Rinvenuti residui bellici nei fondali davanti al rigassificatore di Panigaglia: area interdetta alla navigazione

Rinvenuti Residui Bellici Nei

Residui bellici scoperti nei fondali davanti al rigassificatore di Panigaglia, area chiusa alla - Gaeta.it

Laura Rossi

2 Settembre 2025

Snam ha segnalato il ritrovamento di due oggetti sospetti, probabilmente residui bellici, nei fondali della baia di Panigaglia, nel Golfo della Spezia. La scoperta è avvenuta durante attività di ricognizione e monitoraggio svolte dall’azienda nell’area attorno al rigassificatore on shore gestito da Snam. La Capitaneria di Porto ha subito interdetto la zona per motivi di sicurezza, in attesa del recupero e dello smaltimento dei materiali.

Il rigassificatore di Panigaglia e il contesto energetico nazionale

Il rigassificatore di Panigaglia è un punto importante per l’importazione e la rigassificazione del gas naturale liquefatto in Italia. Gestito da Snam, si trova nella baia di Panigaglia, nel Golfo della Spezia, e contribuisce alla fornitura di gas al Paese. Negli ultimi anni, la struttura ha assunto maggiore rilievo a causa delle tensioni geopolitiche che hanno influenzato le rotte del gas. L’impianto consente di diversificare le fonti di approvvigionamento e di rispondere alle esigenze energetiche con maggiore rapidità.

Le operazioni prevedono la ricezione di navi metaniere che trasportano GNL, la rigassificazione e l’immissione del gas nella rete nazionale. La posizione costiera nell’area della Spezia richiede una sorveglianza continua dei fondali per evitare problemi alla navigazione e alle attività industriali. La presenza di ordigni bellici sommersi rappresenta un rischio concreto, che rende necessario un monitoraggio costante.

Rinvenimento e interventi di sicurezza per i residui bellici nei fondali

Durante i controlli nei fondali di fronte al rigassificatore, le autorità e Snam hanno individuato due oggetti sospetti. Questi manufatti potrebbero essere residui bellici, un fenomeno non raro nelle acque del Mediterraneo, teatro di numerosi scontri storici, in particolare durante la Seconda Guerra Mondiale. Il ritrovamento ha portato all’immediata interdizione della navigazione nella zona da parte della Capitaneria di Porto della Spezia.

Le operazioni di rimozione prevedono una fase di identificazione degli ordigni che, se confermata, saranno recuperati e trasportati in un’area marina sicura per essere fatti brillare. Questo procedimento segue protocolli consolidati di sicurezza marittima, volti a evitare rischi per persone e infrastrutture vicine. Il controllo e la bonifica dei fondali sono fondamentali per mantenere attive e sicure le operazioni del rigassificatore, oltre che per garantire la sicurezza della navigazione commerciale e industriale.

Impatto delle misure adottate sulle attività del rigassificatore

Snam ha comunicato che tra la data della segnalazione e il 13 settembre non sono previsti arrivi di navi metaniere al rigassificatore di Panigaglia. Ciò permette di procedere con le operazioni di rimozione senza interrompere l’attività dello stabilimento. La decisione limita i disagi per il funzionamento dell’impianto e assicura la continuità nell’approvvigionamento di gas.

L’interdizione della navigazione riguarda solo l’area ristretta del ritrovamento, senza interessare il resto del Golfo della Spezia. I prossimi interventi saranno svolti in collaborazione con gli enti competenti e le autorità locali, garantendo il rispetto delle procedure di sicurezza. I protocolli adottati mirano a contenere i rischi e a tutelare le attività industriali, senza compromettere la sicurezza pubblica o ambientale.

I controlli nei fondali proseguiranno nel tempo, considerando la storia della zona e la presenza di infrastrutture strategiche. La collaborazione tra Snam e gli organi di controllo assicura un monitoraggio costante e interventi tempestivi in caso di ulteriori ritrovamenti, riducendo ogni potenziale rischio per il territorio e la popolazione.