Regione Liguria aggiorna sui controlli amianto negli uffici di via d'annunzio a Genova

Regione Liguria aggiorna sui controlli amianto negli uffici di via d’annunzio a Genova

La regione Liguria mantiene lo smart working per i dipendenti della sede di via d’Annunzio 111 a Genova, in attesa dei risultati delle analisi sull’amianto e prosegue il monitoraggio con sindacati e tecnici.
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La Regione Liguria sta valutando la presenza di amianto negli uffici di via D’Annunzio a Genova; nel frattempo i dipendenti lavorano in smart working per garantire sicurezza, in attesa dei risultati delle analisi e di eventuali interventi. - Gaeta.it

La regione Liguria ha comunicato che i dati raccolti sulla presenza di amianto negli uffici della sede regionale in via d’annunzio 111 a Genova sono ancora in fase di valutazione. Intanto i dipendenti continueranno a lavorare in smart working, fino a ulteriori indicazioni. Questa misura mira a garantire sicurezza e salute sul luogo di lavoro, in attesa di chiarire appieno la situazione attraverso controlli più approfonditi.

Stato attuale dei controlli amianto negli uffici regionali

Nel corso di un incontro con i rappresentanti sindacali, l’assessore regionale al personale, Paolo Ripamonti, ha spiegato che le analisi sulle eventuali tracce di amianto nei locali della sede in via d’annunzio sono ancora in corso. Le verifiche riguardano campionamenti e rilievi tecnici, il cui esito definitivo deve essere ancora elaborato. Solo al termine di questa fase sarà possibile comprendere la reale entità del rischio e adottare provvedimenti specifici.

Smart working per sicurezza

Ripamonti ha sottolineato che finché non saranno disponibili dati certi e contestualizzati, ai lavoratori regionali è stato chiesto di proseguire l’attività in modalità smart working. Questa scelta, strettamente legata alla sicurezza, permette di limitare l’accesso ai locali potenzialmente contaminati. I tecnici incaricati stanno procedendo con attenzione per definire il perimetro del problema e identificare eventuali interventi necessari.

Accordi e passi futuri per la gestione della situazione

Durante il confronto con le organizzazioni sindacali, è stato deciso di programmare un ulteriore incontro non appena le analisi saranno concluse. L’obiettivo è fornire alle parti coinvolte informazioni complete e precise, così da rendere più trasparente la situazione e facilitare decisioni condivise. L’assessore ribadisce la volontà di mantenere un dialogo aperto con i lavoratori e i loro rappresentanti per gestire la situazione con la dovuta attenzione.

Collaborazione tra istituzioni e sindacati

Gli uffici regionali, infatti, intendono mantenere un comportamento prudente fino a chiarire ogni dettaglio. Questa impostazione evita allarmismi prematuri e consente un’attività di prevenzione efficace. La riunione ha mostrato un clima di collaborazione tra istituzioni e sindacati, con l’impegno comune di tutelare la salute di chi lavora nella pubblica amministrazione Ligure.

Le misure di prevenzione adottate dalla regione Liguria

Ripamonti ha evidenziato che la regione Liguria ha già messo in atto misure di prevenzione e monitoraggio riguardo all’amianto negli ambienti di lavoro. Nel tempo sono stati condotti controlli periodici e adottate norme per limitare esposizioni pericolose. La priorità resta garantire un ambiente sicuro, soprattutto considerando la natura tossica dell’amianto e i rischi per la salute a lungo termine.

Monitoraggio e prevenzione continua

Le attività di monitoraggio includono rilevamenti regolari sulle strutture e adeguati interventi manutentivi per evitare il rilascio di fibre nocive. La gestione del patrimonio immobiliare comprende accertamenti sulle condizioni dei materiali utilizzati all’interno degli edifici pubblici. La comunicazione costante con i lavoratori favorisce la consapevolezza e il rispetto delle procedure di sicurezza.

In questo contesto, la scelta di mantenere lo smart working si inserisce in un piano di controllo che mira a ridurre qualsiasi pericolo prima di consentire il ritorno alla sede fisica. Le verifiche in corso intendono dunque permettere un rientro graduale e tutelato, evitando rischi inutili.

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