Protezione dell’ecosistema dunale al grande pevero, un progetto per fermare l’erosione della costa smeralda

Protezione dell’ecosistema dunale al grande pevero, un progetto per fermare l’erosione della costa smeralda

Smeralda Holding, One Ocean Foundation e il comune di Arzachena avviano un progetto per il recupero delle dune al Grande Pevero in Costa Smeralda, con barriere naturali e iniziative educative per tutelare la biodiversità.
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Il progetto di tutela della spiaggia del Grande Pevero in Costa Smeralda mira al recupero delle dune tramite barriere naturali e iniziative educative, coinvolgendo comunità e istituzioni per preservare l’ambiente e la biodiversità locale. - Gaeta.it

L’impegno per preservare gli ambienti naturali della Costa Smeralda prosegue con un nuovo intervento dedicato alla spiaggia del grande pevero. Dopo il progetto pilota sulla spiaggia di Capriccioli, Smeralda Holding, One Ocean Foundation e il comune di Arzachena hanno avviato un piano di tutela per le dune e le aree circostanti, intervenendo anche in vista delle sfide ambientali che minacciano il territorio. L’approccio unisce sistemi di protezione fisici a iniziative educative per coinvolgere la comunità e i visitatori nella salvaguardia della biodiversità mediterranea.

Il progetto di recupero delle dune al grande pevero

La spiaggia del grande pevero, una delle più note e frequentate della Costa Smeralda, è al centro di un intervento dedicato al restauro del sistema dunale. La realizzazione arriva a seguito di un’esperienza positiva fatta lo scorso anno a Capriccioli, quando si era sperimentato un modello di difesa naturale contro l’erosione. Oggi il progetto si amplia con la sistemazione di 430 metri lineari di dune ormai compromesse.

Il piano, presentato ufficialmente a Arzachena con la partecipazione del sindaco Roberto Ragnedda e altri rappresentanti istituzionali, prevede la sostituzione delle vecchie strutture di protezione con barriere leggere, realizzate con materiali di origine naturale come legno e fibre vegetali. Questi nuovi dispositivi mirano a contenere il fenomeno erosivo senza danneggiare l’habitat. Restano in particolare sotto tutela le piante che costituiscono la macchia mediterranea retrostante, indispensabili per mantenere saldo il terreno.

Le strutture sono progettate per essere facilmente riciclabili e per rispettare il paesaggio, evitando impatti visivi forti. In questo modo si cerca di bilanciare la conservazione ambientale con la necessità di mantenere l’accesso e l’attrattività turistica della spiaggia.

Le funzioni delle barriere e la tutela della biodiversità

Le barriere costruite per proteggere il grande pevero assumono un ruolo chiave nel freno alla perdita di sabbia, un problema che già si è manifestato con erosioni preoccupanti in questa zona della Sardegna. Questi sistemi bloccano la sabbia durante eventi meteorologici o mareggiate, favorendo al tempo stesso il deposito naturale del materiale e la sua stabilizzazione.

La priorità è permettere alla vegetazione dunale – molto vulnerabile – di rigenerarsi. Sono piante come ginepri, timo e altre specie autoctone che contribuiscono a trattenere il terreno e a creare un microclima favorevole ad altre forme di vita. La loro preservazione sostiene la biodiversità, che in queste aree è ricca e delicata.

Mario Ferraro, CEO di Smeralda Holding, ha sottolineato come questo tipo di interventi non solo siano indispensabili per proteggere l’ambiente, ma rappresentino anche un esempio di buona gestione ambientale, mettendo la Costa Smeralda in una posizione guida per la tutela del territorio. La collaborazione con One Ocean Foundation fa parte di un percorso iniziato diversi anni fa, volto a un’attenzione maggiore alle risorse naturali locali.

L’importanza della sensibilizzazione attraverso l’educazione

Non si tratta solo di interventi strutturali. Accanto ai lavori per la sistemazione fisica delle dune, è stata inserita una cartellonistica informativa lungo la spiaggia del grande pevero. Questa iniziativa ha l’obiettivo di aumentare la consapevolezza di bagnanti, residenti e studenti.

I pannelli spiegano perché le dune sono indispensabili all’ecosistema e invitano a rispettare le aree protette, ricordando che calpestare o danneggiare la vegetazione porta a conseguenze sull’intero equilibrio. In molti casi proprio un comportamento errato delle persone ha accelerato il processo erosivo.

Jan Pachner, segretario generale di One Ocean Foundation, ha evidenziato come l’attenzione debba riguardare sia l’area dunale sia quella marina sottostante, spesso poco considerata. “Proteggere entrambi gli spazi significa mantenere condizioni sostenibili per le specie che li abitano e per chi frequenta la costa, in particolare nei mesi estivi.”

Il supporto al territorio coinvolge amministratori, associazioni locali e operatori privati, unendo risorse e competenze per un obiettivo comune: conservare l’ambiente senza limitarne la fruizione.

Il ruolo del comune di arzachena e degli attori coinvolti

Il comune di Arzachena ha svolto una parte fondamentale nel promuovere e sostenere questo progetto, mettendo a disposizione spazi e risorse. Il sindaco Roberto Ragnedda ha partecipato all’incontro pubblico di presentazione sottolineando la volontà dell’ente di affiancare iniziative mirate a mantenere integra la costa.

Oltre a Smeralda Holding e One Ocean Foundation, l’accordo coinvolge esperti ambientali e gruppi di lavoro sul campo, incaricati di monitorare l’andamento dell’erosione e l’efficacia delle nuove barriere. Il calendario inserito nell’agenda blu 2025 evidenzia l’importanza della tutela ambientale programmata come priorità locale, con obiettivi chiari e verificabili.

La ripresa degli interventi dopo il progetto pilota di Capriccioli conferma una strategia che presta attenzione agli impatti dei cambiamenti climatici e alle minacce naturali. Il grande pevero diventa così un banco di prova per metodi di protezione naturali su ampie porzioni di costa.

Questo progetto testa nuove possibilità per difendere ambienti costieri fragili grazie a soluzioni concrete, con un coinvolgimento diretto di cittadini e istituzioni. Il ruolo della comunicazione pubblica e del supporto tecnico rimane centrale in vista delle sfide prossime nel mantenimento associato a un turismo compatibile con il territorio.

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