Il mercato delle esportazioni di agrumi italiani mostra segni di crescita dopo anni di stagnazione, spinto dal lavoro dei consorzi di tutela e da progetti di ricerca dedicati alla qualità e alla sostenibilità. A rivelarlo sono stati i protagonisti della filiera ortofrutticola siciliana durante il Macfrut di Rimini, evento di rilievo per il settore. Focus particolare sulle arance rosse siciliane e sul progetto di ricerca Top Citrus, che punta a estendere i periodi di produzione e migliorare le varietà coltivate.
Aumento delle esportazioni e ruolo dei consorzi di tutela
Le esportazioni italiane di agrumi stanno risalendo dopo diversi anni di stagnazione grazie al contributo dei consorzi di tutela e a iniziative di ricerca applicata. Tra i protagonisti c’è il Consorzio di tutela pomodoro di Pachino Igp, il cui presidente, Sebastiano Fortunato, ha sottolineato come la coltivazione del pomodoro rappresenti una risorsa economica non solo per gli agricoltori ma per tutta la comunità locale. A Rimini ha ricordato che la produzione recente è stata qualitativamente valida e con prezzi sostenibili. Il lavoro del consorzio punta a valorizzare il territorio e a garantire un prodotto di qualità al consumatore finale, sostenendo in particolare l’occupazione nel settore agricolo.
Parallelamente, il Consorzio di tutela dell’Arancia Rossa Igp ha evidenziato le difficoltà legate alla siccità ma ha mantenuto alti standard organolettici sul prodotto. Il presidente Gerardo Diana ha promosso l’idea di legare agricoltura, cultura e turismo per favorire una conoscenza più approfondita del territorio e dei suoi frutti famosi. Il gemellaggio con l’Arancia Dop di Ribera rappresenta un segnale di unione tra realtà forti del territorio siciliano, che scelgono di collaborare invece che competere nel mercato nazionale e internazionale.
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Progetto top citrus e innovazioni nella coltivazione degli agrumi
Negli ultimi anni il settore agrumicolo siciliano ha invertito il trend negativo delle esportazioni, fattore collegato al progetto Top Citrus. Questo progetto, guidato dal Consorzio Euroagrumi in collaborazione con il Crea e l’università di Catania, mira ad ampliare la disponibilità delle arance rosse attraverso nuove varietà e pratiche di coltivazione sostenibili. Lo sviluppo di cultivar capaci di anticipare o prolungare la stagione produttiva è uno degli obiettivi principali, oltre all’introduzione di tecniche di irrigazione a basso impatto ambientale.
Il presidente Salvatore Rapisarda ha spiegato che “la ricerca permette di innovare senza rinunciare alla qualità e alla tutela dell’ambiente.” Le arance rosse stanno così conquistando nuovi mercati grazie a una migliore gestione della produzione e a una comunicazione mirata. Il progetto Top Citrus si distingue proprio per combinare queste due direttrici, ponendosi come modello di sviluppo per tutta la filiera.
Risultati scientifici e benefici delle nuove tecniche di produzione
Il progetto Top Citrus si concentra anche sulla selezione di varietà pregiate e prive di semi, come nel caso di nuovi limoni, oltre al controllo delle malattie tipiche degli agrumeti, quali il malsecco. Maria Concetta Strano, responsabile scientifica del progetto, ha chiarito che “sono state ottenute nuove selezioni di limoni apireni e miglioramenti nella resistenza delle arance pigmentate.” Le nuove piante vengono testate in collaborazione con produttori privati, facilitando la diffusione di varietà adatte a diverse aree climatiche.
Tra le tecniche applicate, l’uso delle reti antigrandine emerge come efficace nel ridurre fino al 50% l’incidenza del malsecco sui limoni, facilitando anche un risparmio idrico. La condivisione dei dati dei vari impianti serve a perfezionare continuamente le pratiche agricole. Un altro punto di rilievo è lo sviluppo di rivestimenti edibili naturali dai sottoprodotti degli agrumi, che aiutano a rallentare il deterioramento e prolungare la durata commerciale del frutto.
Sostenibilità e nuove varietà per una filiera più verde
La riduzione dell’impatto ambientale mediante l’adozione di piante resistenti alle malattie è un tema centrale emerso nelle discussioni al Macfrut, in particolare nel progetto Varieties International Project . Stefano La Malfa, dell’università di Catania, ha sottolineato l’importanza di selezionare varietà tolleranti per limitare l’uso dei trattamenti fitosanitari, contribuendo a produzioni più sostenibili. L’attenzione alle tecniche green si accompagna a una visione che valorizza la qualità e la competitività senza sacrificare l’ambiente.
Presso lo stand della regione Sicilia, Ignazio Mannino ha evidenziato il forte impegno regionale a sostegno della ricerca e della promozione degli agrumi. La presenza corposa a Macfrut conferma la centralità della Sicilia nel comparto agrumicolo nazionale. La sinergia tra consorzi, enti di ricerca, produttori e istituzioni locali crea le condizioni per un settore capace di affrontare le sfide del mercato internazionale con prodotti distintivi e sostenibili.