L’Istituto Nazionale Tumori “Fondazione G. Pascale” di Napoli si trova in una situazione di forte tensione a causa della proclamazione dello stato di agitazione da parte dei sindacati della dirigenza medica. Le accuse riguardano in particolare la gestione del direttore generale Maurizio di Mauro, ritenuta “insostenibile e inaccettabile” per violazioni del contratto collettivo nazionale e per l’esclusione delle parti sociali dal confronto. Il confronto previsto il 23 maggio potrebbe dare una svolta a questa crisi.
Sindacati Medici denunciano mancato rispetto del contratto collettivo e isolamento delle rappresentanze
Diverse sigle sindacali – Anaao Assomed, Cimo, Anpo, Cgil, Cisl, Uil, Fesmed e Aaroi Emac – hanno espresso preoccupazione per la gestione dell’Istituto Pascale. I sindacati giudicano che la direzione è distante dal rispetto delle regole previste dal Contratto Collettivo Nazionale e lamentano l’esclusione dalle discussioni ufficiali sulle decisioni che riguardano i professionisti. Queste problematiche hanno portato alla proclamazione dello stato di agitazione, misura considerata necessaria per segnalare con urgenza la situazione.
Il malcontento nasce anche dalla percezione di una conduzione manageriale che agisce senza coinvolgere le rappresentanze sindacali, elemento fondamentale secondo i sindacati per garantire una gestione trasparente e condivisa. La mancanza di confronto ha quindi deteriorato il clima interno e indebolito la fiducia tra professionisti e vertici.
Incontro fissato per il 23 maggio potrebbe cambiare le dinamiche del conflitto
È stato stabilito per martedì 23 maggio un incontro tra le rappresentanze sindacali e la direzione dell’Istituto. Questa riunione è percepita come un momento cruciale che può fermare l’escalation del conflitto o, al contrario, spingere verso una conflittualità più articolata. I sindacati hanno sottolineato che “non si tratta di una battaglia personale contro la direzione, ma di una richiesta di responsabilità nella gestione istituzionale.”
Rappresentanti dei sindacati hanno espresso la volontà di trovare un tavolo comune con spirito costruttivo, per discutere e garantire diritti ai medici e valorizzare il ruolo dei professionisti all’interno della struttura. La tutela della qualità delle cure ai pazienti è stata indicata come uno dei principali obiettivi da preservare attraverso il dialogo.
Criticità nella direzione del Pascale: ripercussioni sul personale e sui pazienti
La situazione di conflitto tra dirigenza e sindacati dell’Istituto Pascale potrebbe avere ricadute significative su tutta la struttura ospedaliera, in particolare su medici e pazienti. L’esclusione delle rappresentanze mediche dalle decisioni rischia di peggiorare il clima lavorativo, riducendo la motivazione del personale e complicando il coordinamento nelle attività.
Dal punto di vista delle cure, eventuali tensioni prolungate possono influire anche sull’organizzazione del lavoro e sulla gestione delle risorse, elementi cruciali in un centro specializzato nella lotta contro il cancro, dove la continuità e la qualità dei trattamenti risultano vitali. La protesta dei sindacati riflette quindi un disagio che tocca la dimensione professionale e quella assistenziale.
Il confronto che si terrà a breve rappresenta un momento decisivo per evitare ulteriori peggioramenti e trovare una via capace di conciliare le esigenze della dirigenza con quelle del personale e, indirettamente, con gli interessi dei pazienti.