Riconsegnata Sofia: donna finge assistenza per portare via una neonata da una clinica

Riconsegnata Sofia: donna finge assistenza per portare via una neonata da una clinica

Una donna si è spacciata per puericultrice e ha tentato di rapire una neonata in clinica. Grazie alla polizia e alla videosorveglianza, la bambina è stata ritrovata sana e salva.
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Riconsegnata Sofia: donna finge assistenza per portare via una neonata da una clinica - Gaeta.it

Un episodio inquietante si è verificato in una clinica quando una donna, spacciandosi per puericultrice, ha tentato di rapire una neonata di nome Sofia. L’evento ha suscitato preoccupazione e mobilitato le forze dell’ordine, che hanno attivato immediatamente la macchina dei soccorsi per ritrovare la piccola dopo che la madre l’aveva denunciata come scomparsa.

La dinamica del sequestro

Nell’ospedale, la donna era riuscita a introdursi nel reparto dove si trovava la neonata grazie a una finta identità. Si è avvicinata a Valeria, la madre di Sofia, dichiarando di dover eseguire una visita pediatrica. Approfittando della confusione tipica di un ambiente ospedaliero, ha tranquillamente prelevato la bambina senza destare sospetti immediati. La madre, preoccupata per la prolungata assenza della puericultrice, ha iniziato a cercarla, chiedendo informazioni ai medici presenti. È stato in quel momento che la situazione è degenerata, e si è compreso che si era consumato un rapimento.

Intervento della polizia e mobilitazione delle forze dell’ordine

Dopo la richiesta d’aiuto della madre, la polizia è intervenuta prontamente attivando un piano di emergenza per il rapimento. Subito sono stati creati posti di blocco in vari punti della città, mentre le indagini hanno preso avvio. Come ha spiegato il capo della Squadra Mobile, la rapida attivazione delle forze di polizia si è rivelata decisiva. Le immagini estratte dai sistemi di videosorveglianza si sono dimostrate fondamentali nel rintracciare la donna e rintracciare la neonata.

L’importanza della videosorveglianza nelle indagini

La tecnologia è stata alleata degli agenti in questo frangente, poiché i video provenienti dalle telecamere interne alla clinica hanno immortalato la finta puericultrice mentre usciva dalla struttura con Sofia. Un altro filmato, ripreso all’esterno, ha catturato il momento in cui la donna e un complice si sono allontanati a bordo di un’Alfa Romeo 147. Queste informazioni, unite alla descrizione fisica fornita dai testimoni, hanno accorciato notevolmente i tempi di identificazione.

Rinvenimento di Sofia

Grazie al lavoro coordinato degli agenti, è stato possibile individuare rapidamente l’intestatario dell’auto in questione. Gli agenti, una volta tracciato l’indirizzo, si sono recati alla residenza dell’uomo. Qui hanno fatto un’incredibile scoperta: la piccola Sofia era stata lasciata all’interno dell’abitazione. L’operazione si è conclusa con successo, e la madre ha potuto riabbracciare la sua neonata, liberata da una situazione che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi.

Il procedimento legale nei confronti della donna e del suo complice è già avviato, mentre si attende di comprendere le ragioni dietro a un gesto tanto estremo e inquietante. La comunità segue con attenzione gli sviluppi della vicenda, consapevole del rischio che situazioni simili possano ripetersi.

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