L’Asl To4 ha confermato che l’acqua erogata dalla fontanella pubblica in frazione Spineto, Castellamonte, non è conforme ai requisiti di potabilità. I controlli effettuati il 1° settembre hanno rilevato valori elevati di batteri coliformi e Escherichia coli, presenti oltre i limiti di legge. Il risultato ha portato al divieto di utilizzo per bere e cucinare, con misure di sicurezza già attive.
Rilevazione di contaminazione microbiologica nell’acqua di spineto
La prima verifica, compiuta il 1° settembre dall’Asl To4, ha evidenziato una contaminazione batterica nell’acqua della fontanella pubblica di Spineto, frazione di Castellamonte. I campioni prelevati hanno mostrato concentrazioni elevate di coliformi e di Escherichia coli, due indicatori importanti della qualità microbiologica. Questi organismi non devono superare certi limiti per garantire che l’acqua sia sicura al consumo umano.
La presenza di questi batteri suggerisce un rischio di origine fecale che può comportare problemi di salute, specialmente se l’acqua viene bevuta o usata in cucina senza trattamenti preventivi. Il referto con i dati analitici è stato consegnato al Comune di Castellamonte il 4 settembre. In base alle normative sanitarie, quei livelli non rispettano i criteri minimi per la potabilità, imposti per evitare rischi di infezioni intestinali e altre malattie correlate all’acqua contaminata.
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Il mancato rispetto di tali parametri ha spinto le autorità a emettere subito un provvedimento di sospensione dell’uso diretto. Il problema è stato riconosciuto con chiarezza: bere, cucinare o lavarsi i denti con quell’acqua può esporre a pericoli per la salute pubblica. La segnalazione e il monitoraggio rientrano nella normale attività di sorveglianza igienico sanitaria che le ASL portano avanti costantemente sul territorio.
L’ordinanza del sindaco e le restrizioni per i cittadini di castellamonte
Il sindaco di Castellamonte, Pasquale Mazza, ha risposto prontamente ai risultati dell’Asl firmando un’ordinanza con effetti immediati. Il documento vieta qualsiasi uso diretto dell’acqua dell’acquedotto pubblico nella frazione Spineto per scopi alimentari e igienici, cioè bere, preparare cibo e lavarsi i denti. Queste restrizioni si rendono necessarie per limitare i rischi infettivi.
La misura è temporanea: l’ordinanza resta valida fino a quando l’acqua tornerà a rispettare i parametri di sicurezza. Nel frattempo, l’amministrazione comunale comunica ai residenti che l’unica acqua sicura è quella bollita o quella acquistata in bottiglia. Questa soluzione evita il contagio, anche se comporta un disagio pratico per tutti, soprattutto per chi usa abitualmente la fonte pubblica.
Nel testo dell’ordinanza si sottolinea l’importanza di non utilizzare l’acqua non trattata nemmeno per altre funzioni dirette sul corpo come il lavaggio dei denti. Il divieto riguarda un’azione semplice e quotidiana, ma essenziale per evitare l’assunzione di agenti patogeni. Le informazioni alla cittadinanza puntano a rendere chiaro il rischio così da assicurare un comportamento prudente finché non si risolva il problema.
Interventi tecnici e gestione dell’emergenza idrica a Spineto
A seguito dell’allarme, la Smat, la società che gestisce il servizio idrico locale, è stata incaricata dall’amministrazione di intervenire immediatamente per risanare la rete e riportare l’acqua entro i limiti normativi. Le operazioni possono comprendere controlli sulla rete di distribuzione, disinfezioni e altre procedure idonee a contenere la contaminazione.
Non sono stati comunicati i tempi previsti per il ritorno alla normalità, poiché dipendono dai rilievi successivi e dall’efficacia degli interventi. L’ordinanza rimane in vigore fino a revoca, che spetta all’autorità sanitaria competente, sulla base di analisi aggiornate che certifichino la bonifica dell’acqua della frazione Spineto.
Questo tipo di intervento dimostra l’attivazione delle procedure di emergenza per salvaguardare la salute pubblica e garantire un monitoraggio più stretto finché non si conferma la sicurezza dell’acqua distribuita. Nel frattempo, gli abitanti si affidano a soluzioni alternative per soddisfare le necessità quotidiane legate all’acqua potabile.
Impatto quotidiano sulla popolazione di Spineto
Il blocco temporaneo all’uso diretto dell’acqua ha stravolto la routine nella piccola frazione di Castellamonte. I cittadini devono adottare misure preventive quotidiane, come bollire l’acqua prima dell’uso o acquistare quella confezionata in negozi e supermercati del territorio. Questo cambio rende più complicati anche i gesti più semplici, come bere un bicchiere d’acqua o lavarsi i denti.
Questa situazione genera un disagio tangibile, soprattutto per le famiglie e per chi non ha facile accesso a forniture alternative. L’ordinanza si basa sulla priorità di tutelare la salute, puntando a evitare che la contaminazione si traduca in un problema sanitario più grave. La consapevolezza del problema è condivisa sul posto, che aspetta ora riscontri tecnici per conoscere tempi e modi con cui si potrà tornare a usare l’acqua pubblica senza precauzioni.
Finché permangono i livelli anomali di contaminazione, la possibilità di bere o cucinare con quella risorsa resta vietata. L’attenzione si concentra sulle attività di controllo e risanamento per scongiurare ogni rischio di infezione nei residenti.