Re Carlo a rischio cancellazione della caccia di santo Stefano nella tenuta di sandringham, ma Harry è sollevato

Re Carlo a rischio cancellazione della caccia di santo Stefano nella tenuta di sandringham, ma Harry è sollevato

La battuta di caccia natalizia nella tenuta di Sandringham rischia di saltare nel 2025 per la scarsità di selvaggina, suscitando re Carlo e alimentando il dibattito sul futuro della tradizione nella famiglia reale inglese.
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Il Natale 2025 potrebbe segnare la fine della tradizionale battuta di caccia della famiglia reale inglese a Sandringham, minacciata dalla scarsità di selvaggina e dalle nuove sensibilità ambientali, con re Carlo irritato e il principe Harry favorevole al cambiamento. - Gaeta.it

Il Natale 2025 potrebbe segnare un cambio importante nelle tradizioni della famiglia reale inglese. Nella tenuta di Sandringham, storicamente luogo di raduno della famiglia reale durante le feste, la consueta battuta di caccia del 26 dicembre rischia di saltare a causa della scarsità di selvaggina disponibile. Questo evento ha provocato forte irritazione in re Carlo, noto per il suo passato legato alla caccia nonché per il suo impegno ambientale. Nel frattempo, il principe Harry sembra accogliere con sollievo l’idea di abbandonare quella che aveva definito un’esperienza traumatica.

La battuta di caccia a santo Stefano nella tenuta reale

La battuta di caccia nella tenuta di Sandringham si svolge da decenni come appuntamento fisso delle festività natalizie per la famiglia reale britannica. Nel 2025 la tradizione corre il rischio di non venire rispettata proprio per l’insufficienza di fagiani presenti nei boschi della tenuta. Secondo il quotidiano The Sun, la diminuzione degli uccelli da cacciare sarebbe il risultato di diversi errori gestionali che, negli ultimi mesi, hanno ridotto drasticamente il numero di selvaggina.

Re Carlo, che in questo periodo sta seguendo terapie settimanali per il cancro, avrebbe reagito con rabbia alla notizia. Fonti vicine al sovrano hanno raccontato che la tenuta si sarebbe trovata in una situazione imbarazzante: niente selvaggina, nessun colpo di arma da fuoco e solo delusione. Un guardiacaccia storico della tenuta sarebbe stato licenziato proprio in relazione a questo problema. La cancellazione della battuta, se confermata, segnerebbe una rottura con una tradizione molto sentita all’interno della famiglia reale.

Sandringham oggi: dalla gestione ambientale alle festività natalizie

Sandringham si trova a circa 110 miglia a nord di Londra ed è stata ereditata da re Carlo dopo la scomparsa della regina Elisabetta. Negli ultimi anni, Carlo ha promosso un cambio di rotta nella gestione della tenuta, adottando pratiche di agricoltura biologica e avviando una sostanziale ristrutturazione delle aree verdi, con la piantumazione di quasi diecimila nuovi alberi e piante.

Come faceva la regina Elisabetta, anche Carlo ospita per le festività natalizie buona parte della famiglia reale presso Sandringham House. Il principe William, la principessa Kate e i loro tre figli – George, Charlotte e Louis – risiedono abitualmente ad Anmer Hall, una dimora di campagna all’interno della tenuta, durante il periodo festivo. Questi momenti rappresentano per la famiglia occasioni di incontro e di mantenimento delle tradizioni, tra cui proprio la battuta di caccia del giorno di santo Stefano.

Tradizione venatoria in famiglia: tra Carlo, William e Harry

La caccia rappresenta da secoli una passione radicata nella famiglia reale inglese. William ha preso parte alla sua prima battuta di caccia da giovane, portando avanti un rito tramandato di generazione in generazione. Carlo, da giovane, era così appassionato da guadagnarsi il soprannome di “killer del Galles” da parte della principessa Diana.

Il principe Harry, invece, ha più volte espresso contrarietà verso la tradizione venatoria. Nel suo libro “Spare”, ha raccontato di un’esperienza traumatica durante una battuta di caccia a Balmoral, quando la sua guida lo avrebbe coinvolto in un episodio di “blooding” e gli avrebbe premuto una carcassa d’animale contro il volto, lasciandolo scioccato dall’odore e dalla scena. Questa testimonianza ha segnato una netta distanza di Harry dalle pratiche venatorie della famiglia.

Dibattito acceso sulla partecipazione del principe george alla caccia

Il ruolo futuro di George, primogenito di William e Kate, nella tradizione venatoria è oggetto di discussione. Il bambino, che a luglio compirà 12 anni, potrebbe essere avviato alla caccia come rito di passaggio all’età adulta come già accaduto alle generazioni precedenti. Ma il tema divide l’opinione pubblica britannica. Gruppi animalisti continuano a fare pressione perché il principe sia tenuto lontano dalla caccia.

William e Kate, noti per la loro attenzione a temi ambientali, potrebbero scegliere di tenere George lontano da questa pratica almeno per il momento. Il dibattito coinvolge aspetti culturali, ambientali e morali, aprendo una riflessione sul futuro tradizioni legate alla caccia nella famiglia reale e sulla loro accettazione nel contesto sociale odierno.

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