Scuole chiuse a Latina per amianto, scattano i primi controlli e la ricerca di soluzioni alternative

Scuole Chiuse A Latina Per Ami

Amianto nelle scuole di Latina, avviati controlli e soluzioni alternative - Gaeta.it

Donatella Ercolano

15 Settembre 2025

La chiusura della scuola di via Tasso a Latina, decisa dopo la scoperta di amianto nei pavimenti, ha spinto l’amministrazione comunale ad avviare le prime verifiche tecniche e a cercare alternative per garantire la continuità didattica senza ricorrere alla didattica a distanza.

La riunione tecnica al comune di Latina per l’emergenza amianto

Questa mattina, nella sala Calicchia del Comune di Latina, si è svolto il primo incontro tecnico-istituzionale rivolto a gestire la situazione creatasi dopo l’ordinanza sindacale che ha disposto la chiusura della scuola di via Tasso. La decisione di chiudere il plesso è arrivata il 13 settembre, dopo che durante dei controlli sono state trovate tracce di amianto nei pavimenti. Alla riunione hanno partecipato la sindaca Matilde Celentano, il vice sindaco Massimiliano Carnevale, l’assessore alla Pubblica istruzione Francesca Tesone, dirigenti comunali, la dirigente scolastica Elisabetta Burchietti e un rappresentante dell’Ufficio scolastico provinciale. Ognuno ha portato il proprio contributo per definire le misure da adottare nell’immediato e per i prossimi giorni.

L’incontro si è concentrato sull’analisi dei dati disponibili e sulla pianificazione delle attività di monitoraggio e prevenzione, con l’obiettivo di garantire sicurezza a studenti e personale scolastico. La presenza di rappresentanti di vari enti ha permesso di confrontarsi su aspetti tecnici, gestionali e didattici, mettendo in luce la complessità della situazione e la necessità di un lavoro coordinato per affrontarla.

Controlli ambientali e interventi urgenti per la messa in sicurezza del plesso

Il vice sindaco Carnevale ha illustrato le operazioni in corso all’interno del plesso scolastico, spiegando che sono state installate sonde per rilevare eventuali particelle di amianto nell’aria. Si tratta di un monitoraggio essenziale per valutare i rischi reali di esposizione. I campioni raccolti verranno analizzati in laboratorio e i risultati sono attesi entro 48 ore. Questi dati orienteranno gli interventi da mettere in campo.

Tra le azioni in valutazione c’è l’applicazione di una resina sigillante sui pavimenti che presentano deterioramenti, metodo che potrebbe bloccare il rilascio di fibre di amianto. La chiusura ha coinvolto direttamente 24 aule divise tra 15 della primaria e 9 della secondaria, creando una situazione che richiede risposte rapide per non interrompere la routine scolastica. Nel frattempo l’amministrazione studia modi per utilizzare aule disponibili in altri istituti del territorio, così da evitare quando possibile la didattica a distanza.

Soluzioni temporanee per evitare la didattica a distanza e garantire la continuità scolastica

L’assessore Francesca Tesone ha sottolineato come l’obiettivo principale sia assicurare sia la sicurezza che il benessere degli studenti, con un occhio attento a ridurre l’impatto delle misure sul percorso scolastico. Si lavora per mettere a disposizione spazi alternativi in altri edifici, affidandosi a collaborazioni già avviate con altri istituti per trovare soluzioni rapide.

Anche la sindaca Matilde Celentano ha ribadito l’importanza di evitare la Dad, opzione considerata solo come ultimo ricorso. Nel caso in cui le aule disponibili non fossero sufficienti, si valuterà l’utilizzo dell’ex scuola di via Varsavia, un edificio recentemente ristrutturato. Questa scelta punta a mantenere gli studenti in presenza e a garantire maggiore regolarità nelle attività didattiche, limitando quanto più possibile disagi alla comunità scolastica.

La riunione è stata aggiornata a domani alle 13, quando saranno comunicati ulteriori aggiornamenti, soprattutto riguardo ai risultati delle analisi dell’aria e alle decisioni precise sul piano di intervento.