Un chilo di cocaina è stato trovato e sequestrato al largo di Ponza in una busta impermeabile sigillata. La scoperta è avvenuta durante un’operazione della Guardia di Finanza con l’aiuto delle unità cinofile. La droga era divisa in quindici panetti e nascosta in una zona destinata agli ormeggi. A trattenere il carico sotto il livello del mare c’era una zavorra costruita con alcuni utensili da meccanico, come chiavi e un martello.
Dettagli sull’operazione e sequestro
L’intervento è stato condotto dalle forze della Guardia di Finanza impegnate nel pattugliamento delle coste intorno a Ponza. Gli agenti, supportati dagli specialisti cinofili, hanno individuato la busta sigillata a una certa profondità in prossimità dei posti barca. La confezione impermeabile conteneva quindici panetti di cocaina, per un peso complessivo di circa un chilo.
La zavorra, una struttura insolita, era assemblata in modo artigianale con strumenti da officina, evidentemente per garantire che il carico rimanesse sommerso e non galleggiasse. Questo tipo di tecnica viene adottata per sfuggire ai controlli e ritardare il recupero. La droga è stata individuata grazie alla sinergia tra i cani antidroga e i militari in mare, che hanno esteso le ricerche nelle aree tipicamente utilizzate per lo scarico.
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Stima del valore commerciale e dosi ricavabili
Le indagini preliminari hanno permesso di quantificare che dalla sostanza sequestrata si sarebbero potute ottenere fino a 5.000 dosi singole. Ogni dose viene valutata tra gli 80 e i 100 euro a seconda del mercato locale e del periodo dell’anno, quando la richiesta cresce per la presenza turistica.
Questo significa che dal quantitativo bloccato le reti della criminalità avrebbero potuto ricavare fra i 400.000 e i 500.000 euro. Il valore indicato tiene conto del prezzo al dettaglio, ma non include le transazioni precedenti lungo la filiera. I dati raccolti evidenziano come Ponza resti una zona di interesse per lo spaccio, soprattutto nei mesi estivi.
Ipotesi investigative e contesto territoriale
Le forze dell’ordine ritengono che questo carico sia stato sistemato in mare da un corriere con l’intento di recuperarlo più avanti. “Questa tecnica consente di evitare controlli diretti e di nascondere le sostanze in attesa di un ritiro in un momento più sicuro.” La presenza della zavorra indica la volontà di assicurare il mantenimento stabile del pacco sul fondo marino.
Il territorio di Ponza, noto per l’afflusso turistico durante la stagione calda, rappresenta un banco di prova per il traffico di sostanze stupefacenti. I flussi di persone aumentano la domanda, favorendo il mercato locale e i tentativi di rifornimento. Le indagini della Guardia di Finanza proseguono per identificare i responsabili e comprendere i canali di approvvigionamento della droga.
Attività investigative successive
La droga sequestrata è stata consegnata all’autorità giudiziaria competente, mentre le attività investigative cercano di ricostruire la filiera del carico e eventuali connessioni con gruppi criminali presenti nell’area. “L’operazione conferma l’attenzione delle forze dell’ordine nella lotta allo spaccio in un’isola particolarmente esposta a fenomeni illegali legati al turismo estivo.”