Rapina in un negozio di telefonia a Cardito: arrestati due malviventi dopo una colluttazione

Rapina in un negozio di telefonia a Cardito: arrestati due malviventi dopo una colluttazione

Due rapinatori armati tentano di svaligiare un negozio a Cardito, ma vengono arrestati dai Carabinieri grazie a un intervento tempestivo, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza delle armi modificate.
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Rapina in un negozio di telefonia a Cardito: arrestati due malviventi dopo una colluttazione - Gaeta.it

Recentemente, una rapina audace ha scosso Cardito, un comune della provincia di Napoli, dove i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Caivano sono intervenuti prontamente per fermare due malviventi. L’incidente è avvenuto ieri pomeriggio in un negozio di telefonia situato in via Donadio 3, dove i due rapinatori hanno cercato di portare via denaro e merce mettendo in pericolo i dipendenti presenti.

I dettagli della rapina

Emiliano Cirella e Halyna Lytvynska, entrambi noti alle forze dell’ordine e senza fissa dimora, sono entrati nel negozio armati di una pistola con silenziatore. Sfruttando il fattore sorpresa, hanno minacciato i lavoratori, ordinando la consegna immediata di soldi e telefoni. Mentre l’atmosfera all’interno del locale si faceva sempre più tesa, la situazione stava per cambiare a loro sfavore. Il tempo impiegato dai rapinatori per portare avanti il loro piano si rivelò determinante.

I Carabinieri, allertati da una chiamata tempestiva, sono giunti sul posto in pochi minuti, intervenendo in modo efficace per sedare la situazione prima che potesse degenerare ulteriormente. I malviventi non si aspettavano di essere bloccati così rapidamente e la loro fuga si è rivelata impossibile.

L’intervento dei Carabinieri

All’arrivo dei Carabinieri, la situazione all’interno del negozio era tesa. I militari sono entrati in azione, collaborando con i dipendenti per fermare i rapinatori. È seguita una colluttazione concitata, ma fortunatamente breve, che ha portato all’arresto di Cirella e Lytvynska. Durante la lotta, i Carabinieri sono riusciti a mettere fuori uso i malviventi, neutralizzando la minaccia.

Nell’operazione, è stata sequestrata l’arma utilizzata dai rapinatori: una pistola a salve calibro 8, modello 92 FS, modificata artigianalmente per essere pericolosa. Questo dettaglio ha sollevato preoccupazioni riguardo alla diffusione e all’uso di armi modificate in contesti illegali, con la pistola trovata carica e pronta all’uso.

Conseguenze e riflessioni sulla sicurezza

Dopo l’arresto, Cirella e Lytvynska sono stati trasferiti presso un istituto penale, dove rimarranno in attesa del processo. L’episodio mette in evidenza una questione di rilevante importanza: la sicurezza delle armi modificate e la necessità di un controllo più rigoroso su questi strumenti, che spesso vengono impiegati per scopi criminali. La comunità di Cardito può tirare un sospiro di sollievo per il rapido intervento delle forze dell’ordine, che ha scongiurato il rischio di conseguenze più gravi e ha restituìto un senso di sicurezza ai cittadini.

La prontezza dei Carabinieri ha dimostrato che la collaborazione tra le forze dell’ordine e la comunità è fondamentale per la prevenzione e la gestione delle emergenze. Questo episodio non solo evidenzia il valore della vigilanza, ma sottolinea anche i rischi che i commercianti affrontano ogni giorno e l’importanza di un’attività di monitoraggio costante da parte delle autorità.

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