione “Game Over”
L’inchiesta guidata dalla procura di Trani ha permesso di contestare agli otto indagati diverse accuse. Le principali contestazioni riguardano il sequestro di persona con lo scopo di ottenere una rapina, un crimine che implica la privazione della libertà della vittima per riuscire a estorcere un vantaggio economico. Insieme a questo, si aggiungono la tentata rapina aggravata dall’uso di armi, fatto che rende il crimine particolarmente grave e pericoloso.
L’uso di strumenti d’offesa in un contesto criminale mostra un intento intimidatorio volto a compiere l’azione delittuosa con maggior forza. In aggiunta, sono stati attribuiti a uno o più componenti del gruppo anche i reati di detenzione e spendita di banconote false, un’aggravante che attesta comportamenti illeciti di natura economica collegati alla serie di eventi criminali. Le indagini hanno delineato i ruoli e le responsabilità di ciascun coinvolto in questa vicenda.
Il contesto e l’attesa per ulteriori dettagli Sull’Operazione
Le comunicazioni ufficiali sulla convalida degli arresti e sui dettagli dell’operazione saranno rese disponibili nel corso della mattinata seguente alle misure cautelari eseguite. L’inchiesta “Game Over” si basa su attività investigative svolte su più fronti, che hanno evidenziato un gruppo ben definito di persone dedite a una serie di azioni criminali coordinate.
L’azione della squadra mobile di Andria segna un momento importante nel contrasto alle rapine e ai sequestri che hanno interessato l’area, mettendo sotto controllo chi ha esercitato – a vario titolo – pressioni e violenze su vittime designate. Le forze dell’ordine, intervenendo in modo risoluto, hanno ricostruito la dinamica dei fatti e limitato il rischio di ulteriori azioni illecite da parte degli stessi soggetti.
Al momento, non sono stati diffusi ulteriori particolari sull’episodio di sequestro lampo né sulle modalità con cui le banconote false sono state gestite, ma la procura prosegue nel lavoro per consolidare ogni elemento probatorio.