In un contesto di incertezze legate al rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici, Fim, Fiom e Uilm Basilicata hanno reso noto che venerdì 28 febbraio si svolgerà un’altra giornata di mobilitazione. Questa decisione è emersa in seguito alla necessità di rifocalizzare l’attenzione sulla vertenza e per stimolare il riavvio del negoziato che, fino a questo momento, non ha dato frutti. I lavoratori del settore incroceranno le braccia per otto ore, a cui si sommano il blocco dello straordinario e delle flessibilità , evidenziando il loro dissenso nei confronti delle posizioni assunte dalle controparti datoriali.
La mobilitazione si intensifica
Le organizzazioni sindacali hanno organizzato anche un presidio che avrà luogo nei pressi della sede regionale di Confindustria a Potenza, in via Di Giura, dalle 10 alle 12. Durante questa manifestazione, i rappresentanti dei lavoratori intendono farsi sentire e portare alla luce le rivendicazioni di un intero settore che si sente sempre più trascurato. La mobilitazione non è solo una reazione immediata, ma rappresenta una risposta strategica alle continue difficoltà riscontrate nel dialogo con Federmeccanica e Assistal, le quali si sono dimostrate poco propense a riprendere il confronto.
I rappresentanti di Fim, Fiom e Uilm hanno evidenziato che, nonostante l’esito positivo delle prime otto ore di sciopero, ci troviamo ancora di fronte a un muro di indisponibilità da parte delle associazioni datoriali. Federmeccanica e Assistal continuano a non rispondere positivamente alle richieste formulate dai sindacati, che sono state approvate dai lavoratori stessi. Questo scenario genera frustrazione e richiede una risposta urgente e incisiva da parte dei sindacati.
Le motivazioni dell’agitazione
Lo sciopero viene descritto come una necessità per far sentire la voce dei lavoratori in un momento cruciale. Le richieste principali vertono su condizioni contrattuali più eque e dignitose: un aumento salariale, la lotta contro la precarietà , una riduzione dell’orario di lavoro, e l’estensione dei diritti e delle tutele per tutti i lavoratori. Questi obiettivi non sono solo economici, ma mirano a garantire un ambiente di lavoro più giusto e sostenibile.
La volontà dei sindacati è di inviare un chiaro segnale alle aziende, sperando che l’intensificazione delle mobilitazioni possa portare le controparti a rivedere le loro posizioni. Nel frattempo, i lavoratori sono pronti a mantenere alta l’attenzione e a continuare la lotta per ottenere il rispetto dei loro diritti.
Il quadro sociale ed economico attuale fa da sfondo a queste dinamiche. La crescente insoddisfazione tra i lavoratori riflette la tensione presente nel settore, con un numero sempre maggiore di persone che chiedono un cambiamento sostanziale nelle condizioni di lavoro. La prospettiva di un impegno prolungato da parte dei sindacati suggerisce che in Basilicata la lotta per un contratto più giusto è appena all’inizio.