Procura Di Cassino indaga sulla morte per suicidio del quindicenne Paolo

Procura Di Cassino Indaga Sull

Indagini della Procura di Cassino sulla morte del quindicenne Paolo - Gaeta.it

Sara Gatti

15 Settembre 2025

La procura di Cassino ha aperto un’inchiesta approfondita sulla tragica morte di Paolo, un ragazzo di 15 anni del posto, che si è tolto la vita la scorsa settimana. L’ipotesi principale è che il giovane possa essere stato in qualche modo spinto a compiere quel gesto estremo. Gli investigatori stanno cercando di capire cosa accadeva attorno a lui, sia a scuola che nella sua vita sociale, per fare chiarezza sulle cause di questa tragedia.

Procura Dei Minori al lavoro: cosa sta succedendo

Il Procuratore della Repubblica di Cassino, Carlo Fucci, ha deciso di inviare gli atti alla Procura dei Minori, segno della serietà con cui si sta trattando il caso di Paolo. L’indagine si concentra sull’ipotesi che il ragazzo sia stato vittima di pressioni o episodi che lo hanno spinto al suicidio. In corso ci sono raccolte di testimonianze e documenti per ricostruire i fatti e capire se ci siano responsabilità precise. Il tutto viene svolto con grande attenzione alle norme che proteggono i minorenni.

Indagini sui compagni di scuola e Sull’ambiente scolastico

Le verifiche riguardano anche i compagni di Paolo. I carabinieri stanno cercando di capire se ci siano stati atteggiamenti, magari di bullismo o isolamento, che abbiano influito sulla sua decisione. Allo stesso tempo, si indaga sul comportamento della scuola: se le segnalazioni arrivate dalla famiglia siano state prese in carico e come siano state gestite. Gli inquirenti vogliono accertare se l’istituto abbia seguito i protocolli anti-bullismo, attivando supporto psicologico e coinvolgendo i servizi sociali. L’obiettivo è capire se la scuola abbia fatto tutto il possibile per tutelare Paolo.

Bullismo e supporto psicologico: il punto chiave dell’inchiesta

Un elemento centrale dell’indagine è verificare se il protocollo contro il bullismo sia stato effettivamente messo in atto. Ci si concentra sul supporto che gli operatori psicologici e i servizi sociali avrebbero dovuto offrire. Le indagini vogliono capire se insegnanti e personale scolastico abbiano risposto in modo adeguato o se qualche segnale sia stato ignorato. La famiglia di Paolo aveva fatto delle segnalazioni, e ora si cerca di capire se siano state prese sul serio e con la giusta urgenza. In casi come questo, rispettare i protocolli è fondamentale per proteggere i ragazzi in difficoltà e prevenire tragedie.

Forze dell’ordine al lavoro, cosa aspettarsi nei prossimi giorni

I carabinieri stanno svolgendo rilievi e interrogatori per ricostruire nel dettaglio gli ultimi giorni di Paolo. Si stanno analizzando anche i rapporti con la famiglia e gli amici, oltre a eventuali messaggi o segnali di disagio lasciati dal ragazzo. La collaborazione tra Procura, forze dell’ordine, scuola e servizi sociali sarà decisiva per far emergere la verità. Questa vicenda ha scosso profondamente la comunità di Santi Cosma e Damiano, dove Paolo viveva con la famiglia. Nei prossimi giorni sono attesi nuovi sviluppi, una volta completati gli accertamenti in corso.