Il settore bancario italiano sta attraversando un periodo decisivo, con diverse operazioni di acquisizione e offerte pubbliche che stanno trasformando il panorama delle istituzioni finanziarie. Tra le operazioni più importanti, spiccano quelle di Banca Ifis su illimity, l’acquisizione di Piazzetta Cuccia da parte di Monte dei Paschi di Siena e le mosse di Unicredit verso Banco Bpm. Nel frattempo si avvicina la conclusione dell’offerta pubblica di Bper Banca sulla Popolare di Sondrio, segnando nuove tappe del risiko bancario italiano.
La chiusura dell’offerta pubblica di banca ifis su illimity
Banca Ifis ha completato l’offerta pubblica di acquisto e scambio su illimity, diventando la prima operazione conclusa nel complesso risiko tra le banche italiane. L’istituto dei Furstenberg ha ottenuto il controllo dell’84,09% del capitale della challenger bank fondata da Corrado Passera.
Il successo di questa offerta rappresenta un passaggio importante per Banca Ifis, che amplia così la propria quota di mercato nel settore delle banche innovative e digitali. Illimity, nata come realtà focalizzata sui finanziamenti alle PMI e sui servizi digitali, ora passa sotto il controllo di un gruppo con esperienza consolidata nel credito specializzato.
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Questa operazione segna una prima emozionante mossa all’interno di un sistema in fermento, dove altre grandi banche italiane si apprestano a lanciare o completare simili manovre di acquisizione. L’approccio di Banca Ifis, che ha ottenuto un ampio consenso da parte degli azionisti di illimity, farà da esempio per altre operazioni che coinvolgono grandi istituti e challenger bancarie.
L’importanza strategica di questa acquisizione
Monte dei paschi di siena pronta per l’offerta su piazzetta cuccia
Monte dei Paschi di Siena ha appena ricevuto il via libera dalla Bce all’acquisizione di Piazzetta Cuccia. Questa autorizzazione ha sbloccato l’iter per far partire l’offerta pubblica, che sarà lanciata sul mercato a breve.
La banca senese è in attesa di ottenere il nulla osta da parte della Consob, atteso per metà della prossima settimana. Una volta ricevuto l’ok, Monte dei Paschi darà il via libera all’operazione, la cui fase di collocamento si prevede a metà luglio.
Sul fronte interno, Mediobanca si prepara a riunire il proprio consiglio di amministrazione entro cinque giorni dalla pubblicazione del prospetto informativo, per definire le valutazioni formali. Queste sono, in larga misura, già note, dato che le trattative con Monte dei Paschi hanno subito diversi passaggi preparatori negli ultimi mesi.
La complessità dell’operazione rispecchia l’importanza strategica della partecipazione in Piazzetta Cuccia, che rafforzerebbe il profilo patrimoniale e industriale di Monte dei Paschi, oggi impegnata nel rilancio dopo anni di difficoltà. Il calendario fitto sottolinea quanto il risiko bancario italiano sia entrato in una fase di svolta intensa.
Incognite su unicredit e banco bpm: golden power e ricorsi al tar
Unicredit resta sotto i riflettori per l’offerta pubblica su Banco Bpm, un’operazione che ha subito una pausa forzata di 30 giorni imposta da Consob, ora terminata. L’operazione va avanti anche se la Direzione generale della Concorrenza deve ancora esprimersi sul golden power applicato a questo tipo di acquisizione.
Il golden power dà allo Stato la possibilità di intervenire sulle operazioni considerate di interesse nazionale, e la questione è particolarmente rilevante considerando la dimensione e l’impatto di Unicredit. L’esito di questo passaggio potrebbe influenzare l’andamento dell’offerta, fotografando le possibili limitazioni o condizioni poste all’operazione.
Nel frattempo, il prossimo 9 luglio è fissata l’udienza al tribunale amministrativo regionale per discutere il ricorso di Unicredit contro le modalità con cui lo Stato ha esercitato i poteri speciali sulle operazioni in corso. Il giudizio potrà incidere su aspetti cruciali come la gestione delle autorizzazioni e le condizioni imposte, influenzando la tempistica e la fattibilità degli accordi.
Questo confronto legale testimonia le tensioni e i nodi da sciogliere attorno a operazioni di questa portata, sottolineando quanto la regolamentazione e l’intervento pubblico restino elementi fondamentali nelle fusioni e acquisizioni bancarie.
La complessità regolatoria al centro delle acquisizioni
La conclusione dell’ops di bper banca su popolare di sondrio
L’11 luglio segna la fine dell’offerta pubblica di Bper Banca sulla Popolare di Sondrio. Questa operazione rappresenta un altro passo significativo per il riassetto delle banche regionali italiane.
Nei giorni scorsi, Unipol, azionista di riferimento di Bper e con un ruolo importante anche in Popolare di Sondrio, ha deciso di aderire all’offerta esercitando il proprio 19% di partecipazione nell’istituto valtellinese. Questo sostegno rafforza la posizione di Bper, confermando la volontà di portare a termine l’acquisizione.
L’operazione si concentra su due realtà territoriali, entrambe con radici profonde nelle rispettive comunità e posizioni consolidate nel credito locale. L’integrazione tra queste due realtà potrà rimodellare il panorama bancario valtellinese, offrendo nuove chance di sviluppo e stabilità.
Il completamento dell’offerta sarà monitorato con attenzione sul mercato, perché potrebbe generare effetti a catena su altre partecipazioni e operazioni societarie nei prossimi mesi. Il risiko bancario sembra quindi destinato a proseguire con movimenti anche nelle realtà meno grandi ma strategiche nei territori.