Dal 18 al 21 settembre a Roma, al parco Schuster, torna roma baccalà, un evento che riunisce appassionati e curiosi per celebrare uno dei prodotti più radicati nella gastronomia italiana: il baccalà. La sesta edizione della rassegna si svolge nel contesto del palinsesto ufficiale “Artes e Jubileum”, promosso dall’assessorato alla cultura di roma capitale per l’anno santo. Il festival propone un ricco programma che unisce gastronomia, cultura e incontri, con il tema dell’accoglienza al centro di questa edizione.
Quattro giorni di piatti e laboratori dedicati al baccalà e allo stoccafisso
L’evento offre oltre 40 piatti diversi, a base di baccalà e stoccafisso, preparati da chef esperti che portano in tavola ricette tradizionali e rivisitazioni. Ogni sera il teatro dello scambio ospita laboratori e showcooking, dove il pubblico può vedere all’opera i cuochi e scoprire i segreti delle preparazioni. Questi momenti non riguardano solo la cucina, ma si trasformano in vere e proprie lezioni di cultura gastronomica.
Lo spazio capasanta tra cibo, cultura e spiritualità
Tra le novità di questa edizione spicca lo spazio capasanta, ispirato alla conchiglia simbolica del pellegrinaggio di san Giacomo. In questa area si approfondisce il rapporto tra alimentazione, cultura e spiritualità con incontri che vedono la partecipazione di religiosi, storici del cibo, studiosi e specialisti delle tradizioni monastiche. È un modo per collegare il cibo a un percorso più vasto di identità e valori culturali radicati nel tempo.
Leggi anche:
La serata norvegese, momento di scambio e degustazioni esclusive
Uno degli appuntamenti più attesi è la serata norvegese, organizzata in collaborazione con l’ambasciata di Norvegia. In questa occasione gli ospiti possono assaggiare piatti particolari preparati dallo chef dell’ambasciatore, con degustazioni che evidenziano il legame tra la tradizione norvegese dello stoccafisso e quella italiana. L’incontro tra le due culture attraverso il cibo sottolinea come questo ingrediente sia ponte tra paesi e storie diverse, ma unite dalla stessa passione culinaria.
La serata permette anche di scoprire aspetti gastronomici meno noti e rafforza il ruolo del festival come spazio di dialogo internazionale, oltre che momento di festa per il pubblico locale. Lo scambio culturale è tangibile nelle scelte di piatti, nelle tecniche di preparazione e nelle storie raccontate durante gli interventi.
Focus sui prodotti regionali e il riconoscimento dello stoccafisso all’anconetana
Tra i protagonisti della manifestazione ci sono le produzioni tipiche di alcune regioni italiane. La rassegna “profumo di Calabria” porta a Roma i sapori dello stocco di Mammola e Cittanova, territori famosi per la qualità e l’antica tradizione legata a questo prodotto. I visitatori possono conoscere ricette, metodi di conservazione e curiose storie legate a questi centri.
Un particolare risalto viene dato allo stoccafisso all’anconetana, recentemente riconosciuto come prodotto De.Cco . La candidatura a patrimonio UNESCO, attualmente in dialogo con l’International Stockfish Society, mette sotto i riflettori una preparazione tradizionale che riunisce storia e tecnica in un’unica eccellenza alimentare.
Questi approfondimenti rendono il festival un’occasione per scoprire i legami territoriali e i processi artigianali che stanno dietro a uno degli alimenti più amati dalla cultura italiana.
Roma baccalà come spazio di incontro tra storia, cultura e convivialità
Francesca Rocchi, direttrice artistica dell’evento, sottolinea che roma baccalà è molto più di una festa gastronomica: è uno spazio dove il cibo racconta storie, costruisce ponti tra persone diverse e conserva memorie antiche. Il tema dell’accoglienza, collegato al giubileo, si addice perfettamente alla manifestazione, che richiama il baccalà come elemento da sempre presente nei viaggi di pellegrini e nelle tavole tradizionali.
La scelta del baccalà come protagonista conferma una tradizione che attraversa fede, cultura e convivialità, unendo momenti di spiritualità con quelli di piacere gastronomico. Roma baccalà 2025 si presenta così come un momento di condivisione aperto a tutti, capace di raccontare l’identità della città e delle sue tradizioni attraverso un prodotto semplice e universale.