Processo Per Incendio Mortale a Milano: familiari si costituiscono parte civile contro tre imputati arrestati

Processo Per Incendio Mortale

Processo a Milano per incendio mortale, familiari parte civile contro tre arrestati. - Gaeta.it

Sofia Greco

10 Settembre 2025

Il 12 settembre 2024 un incendio ha devastato un magazzino in via Cantoni a Milano, uccidendo tre giovani di origine cinese. I familiari delle vittime si sono ora costituiti parte civile nel processo che vede tre uomini imputati per omicidio volontario plurimo, incendio e tentata estorsione. Al centro del caso c’è un debito di circa 40mila euro, che ha attirato l’attenzione sia della Corte d’Assise sia dell’opinione pubblica.

Tre giovani morti nel rogo di via Cantoni: la tragedia e il contesto

Le vittime erano tre ragazzi cinesi: due fratelli di 18 e 17 anni e un giovane di 24. Quella notte dormivano nel magazzino, proprietà di uno degli imputati, che li ospitava temporaneamente. Quando è divampato l’incendio, nessuno è riuscito a scappare e il bilancio è stato tragico. I loro tentativi di fuggire si sono rivelati inutili.

L’avvocato Fan Zheng, che assiste le famiglie, ha definito il dramma “evitabile” e frutto di azioni umane. I parenti hanno scelto di seguire da vicino il processo, per far luce su quanto accaduto e per capire se ci sono altre responsabilità oltre a quelle già emerse.

Chi sono gli imputati e cosa dice l’inchiesta

Il processo coinvolge tre uomini arrestati a dicembre 2024. L’indagine è coordinata dal pm Luigi Luzi e condotta dai carabinieri di Milano. Tra gli imputati c’è Washi Laroo, 26 anni, accusato di essere stato chi ha materialmente appiccato il fuoco. Laroo è stato estradato dall’Olanda dopo un mandato d’arresto europeo. Gli altri due, Yijie Yao e Bing Zhou, sono considerati i mandanti.

Secondo gli investigatori, l’incendio sarebbe stato doloso e legato a un debito di 40mila euro che i mandanti vantavano nei confronti del proprietario del magazzino. Per l’accusa, si tratterebbe di un gesto premeditato, pensato per intimidire o punire.

La prima udienza: famiglie in aula e le prime dichiarazioni degli imputati

La prima udienza si è svolta poco dopo gli arresti. In quella sede, le famiglie hanno formalizzato la costituzione di parte civile tramite il loro avvocato, che ha parlato del grande dolore dei parenti, in attesa di giustizia. L’obiettivo è scavare a fondo nei fatti e scoprire tutte le responsabilità.

Washi Laroo ha annunciato che intende fare dichiarazioni spontanee nelle prossime udienze. Ha ricordato di aver aspettato otto mesi prima di partecipare al processo, mostrando la volontà di chiarire la sua posizione. Il procedimento è stato rinviato al 22 settembre, quando riprenderanno le udienze con attese importanti novità.

Questa fase sarà cruciale per definire il ruolo di ciascuno degli imputati e per dare risposte alle famiglie, che vivono un momento di dolore profondo.