Roma dà il via ai lavori per il termovalorizzatore di Santa Palomba

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Avviati i lavori al termovalorizzatore di Santa Palomba. - Gaeta.it

Marco Mintillo

1 Settembre 2025

A Santa Palomba, nella zona industriale di Roma, si entra finalmente nel vivo del progetto per il nuovo termovalorizzatore. Oggi il Comune ha consegnato ufficialmente le aree a RenewRome Srl, l’azienda incaricata di realizzare l’impianto. Da domani partono le operazioni preliminari per preparare il cantiere. Un passo importante, ma il tema resta caldo, tra dubbi ambientali e tensioni politiche.

Si parte con i lavori preliminari: cosa succede in cantiere

Il Comune ha affidato oggi le aree a RenewRome Srl, che da domani comincerà le prime attività sul campo. Si parte con indagini archeologiche e controlli per escludere la presenza di ordigni bellici, un’attenzione dovuta alla storia dell’area. Al tempo stesso, si procederà a rimuovere eventuali abusi presenti sul terreno. Questi passaggi sono fondamentali per mettere in sicurezza il cantiere e rispettare il calendario dei lavori.

L’obiettivo è evitare intoppi più avanti. Eliminare irregolarità e verificare che non ci siano materiali pericolosi serve a prevenire rallentamenti durante le fasi più delicate. Insomma, una preparazione che punta a far partire tutto nel modo giusto, senza sorprese.

Il nodo autorizzazioni: il ruolo chiave del PAUR

Il progetto è ancora sotto l’occhio attento del Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale , che include la Valutazione di Impatto Ambientale . Quest’ultima è cruciale perché valuta gli effetti dell’impianto su ambiente e salute pubblica. La struttura commissariale è in dirittura d’arrivo con questa fase, necessaria per dare il via ufficiale ai cantieri.

Negli ultimi mesi, però, il Comune di Pomezia ha sollevato dubbi sul fatto che i tempi per esaminare la documentazione VIA – fissati a 20 giorni – siano troppo stretti. Temono che così non si possa fare un’analisi approfondita né garantire la partecipazione di enti e cittadini. Questo ha acceso qualche campanello d’allarme, perché potrebbe significare che aspetti importanti vengano trascurati.

Per andare avanti serve il via libera completo al PAUR. Nonostante le tensioni, Regione e Comune stanno cercando di rispettare i tempi, visto l’investimento e l’impatto che l’impianto avrà sul sistema di gestione dei rifiuti della Capitale.

Gualtieri e le scelte politiche dietro il progetto

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha spinto molto per rilanciare il termovalorizzatore di Santa Palomba. L’accensione, prevista in origine per il 2027, è stata spostata al 2029. Tra le decisioni più discusse c’è stata la riduzione del periodo di esame della VIA, scelta che ha fatto discutere soprattutto le amministrazioni limitrofe.

Gualtieri ha anche dovuto affrontare questioni delicate sulle aree vicine, con la possibilità di espropri di terreni ad Albano Laziale per ampliare lo spazio necessario all’impianto. L’inceneritore sarà progettato per trattare fino a 600mila tonnellate di rifiuti l’anno, un carico importante che richiede una struttura adeguata e una pianificazione attenta.

Le scelte politiche su questo tema sono al centro del dibattito pubblico. Gualtieri guida la partita per Roma Capitale, cercando di gestire le tensioni con le comunità coinvolte e mantenere l’iter nei tempi stabiliti. Il progetto è una tappa chiave per la gestione dei rifiuti della città.

Quasi un miliardo per il nuovo impianto: cosa aspettarsi

Il termovalorizzatore di Santa Palomba richiede un investimento vicino al miliardo di euro. La concessione di gestione durerà fino a 33 anni ed è affidata a un raggruppamento di imprese guidato da Acea Ambiente. L’impianto permetterà di smaltire i rifiuti urbani direttamente sul territorio romano, riducendo così l’esportazione fuori regione, con tutti i costi e i disagi che comporta.

L’opera dovrebbe migliorare la gestione dei rifiuti nella Capitale, anche se non mancano polemiche e proteste, soprattutto da parte dei residenti più vicini al sito. Per questo il progetto è accompagnato da un lungo confronto sulle ricadute ambientali e sociali, con un’attenzione particolare alle prescrizioni della VIA e ai controlli durante la costruzione.

L’avvio delle attività preliminari segna un momento decisivo. Dopo anni di attesa, si comincia a tradurre in realtà un progetto che potrebbe cambiare il modo in cui Roma affronta la raccolta e il trattamento dei rifiuti.